mercoledì 10 aprile 2013
mercoledì 3 aprile 2013
lunedì 1 aprile 2013
lunedì 25 marzo 2013
dopo un mese
(dal
voto)
In
questo caos politico, essere tra coloro che non hanno rappresentanza
elettorale provoca un certo senso di piacere. Detto questo ritengo
che questo non è più il tempo per gli accordi di Palazzo e nemmeno
quello per fare prigionieri. Questo è il tempo per non guardare in
faccia a nessuno, nemmeno a se stessi perché per ricostruire occorre
prima distruggere.
giovedì 21 marzo 2013
e viaz
(38)
La
mattina presto Julius si incamminò di buona lena verso la scuola,
vestito come cavolo gli pareva e n maniera più eccentrica del solito
dato che, non avendo più i suoi vestiti, indossava una felpa di
Arlot di almeno quattro taglie più grandi, una felpa a righe
orizzontali bianche e blu con la faccia di un maiale urlante.
Tra
le mani teneva un parallelepipedo in tutto e per tutto rassomigliante
a un Nero, solo che non era un Nero e la sua ombra camminava
parallela due più grandi quelle di Aziz e di Arlot.
Entrarono
tutti e tre dal cancello della scuola, decisamente convinti ad
entrare in classe, scattò l'allarme immediato e una schiera di
U.P.N.D. Provò a sbarrargli il percorso, furono tutti spostati con
delicata energia chi a destra chi a sinistra per mano di Aziz o di
Arlot a seconda dei casi, qualche U.P.N.D ci rimise qualche valvola e
piccoli murloni.
La
classe era ancora vuota, Julius si sedetta al suo banco, Aziz e Arlot
in piedi appoggiati al muro dietro la cattedra come due sentinelle a
guardia del palazzo reale.
Al
suono della campanella cominciarono ad entrare in fila indiana, come
in una catena di montaggio gli alunni diligentemente vestiti secondo
i canoni vigenti, uno ad uno presero possesso del proprio banco,
quando tutti furono a posto, dietro alla cattedra comincio a
materializzarsi l'ologramma della Professoressa Gambottini, oggi
vestita con un austero tailleur verde british.
Alla
sua completa apparizione tutti gli alunni, Julius compreso,
scattarono nell'ossequioso saluto e nell'istante immediatamente
successivo, Arlot si esibì in uno dei suoi tonanti rutti da campione
destando così dal torpore tutti gli alunni della classe che prima
con una lieve incurvatura delle labbra, poi con risate via via sempre
più fragorose ruppero l'ordine prestabilito.
giovedì 14 marzo 2013
el Papa Paco
(pròfezie)
C'è
che il Papa è un Gesuita, è la prima volta che succede e c'è il
fatto che la massima autorità dei Gesuiti viene abitualmente indicato col
soprannome di Papa nero
...mmmm...
C'è
che il Papa viene quasi da “la fine del mondo”, così è
soprannominata la Patagonia regione estremamente meridionale
dell'Argentina e di tutto il Mondo.
Quindi
per “fine del mondo” si potrebbe intendere un posto molto
lontano e non la fine dei tempi?
....mmmm...
C'è
che il Papa ha scelto di chiamarsi Francesco lo stesso nome di quel
Santo a cui Dio una volta chiese di ricostruire la “propria
chiesa”.
Per
cui se è su Pietro che è stata fondata la Chiesa è grazie a
Francesco che viene ricostruita
...mmmm...
C'è
che mentre i Cardinali stavano eleggendo Papa Francesco, sul
comignolo della Cappella Sistina si è posato un gabbiano che magari
era lo stesso che qualche settimana prima andò a disturbare la
colomba liberata da Papa Benedetto XVI e infatti cosa fanno i
Cardinali? Scelgono come Papa quello che già ai tempi del precedente
Conclave fu l'alternativa a Ratzinger come a voler indicare un
inequivocabile cambio di rotta.
C'è
che per fare il Vescovo di qualsiasi altra diocesi, avere 75 anni
sono considerati troppi ma per fare quello di Roma (e del Mondo)
sembra sia necessario averne di più, perchè?
Che
sia solo “sindrome Wojtyla” ovvero la paura che un Papa giovane
si trovi a dover fare i conti con la storia e il carisma di Giovanni
Paolo II o invece c'è una logica dietro a tutto questo?
Fare
il Papa è come regnare (ho già detto che la Chiesa è erede diretta
dell'Impero Romano...), un Regno al cui trono non si succede per
diritto ereditario ma sul quale ci si siede per votazione.
