giovedì 25 giugno 2015

parlando a proposito della relazione tra eventi culturali partecipati e la Romagna


Qualche giorno fa ho partecipato alla prima serate di Padiglione Estate organizzato da e al Museo Carlo Zauli di Faenza, per l'occasione ere un incontro tra organizzatori di eventi culturali con grande afflusso di pubblico e a raccontare la propria esperienza era presente La Musica nelle Aie, L'Arena delle Balle di Paglia, Cinema Divino e La Cena Itinerante nel Distretto A, progetti che hanno saputo coniugare cultura e territorio effettuando un vero e proprio audience development. Ciò che mi è scaturito riguardo a questo incontro è stato quello di chiedermi quale relazione ci può essere tra questi eventi e il territorio in cui si svolgono, ovvero sono possibili al di fuori della Romagna? Perché? Alla prima domanda la risposta che mi sono dato pur non avendo sufficienti esperienze riguardo alle altre regioni, è stato probabilmente no e il perché non è dovuto al fatto che l'offerta di eventi sia scadente (un certo pensiero logico vorrebbe che la gente è più partecipe là dove le occasioni sono più rare), in Romagna avviene l'esatto contrario, ovvero è proprio perché l'offerta di eventi è sovradimensionata che la gente è portata a frequentarli, si tratta di una questione che definirei di antropologia culturale e a tal proposito mi viene in mente un detto che usa da queste parti "quando chiedi da bere e ti offrono del vino allora sei in Romagna" una frase che serve per indicare l'ospitalità dei romagnoli ma anche che per i romagnoli fare festa è importante (il vino serve per "smollare" i freni inibitori) e a fianco dell'aspetto enogastronomico è necessario anche prendersi cura del così detto intrattenimento (di qualsiasi genere esso possa essere) cose che un romagnolo sa bene: perché può viverle sulla propria pelle frequentemente, perché con ogni probabilità lui stesso o qualcuno a lui molto vicino si occupa occasionalmente anche di questo. Tutto questo è dovuto certamente alla particolare posizione geografica delle Romagna posta di fatto a metà strada tra il meridione e il settentrione e una storica multiculturalità che la rende assimilabile a una metropoli pur mantenendo prevalentemente un'identità contadina. Tornando alle domande iniziali rimane da capire perché certi eventi culturali hanno un grande afflusso di pubblico (e si tratta di eventi con delle specificità particolari se non uniche in ambito nazionale...), innanzitutto è perché data l'ampiezza dell'offerta viene stimolato maggiormente il bisogno di inventare quel qualcosa in più , qualcosa che vada oltre la sagra paesana, la festa del patrono, la festa sociale/politica, ... che ovunque ma in maniera evidentemente minore si possono incontrare, qualcosa in grado di rendere l'evento in questione unico e particolare, se poi la gente li frequenta in massa (a seconda degli eventi si parla dalle migliaia alle decine di migliaia di persone) è perché esiste apprezzamento e riconoscimento per queste cose e soprattutto per chi si impegna a renderle possibili, il resto lo fa il passaparola che coinvolge tutti compresi chi si avvicina a questo mondo da fuori.

lunedì 15 giugno 2015

l'elezione del sindaco a Faenza


Questo è il terzo e ultimo post riguardante l'elezione del sindaco a Faenza. Dopo il ballottaggio che vedeva affrontarsi il sindaco uscente  Giovanni Malpezzi per il PD e lo sfidante Gabriele Padovani per la Lega Nord ha prevalso il primo per una manciata di voti. L'affluenza (stranamente) bassa nel primo turno si è confermata anche al secondo (questa volta meno imprevedibilmente). Come ho già scritto nel precedente post è evidente che il voto non è avvenuto solamente su considerazioni strettamente locali ma piuttosto è stato basato su questioni nazionali, a dimostrazione di questo va segnalato che in  diversi Comuni il candidato del Pd ha perso al ballottaggio, a discapito di ...qualunque sfidante che sia riuscito a raccattare il consenso di tutti gli oppositori sparsi nel 1° turno (Venezia ne è un esempio) e se ciò non è successo a Faenza è solo perché qui "la malattia è brutta ma gli anticorpi funzionano ancora", però se gli elettori in opposizione a Malpezzi al 1° turno avessero fatto altre scelte (non far andare al ballottaggio il candidato della Lega Nord bensì quello del M5S) e in più se si fossero presentati i veri leader locali ( Fantinelli per la LN e Palli per il M5S) oggi probabilmente si parlerebbe in altri termini. Entrando nel dettaglio faentino sono evidenti alcune cose: La sfortuna di Malpezzi è quella di essere (stato) un sindaco renziano del PD proprio quando Renzi è a capo del PD e del Governo Italiano, ovvio che gli errori fatti a monte ricadono a valle. Qualcuno ha voluto fare un confronto coi precedenti sindaci De Giovanni e Casadio ma è troppo evidente che le situazioni sono completamente imparagonabili. Malpezzi in quanto sindaco uscente ha dovuto giocare tutta la campagna elettorale in difesa ed evidentemente è riuscito a giocare la partita bene ma anche con tanta fortuna se alla fine ha vinto "segnando in contropiede all'ultimo minuto dopo aver difeso per tutta la partita". C'è da dire inoltre che la campagna di opposizione a Malpezzi ha origini più remote dell'inizio ufficiale della campagna elettorale ed è stata una campagna di opposizione spietata portata avanti  soprattutto sui Social Network (Facebook in prevalenza) su gruppi e pagine dove quotidianamente non si sono risparmiate critiche a volte veramente assurde e tra le tante mi viene da pensare che l'ultima che mette insieme inceneritore e poteri forti con relative vicende a contorno sia  stata quella che ha sbilanciato tutto, difficile non pensare che questo possa aver influenzato soprattutto l'elettorato più giovane e quello meno esperto. Si parla tanto del potere della rete, fino a poco tempo fa non sembrava essere così influente ora invece sembra lo stia diventando, soprattutto è diventato il posto in cui le destre hanno trovato il loro spazio d'azione (e per destre a questo punto mi trovo costretto a considerare anche il M5S), le sinistre non sono state capaci di fare altrettanto probabilmente per una questione culturale ed etica ovvero è molto più facile e comodo essere di destra piuttosto che di sinistra (per capirci: se sei di destra puoi avere i pensieri peggiori e sei normale, se sei di sinistra no). Cosa ci riserverà il futuro?  il fatto che Malpezzi tra cinque anni non possa ricandidarsi potrebbe spingerlo a "fregarsene" nel bene e nel male, in una direzione o in un'altra, ovvero a sentirsi più libero nell'agire non dovendo darne più conto. Tra cinque anni sarà un problema del PD (o quel che sarà) e degli altri (ciò che ci sarà) perché  sarà una partita completamente diversa da questa che si è appena conclusa.  In generale c'è solo da augurarsi che le cose si chiariscano, a sinistra e a destra, chi da una parte chi dall'altra senza mezze misure, senza piedi di qua e di là, ammettendo da che parte si sta perché si sta sempre da una parte.
p.s. da "Faentino lontano ma non troppo" e da "Possibilista" mi ritengo abbastanza soddisfatto del risultato finale.

