Questo è il terzo e ultimo post riguardante l'elezione del sindaco a Faenza. Dopo il ballottaggio che vedeva affrontarsi il sindaco uscente Giovanni Malpezzi per il PD e lo sfidante Gabriele Padovani per la Lega Nord ha prevalso il primo per una manciata di voti. L'affluenza (stranamente) bassa nel primo turno si è confermata anche al secondo (questa volta meno imprevedibilmente). Come ho già scritto nel precedente post è evidente che il voto non è avvenuto solamente su considerazioni strettamente locali ma piuttosto è stato basato su questioni nazionali, a dimostrazione di questo va segnalato che in diversi Comuni il candidato del Pd ha perso al ballottaggio, a discapito di ...qualunque sfidante che sia riuscito a raccattare il consenso di tutti gli oppositori sparsi nel 1° turno (Venezia ne è un esempio) e se ciò non è successo a Faenza è solo perché qui "la malattia è brutta ma gli anticorpi funzionano ancora", però se gli elettori in opposizione a Malpezzi al 1° turno avessero fatto altre scelte (non far andare al ballottaggio il candidato della Lega Nord bensì quello del M5S) e in più se si fossero presentati i veri leader locali ( Fantinelli per la LN e Palli per il M5S) oggi probabilmente si parlerebbe in altri termini. Entrando nel dettaglio faentino sono evidenti alcune cose: La sfortuna di Malpezzi è quella di essere (stato) un sindaco renziano del PD proprio quando Renzi è a capo del PD e del Governo Italiano, ovvio che gli errori fatti a monte ricadono a valle. Qualcuno ha voluto fare un confronto coi precedenti sindaci De Giovanni e Casadio ma è troppo evidente che le situazioni sono completamente imparagonabili. Malpezzi in quanto sindaco uscente ha dovuto giocare tutta la campagna elettorale in difesa ed evidentemente è riuscito a giocare la partita bene ma anche con tanta fortuna se alla fine ha vinto "segnando in contropiede all'ultimo minuto dopo aver difeso per tutta la partita". C'è da dire inoltre che la campagna di opposizione a Malpezzi ha origini più remote dell'inizio ufficiale della campagna elettorale ed è stata una campagna di opposizione spietata portata avanti soprattutto sui Social Network (Facebook in prevalenza) su gruppi e pagine dove quotidianamente non si sono risparmiate critiche a volte veramente assurde e tra le tante mi viene da pensare che l'ultima che mette insieme inceneritore e poteri forti con relative vicende a contorno sia stata quella che ha sbilanciato tutto, difficile non pensare che questo possa aver influenzato soprattutto l'elettorato più giovane e quello meno esperto. Si parla tanto del potere della rete, fino a poco tempo fa non sembrava essere così influente ora invece sembra lo stia diventando, soprattutto è diventato il posto in cui le destre hanno trovato il loro spazio d'azione (e per destre a questo punto mi trovo costretto a considerare anche il M5S), le sinistre non sono state capaci di fare altrettanto probabilmente per una questione culturale ed etica ovvero è molto più facile e comodo essere di destra piuttosto che di sinistra (per capirci: se sei di destra puoi avere i pensieri peggiori e sei normale, se sei di sinistra no). Cosa ci riserverà il futuro? il fatto che Malpezzi tra cinque anni non possa ricandidarsi potrebbe spingerlo a "fregarsene" nel bene e nel male, in una direzione o in un'altra, ovvero a sentirsi più libero nell'agire non dovendo darne più conto. Tra cinque anni sarà un problema del PD (o quel che sarà) e degli altri (ciò che ci sarà) perché sarà una partita completamente diversa da questa che si è appena conclusa. In generale c'è solo da augurarsi che le cose si chiariscano, a sinistra e a destra, chi da una parte chi dall'altra senza mezze misure, senza piedi di qua e di là, ammettendo da che parte si sta perché si sta sempre da una parte.
p.s. da "Faentino lontano ma non troppo" e da "Possibilista" mi ritengo abbastanza soddisfatto del risultato finale.
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