Ciò
che è normale è che quando si comincia a regnare lo si fa fino alla
morte e tolta l'eccezionalità della decisione di Benedetto XVI che
si è dimesso, questo vale anche per il Papa.
Se
il Papa è anziano è possibile che regnerà per un periodo breve (al
limite potrebbe sempre seguire la linea tracciata da Benedetto XVI) e
che sarà pervaso di umiltà.
Solo
al prossimo Conclave si scoprirà se si sta realizzando una
“presidenzializzazione” del Papato, cioè si adotti la linea per
cui si possa essere Papa per periodi non tropo lunghi.
Certamente
questo Conclave è stato il primo in cui oltre ad essere ispirati
dallo Spirito Santo è evidente quanto i Cardinali siano stati
“guidati” dalla gente.
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lunedì 11 marzo 2013
nel nome del Papa
(e
l'ultimo chiuda la porta)
Il
concetto teorico del Conclave è che i Cardinali nel scegliere il
Papa siano ispirati dalla Spirito Santo, quello pratico è che lo
scelgono in base a considerazioni ed equilibri ben più terreni.
D'altra
parte se la responsabilità fosse affidata soltanto allo Spirito
Santo avrebbe più senso affidarsi al destino rinchiudendo i
Cardinali in una stanza insieme a una colomba e vedere sopra a chi va
a posarsi.
La
situazione attuale generale e in particolare quello della Chiesa consiglia ai Cardinali chiusi a chiave nella Cappella Sistina di
pensarci molto ma molto bene, può anche darsi che lo abbiano fatto
già in questi giorni e questa volta ne hanno avuto molti più del
solito visto che il Papa precedente è ancora vivo , vegeto e ha
preavvisato tutti della sua decisione con un discreto margine.
Cosa
possono fare? Innanzitutto la scelta è tra un curiale (ovvero
uno di quelli che opera all'interno della Santa Sede) o un diocesano
(ovvero scelto tra i Cardinali che reggono le Diocesi più grandi e
importanti nel mondo).
Un'altra
discriminante può essere l'età, un Papa anziano indicherebbe
l'intento di aver un periodo di tranquilla transizione (è appena
successo con l'ultimo) mentre un Papa giovane è indicativo di una
Chiesa proiettata nel futuro.
Le
altre scelte dipendono da questioni geopolitiche più che da
“equilibri interni” tra ordini religiosi, movimenti, ecc...
Un
Papa Italiano: soprattutto in un momento che l'Italia sta
attraversando una grossa crisi, rischia di apparire come una
decisione molto politica con un forte sospetto di ingerenza
specialmente se a risultare eletto sarà Scola (favorito ma anche
palesemente schierato).
Un
Papa nero: molti dicono sia arrivato il momento giusto per un Papa
proveniente dall'Africa ma il sospetto è che sia più una questione
di “pregiudizio” che altro.
Cosa
ci si aspetta da un Papa nero? Che sia molto aperto al dialogo con
gli altri? Che riporti la Chiesa alla povertà? Che promuova la Messa
danzata?
Il
rischio è che non succeda nulla di tutto questo e ovviamente dal
punto di vista dei Cardinali nulla sconsiglia una scelta del genere e
il nome forte in questo caso è il ghaniano Turkson.
Un
Papa nordamericano: la squadra statinutense è ben equipaggiata ma
per loro vale lo stesso rischio che si corre con l'eleggere un Papa
italiano, con questioni geopolitiche a livello internazionale molto
più consistenti.
Un
Papa americano a cosa può portare? Sarà lui a influenzare la più
grande potenza mondiale o ne sarà influenzato? Qui si danno come
favoriti uno tra Dolan e O'Malley ma non va assolutamente messo in
secondo piano il canadese Oellet se non altro perché più svincolato
da questioni geopolitiche.
Un
Papa latinoamericano: esiste un ampia e valida scelta a cui poter
attingere e anche per questioni geopolitiche “tranquille” si
tratta di un bacino di tutto rispetto e tra questi c'è uno dei
favoriti principali: il brasiliano Scherer
Un
Papa asiatico: la scelta qui ricade su un unico nome, quello del
Cardinale più giovane, il filippino Tagle col quale viene istintivo
creare un parallelismo con Wojtyla sotto tutti i punti di vista.
Sicuramente
una sua eventuale elezione porterebbe con se un messaggio molto
importante e poco equivocabile.