venerdì 5 giugno 2015

l'appuntamento perso

(incubi che si ricordano)

ho un appuntamento molto importante, l'auto è in riserva e al primo distributore mi fermo per far benzina, davanti a me un tipo su una moto si ferma un po' troppo oltre la pompa, allungando il relativo tubo per qualche decina di metri, aspetto e mentre aspetto qualcosa o qualcuno (non ricordo bene) colpisce il tubo staccandolo di netto dal serbatoio della moto, la benzina continua a fuoriuscire bagnando tutto l'asfalto mentre il tubo ritorna velocemente nella sua sede originale, lo fa agitandosi come un serpente spruzzando benzina dappertutto soprattutto sul cofano motore della mia auto, mi rendo conto che più di una goccia è entrata dentro e penso che se tento di accendere l'auto basta una scintilla per far scoppiare tutto, sto fermo non sapendo come fare, intanto l'appuntamento l'ho perso.

lunedì 1 giugno 2015

a le balotage!






Il voto per il sindaco a Faenza è stato un voto di carattere nazionale più che locale. Il primo dato per sostenerlo è che su 100 elettori soltanto in 60 si sono presentati, un dato di poco migliore di quello generale ma che considerando alcuni fattori: si trattava di eleggere la carica più prossima al cittadino e nel caso faentino la scelta era tra 9 candidati x 13 liste sparse su tutto l'arco costituzionale,  i candidati al consiglio comunale erano 268 ognuno presumiblimente conosciuto da qualcuno tra gli oltre 45000 elettori e se aggiungiamo che tradizionalmente in Emilia Romagna c'è state sempre una forte affluenza al voto, un' astensione al 40% è un dato indicatico che c'è qualcosa di grosso che non va. A parte il dato dell'astensione c'è anche da dire che il voto ha confermato il trend a livello nazionale ovvero la parziale sconfitta del PD, l'ottimo risultato della Lega, la buona conferma del M5S, la drastica diminuizione del centro destra (FI, NCD, ecc...), la crescita degli estremismi (sia a destra che soprattutto a sinistra) e l'inutilità di fatto delle liste civiche scollegate dai partiti. Appare evidente che i temi che hanno mosso la gente a votare per quello o per quell'altro non sono stati temi prettamente locali (piano sosta, inceneritore, strade,...) ma bensì temi (rom, immigrazione, sicurezza, governo,...) che sono buoni per qualsiasi posto e per qualsiasi stagione. Il vero dato importante è però che per la prima volta si va al ballottaggio tra il sindaco uscente sostenuto dal Pd e quello della Lega con tutti gli altri indecisi o quasi su chi sostenere, al momento è come se ci fosse un 70 a 30 in favore di Malpezzi (PD) ma Padovani (Lega Nord) può certamente contare sul soccorso delle varie destre e liste civiche (Io Faentino, Rinnovare Faenza, Forza Nuova, Per Riavere Faenza, Comitato Faventia) che almeno in buona parte convergerà su di lui pur di non vedere rieletto un rappresentante del PD. Probabile astensione del  M5S e anche de L'Altra Faenza ...e in ogni caso non dovrebbe certamente sostenere il candidato della Lega Nord. Alla fine conterà  molto in quanti andranno a votare, ovvero chi ha votato gli altri candidati si asterrà o sceglierà una parte? e tra chi non è andato a votare quanti approfitteranno della situazione per dire la propria? Interessanti sono anche le ipotesi di come sarà formato il consiglio comunale nel caso vinca l'uno o l'altro perché sembra che che se vince Padovani il consiglio sarà limitato alla sola presenza della Lega Nord, del Pd e del M5S (compresi le liste civiche imparentate) mentre se vince il Pd lo schieramento sia allargherebbe ad un rappresentante per il centro destra e a uno per la sinistra, chissà se verrà considerato anche questo al momento delle scelte e delle indicazioni di voto. Quindi stando così le cose ci sono ancora delle probabilità che Malpezzi e il PD siano confermati a guidare Faenza però con una importante diminuizione del consenso e visto in una determinata ottica non può che essere un risultato positivo.

p.s. io ho sbagliato le previsioni ...o quasi