Un
Papa Europeo: fatto il giro del mondo si torna a pensare a un Papa proveniente dal vecchio continente ma in verità non esiste una gran varietà di scelta e la più
attendibile sembra quella dell'ungherese Erdö.
Volendo
mettersi a giocare a indovina il Papa, si potrebbe puntare alla
cinquina: Turkson, Oellet, Scherer, Tagle, Erdö (e si noti che in tre si chiamano Pietro...) ma più che
domandarsi di chi era il futuro Papa è curioso scoprire chi sarà, ovvero con che nome deciderà di presentarsi al Mondo:
qui
si punta a Pio.
sabato 9 marzo 2013
la volpe blu
(incubi che si ricordano)
Stavo guidando e a un certo punto a lato della strada appare una volpe dal pelo azzurrognolo, prendo in mano il telefonino e cerco il modo di fotografarla al volo ma non riesco.
La volpe però sembra essersene accorta e stranamente non scappa, anzi si mette in posa e riesco a fotografarla una, due, tre volte.
Provo a scendere per tentare di fotografarla ancora meglio, lei mi si avvicina fino a leccarmi una mano,
ci stiamo prendendo confidenza.
Fino a che arriva tante persone, penso siano ben intenzionate vogliono soltanto portare la volpe in un luogo più sicuro, in un habitat a lei più adatto.
Invece no, vogliono solo ammazzarla, cuocerla, mangiarla... la volpe lo sa e mi si avvicina ancor di più guardandomi con occhi supplichevoli.
Stavo guidando e a un certo punto a lato della strada appare una volpe dal pelo azzurrognolo, prendo in mano il telefonino e cerco il modo di fotografarla al volo ma non riesco.
La volpe però sembra essersene accorta e stranamente non scappa, anzi si mette in posa e riesco a fotografarla una, due, tre volte.
Provo a scendere per tentare di fotografarla ancora meglio, lei mi si avvicina fino a leccarmi una mano,
ci stiamo prendendo confidenza.
Fino a che arriva tante persone, penso siano ben intenzionate vogliono soltanto portare la volpe in un luogo più sicuro, in un habitat a lei più adatto.
Invece no, vogliono solo ammazzarla, cuocerla, mangiarla... la volpe lo sa e mi si avvicina ancor di più guardandomi con occhi supplichevoli.
venerdì 1 marzo 2013
papamolla
(una
teoria sul perché)
Escludendo
che possa essere per stanchezza, malattia, complotto, scandalo,
invasione aliena, apocalisse.
Tutte
ipotesi non abbastanza credibili o almeno non in maniera tale da
provocare una reazione del genere, quindi perché?
Partiamo
dalle premesse:
la
Chiesa è diretta erede dell'Impero Romano che ad un certo punto s'è
appropriato del Cristianesimo facendone la propria religione
ufficiale.
La
Chiesa per secoli è stata tutt'uno o fortemente legata al potere
(politico ed economico) eurocentrico (comprese le varianti
mediterraneocentriche e occidentalcentriche), diventandone il perno
attorno al quale si è dipanata la storia che conosciamo e trovandosi
di volta in volta di fronte un nemico da combattere, un nemico (l'islam, il comunismo, ecc...) con
cui però aveva sempre una radice comune.
Cos'è
cambiato?
Il
potere politico ed economico non ha più la Chiesa come interlocutore
unico e principale
perché
l 'Europa non è più il centro del mondo (e per Europa intendo anche
le colonizzazioni fatte nei secoli e l'imposizione della cultura
europea in altri continenti e paesi), ora il centro del mondo, il potere politico ed economico, è più a oriente dove ha radici una cultura millenaria completamente diversa.
L'evoluzione
culturale non è più controllabile ed arrestabile (il potere della
Chiesa è stato esercitato soprattutto attraverso il controllo
culturale sul popolo).
Di
conseguenza la Chiesa ha perso credibilità.
Magari
è stato anche Twitter ha svelarlo a Benedetto XVI inducendolo a fare
una scelta così importante.
La
soluzione possibile perché la Chiesa possa riacquistare la
credibilità perduta potrebbe essere tornare alle origine pre
imperiali del Cristianesimo ...che sia questo ciò che s'intende per
“distruzione di Roma”?
mercoledì 27 febbraio 2013
dell'importanza della satira televisiva in campagna elettorale
(Grillo e gli altri)
Prendete Crozza, è quello che fa satira politica in televisione nella maniera più presente (e influente) che ci sia: imita Monti, imita Bersani, imita Berlusconi, imita Ingroia, ... e non imita Grillo.
Che sia per il fatto che risulterebbe un paradosso un comico (genovese) che imita un comico (genovese)?
Sta di fatto che Grillo e l'intero Movimento 5 Stelle non sono mai stati messi in ridicolo a differenza degli altri, quanto questo possa aver influito sul voto credo non sia da trascurare.
Prendete Crozza, è quello che fa satira politica in televisione nella maniera più presente (e influente) che ci sia: imita Monti, imita Bersani, imita Berlusconi, imita Ingroia, ... e non imita Grillo.
Che sia per il fatto che risulterebbe un paradosso un comico (genovese) che imita un comico (genovese)?
Sta di fatto che Grillo e l'intero Movimento 5 Stelle non sono mai stati messi in ridicolo a differenza degli altri, quanto questo possa aver influito sul voto credo non sia da trascurare.
martedì 26 febbraio 2013
olcicime
(analisi e considerazioni post voto)
La frase la governabilità appare sempre più impossibile per cui, se non ora entro un tempo non lontano, non sono da escludere rivoluzioni o piuttosto “golpe” più o meno cruenti. con cui ho concluso i precedenti post dedicati alla situazione politica prima del voto si sta rivelando azzeccata.
Se la conclusione sarà un golpe o una rivoluzione è ancora prematuro saperlo, ma già da adesso è possibile estrarre alcune conclusioni:
PDL e LN hanno perso, ripeto per – so.
Hanno perso almeno la metà dei consensi che avevano in precedenza,
non sono maggioranza in nessuna delle due camere, sono stati superati da un'altra forza politica.
La loro apparente sopravvivenza è appunto solo apparente e solo sopravvivenza, attribuibile in maniera esclusiva a Berlusconi.
Quanto dura ancora?
il PD ha elettoralmente vinto “ma anche” politicamente perso.
Dal punto di vista strettamente elettorale, nel breve, dovrà essere chiamato a guidare (almeno a tentare) il governo, in una prospettiva più lontana dovrà seriamente ripensare al proprio futuro cominciando da un totale rinnovamento della propria classe dirigente fino ad arrivare al proprio scioglimento considerando fallita l'esperienza.
Ci sarà una parte che naturalmente andrà a incontrarsi con la destra moderata attualmente rappresentata da Monti e ci sarà una parte (più consistente) che potrà e dovrà dare vita a una possibilissima alleanza con SEL e RC (queste formazioni eventualmente in forme diverse da quelle attuali)
Un'alleanza a cui secondo logica potrebbe aderire anche il M5S, il quale dovrà per forza di cose evolversi dallo stato attuale, ovvero attuare una scelta di campo: o a destra o a sinistra.
E considerando attendibile lo schema sembra abbastanza possibile una nuova sinistra e sottolineo nuova.
Appare chiaro che la sinistra che insegue il centro perde al contrario di quanto si è supposto fino ad ora, questo succede semplicemente per il fatto che il centro non esiste.
Ciò che erroneamente siamo abituati a chiamare centro non è altro che una destra moderata divisa e diversa da una destra populista quando non (post)fascista
A monte di tutte queste considerazioni appare come imprescindibile una riforma istituzionale partendo da una nuova elettorale:
monocameralismo, elezione diretta del capo del governo e doppio turno, utilizzando anche a livello nazionale la legge col quale si eleggono i sindaci.
venerdì 22 febbraio 2013
civilmente rivoluzionario
(#iocisto)
C'è una cosa di cui sono abbastanza convinto, gira e prilla, politicamente le persone possono essere divise in persone di sinistra e in persona di destra, perché ci sono modi di pensare e di agire di sinistra e ci sono modi di pensare e di agire di destra.
Semplicemente o sinistra o destra, con tutti i vari moderatismi ed estremismi possibili in questione.
Io sono una persona di sinistra, quindi la mia scelta tra i partiti che si presentano a queste elezioni politiche non può prescindere dal prendere in considerazione tutti quei partiti riconducibili a un'idea di sinistra, ovvero:
Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Centro Democratico, Rivoluzione Civile e anche Movimento 5 Stelle.
Riguardo al Movimento 5 Stelle (pur partecipando all'epoca al primo V day in Piazza Maggiore a Bologna) non l'ho mai preso seriamente in considerazione perché ritengo che il movimento nei modi di fare del suo megafono Beppe Grillo e negli atteggiamenti conseguenti di una larga maggioranza dei propri attivisti stia perdendo quella connotazione di sinistra delle origini, assumendone una di destra, dando vita a un ibrido a cui non ritengo di aderire.
La coalizione Italia Bene Comune che comprende PD, SEL e CD ha catturato il mio interesse per un lungo periodo in cui ancora non si conoscevano le condizioni in cui si sarebbe votato e ancora non era completo il quadro delle possibilità concesse nella scheda elettorale.
Da persona di sinistra non disinteressata alla politica ho partecipato convintamente alle primarie sia al primo turno (votando Vendola) che al secondo turno (votando Bersani), nel frattempo le cose sono cambiate, da una parte la coalizione stessa ha cominciato ad avere un atteggiamento ambiguo prendendo in considerazione un'alleanza post elettorale con la destra Montiana e trovandosi al suo stessi interno non coesa.
Dall'altra parte è emersa al di fuori di questa coalizione la realtà di Rivoluzione Civile alla quale, c'è da dire, prestavo attenzione già dai tempi in cui si trovava a un livello più che embrionale (Abbiamo un Sogno).
Si dice in giro che al fine di far governare la sinistra l'unica possibilità è scegliere un partito all'interno della coalizione Italia Bene Comune, ma quale sinistra sarebbe questa? Una sinistra in cui mi riconosco pienamente? Sinceramente no.
Il voto al PD rischia di essere un voto dato soltanto alla forma, bella l'idea delle primarie, bello il simbolo senza il nome del leader e poi ...c'è poca sostanza di mio interesse che non si possa ritrovare in maniera più incisiva per esempio in Sinistra Ecologia Libertà.
Ma Sinistra Ecologia Libertà cosa offre in rapporto al Partito Democratrico?
Considerando che la differenza di percentuale ottenuta rischia di essere abissale, con tutto ciò che concerne la linea che potrà prendere la coalizione, SEL sarà per opportunismo fedele in qualsiasi caso alla coalizione oppure finirà per far prevalere gli ideali? Sinceramente non lo so.
Per questi motivi ho scelto di dare il mio appoggio e il mio voto a Rivoluzione Civile, perché non m'interessa di dare un voto utile io voglio dare un voto libero e sincero, voglio votare un partito che propone gli ideali e i contenuti nei quali mi riconosco pienamente, un partito formato da persone con una storia simile alla mia.
Non m'importa se Rivoluzione Civile è un partito non privo di difetti (ho qualche dubbio sulle modalità col quale si è formato e anche sul simbolo) ma come dice Michele Dotti (candidato in posizione semi eleggibile in RC, artefice principale del mio interesse per Rivoluzione Civile e col quale esiste una reciproca conoscenza personale) “se aspettiamo la perfezione per fare qualcosa temo proprio che non faremo mai nulla... e a rimetterci saranno, come sempre, i più deboli.”
C'è una cosa di cui sono abbastanza convinto, gira e prilla, politicamente le persone possono essere divise in persone di sinistra e in persona di destra, perché ci sono modi di pensare e di agire di sinistra e ci sono modi di pensare e di agire di destra.
Semplicemente o sinistra o destra, con tutti i vari moderatismi ed estremismi possibili in questione.
Io sono una persona di sinistra, quindi la mia scelta tra i partiti che si presentano a queste elezioni politiche non può prescindere dal prendere in considerazione tutti quei partiti riconducibili a un'idea di sinistra, ovvero:
Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Centro Democratico, Rivoluzione Civile e anche Movimento 5 Stelle.
Riguardo al Movimento 5 Stelle (pur partecipando all'epoca al primo V day in Piazza Maggiore a Bologna) non l'ho mai preso seriamente in considerazione perché ritengo che il movimento nei modi di fare del suo megafono Beppe Grillo e negli atteggiamenti conseguenti di una larga maggioranza dei propri attivisti stia perdendo quella connotazione di sinistra delle origini, assumendone una di destra, dando vita a un ibrido a cui non ritengo di aderire.
La coalizione Italia Bene Comune che comprende PD, SEL e CD ha catturato il mio interesse per un lungo periodo in cui ancora non si conoscevano le condizioni in cui si sarebbe votato e ancora non era completo il quadro delle possibilità concesse nella scheda elettorale.
Da persona di sinistra non disinteressata alla politica ho partecipato convintamente alle primarie sia al primo turno (votando Vendola) che al secondo turno (votando Bersani), nel frattempo le cose sono cambiate, da una parte la coalizione stessa ha cominciato ad avere un atteggiamento ambiguo prendendo in considerazione un'alleanza post elettorale con la destra Montiana e trovandosi al suo stessi interno non coesa.
Dall'altra parte è emersa al di fuori di questa coalizione la realtà di Rivoluzione Civile alla quale, c'è da dire, prestavo attenzione già dai tempi in cui si trovava a un livello più che embrionale (Abbiamo un Sogno).
Si dice in giro che al fine di far governare la sinistra l'unica possibilità è scegliere un partito all'interno della coalizione Italia Bene Comune, ma quale sinistra sarebbe questa? Una sinistra in cui mi riconosco pienamente? Sinceramente no.
Il voto al PD rischia di essere un voto dato soltanto alla forma, bella l'idea delle primarie, bello il simbolo senza il nome del leader e poi ...c'è poca sostanza di mio interesse che non si possa ritrovare in maniera più incisiva per esempio in Sinistra Ecologia Libertà.
Ma Sinistra Ecologia Libertà cosa offre in rapporto al Partito Democratrico?
Considerando che la differenza di percentuale ottenuta rischia di essere abissale, con tutto ciò che concerne la linea che potrà prendere la coalizione, SEL sarà per opportunismo fedele in qualsiasi caso alla coalizione oppure finirà per far prevalere gli ideali? Sinceramente non lo so.
Per questi motivi ho scelto di dare il mio appoggio e il mio voto a Rivoluzione Civile, perché non m'interessa di dare un voto utile io voglio dare un voto libero e sincero, voglio votare un partito che propone gli ideali e i contenuti nei quali mi riconosco pienamente, un partito formato da persone con una storia simile alla mia.
Non m'importa se Rivoluzione Civile è un partito non privo di difetti (ho qualche dubbio sulle modalità col quale si è formato e anche sul simbolo) ma come dice Michele Dotti (candidato in posizione semi eleggibile in RC, artefice principale del mio interesse per Rivoluzione Civile e col quale esiste una reciproca conoscenza personale) “se aspettiamo la perfezione per fare qualcosa temo proprio che non faremo mai nulla... e a rimetterci saranno, come sempre, i più deboli.”
lunedì 18 febbraio 2013
sabato 16 febbraio 2013
dov'è che sono?
(seconda stella a sinistra questo è il cammino)
ho giocato con http://politiche2013.voisietequi.it/rispondi/
nella prima prova ho limitato la mia scelta tra favorevole e contrario,
nella seconda ho scelto le risposte tra tutte le opzioni possibili e il risultato è diventato questo:
al di là di tutto e pur considerandolo un risultato abbastanza veritiero per quanto mi riguarda (cosa voterò veramente e perché, è un' altra storia che racconterò in seguito) ciò che mi ha incuriosito in questo test è come sono sistemati tutti i partiti tra loro
in pratica c'è la costellazione Montiana che è bella compatta, la costellazione Berlusconiana che è altrettanto compatta con la sola Lega leggermente staccata (ma questo ha il suo perché).
Poi invece ci si trova con la costellazione Bersaniana sparsa, col PD praticamente in linea con la costellazione Montiana e quasi unita a essa da Fare a AGL e distante sia dal CD che e soprattutto da SEL (come se non fossero due partiti alleati).
L'altra curiosità è il fatto che M5S sia esattamente a metà strada tra FN e RC e che tutto sommato questi partiti teoricamente agli antipodi tra loro sono invece molto meno distanti.
C'è da chiedersi come sarà possibile andare avanti così.
ho giocato con http://politiche2013.voisietequi.it/rispondi/
nella prima prova ho limitato la mia scelta tra favorevole e contrario,
nella seconda ho scelto le risposte tra tutte le opzioni possibili e il risultato è diventato questo:
al di là di tutto e pur considerandolo un risultato abbastanza veritiero per quanto mi riguarda (cosa voterò veramente e perché, è un' altra storia che racconterò in seguito) ciò che mi ha incuriosito in questo test è come sono sistemati tutti i partiti tra loro
in pratica c'è la costellazione Montiana che è bella compatta, la costellazione Berlusconiana che è altrettanto compatta con la sola Lega leggermente staccata (ma questo ha il suo perché).
Poi invece ci si trova con la costellazione Bersaniana sparsa, col PD praticamente in linea con la costellazione Montiana e quasi unita a essa da Fare a AGL e distante sia dal CD che e soprattutto da SEL (come se non fossero due partiti alleati).
L'altra curiosità è il fatto che M5S sia esattamente a metà strada tra FN e RC e che tutto sommato questi partiti teoricamente agli antipodi tra loro sono invece molto meno distanti.
C'è da chiedersi come sarà possibile andare avanti così.
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