uno dei milioni di soli scesi sulla terra in questo periodo, dev'essere questa l'unica spiegazione al caldo
lunedì 11 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
strisciando le dita sullo schermo del telefonino
venerdì 1 luglio 2011
lunedì 27 giugno 2011
mercoledì 22 giugno 2011
Io, Shamila e il Topolino introvabile
(sogni che si ricordano)
trovarsi non si sa bene come e perchè ad avere a che fare con una ragazzina islamica di nome Shamila, doverle comprare un giornalino a fumetti, e trovare nell'edicola di tutto tranne che un innocuo Topolino o meglio trovarne uno vecchio tutto impolverato e mezzo mangiucchiato, rifiutarsi di comprarlo per una questione di rispetto nei confronti di Shamila
trovarsi non si sa bene come e perchè ad avere a che fare con una ragazzina islamica di nome Shamila, doverle comprare un giornalino a fumetti, e trovare nell'edicola di tutto tranne che un innocuo Topolino o meglio trovarne uno vecchio tutto impolverato e mezzo mangiucchiato, rifiutarsi di comprarlo per una questione di rispetto nei confronti di Shamila
lunedì 13 giugno 2011
è arrivata la bufera
(è arrivato il temporale chi sta bene chi sta male e chi sta come gli par)
Un cambiamento che a dir la verità ha origini lontane, probabilmente dal giorno dopo alle elezioni politiche dal 2008 quando Berlusconi credendo di avere sconfitto definitivamente la Sinistra eliminandola dai palazzi del potere non si è accorto che quella Sinistra in realtà nel Paese esisteva ancora.
Proprio da quella sconfitta la Sinistra è rinata,trovando in Nichi Vendola un nuovo leader di riferimento, nuovo non solo per tempistica ma sopratutto perché nuovo nel modo di essere, non più contrario ma uguale bensì contrario e diverso.
Da quel momento anche nel Partito Democratico è iniziata una trasformazione, che è ancora in corso ma è fin troppo evidente che sta avvenendo e si tratta ovviamente di una trasformazione dal basso come è giusto che sia per un partito che si dice democratico e fa comunque riferimento alla Sinistra.
In mezzo a tutto questo ci stanno tutti i problemi di Silvio Berlusconi, problemi politici (la crisi con Fini) ma soprattutto quegli altri problemi quelli che ne hanno minato la credibilità assunta fino a quel momento agli occhi di molti e forse proprio il credersi (politicamente) invincibile l'ha reso distratto per tutto il resto inducendolo nell'esagerazione e nell'errore.
Il resto l'hanno fatta un po' la crisi economica e molto anzi moltissimo Internet in particolare i Social Network come Facebook e Twitter (è arrivata una generazione di nonteledipendenti) ma il colpo di grazia l'ha dato lo tsunami a Fukushima (il proverbiale battito d'ali di farfalla che provoca l'uragano) e sempre di acqua si tratta.
mercoledì 8 giugno 2011
saper scegliersi la parte
(occorre essere attenti per essere padroni di se stessi)
Io al Referendum andrò a votare perché dal momento in cui viene indetto ci sono soldi che comunque vengono spesi e ci sono persone che comunque vengono impegnate affinché tutto si svolga secondo le regole, rendere vano tutto questo scegliendo di restarsene a casa mi sembra per lo meno irrispettoso.
Io al Referendum andrò a votare perché penso che quando si viene interpellati è buona educazione rispondere, al limite con un “mi dispiace ma riguardo a quest'argomento non so cosa dire”.
Io al Referendum andrò a votare perché tra coloro che sceglieranno di non recarsi ai seggi ci saranno anche quelli che "se ne fregano" e io non voglio essere confuso con loro.
Queste mi sembrano tre buone ragioni per recarsi ai seggi.
Entrando nello specifico di questo Referendum, aggiungo che io non voterò NO anche perché si tratterebbe di dare il mio diretto consenso a delle leggi varate da un governo al quale mi oppongo e se ci può essere un'occasione per ribadirne la distanza e metterlo in difficoltà ritengo di non dover rinunciare a questa opportunità, poi penso che non lascerò nemmeno la scheda bianca perché tutto sommato si tratta di quesiti che riguardano modi d'intendere la vita e ritengo che al riguardo delle idee precise devo averle.
lunedì 6 giugno 2011
libri che svaniscono...
giovedì 2 giugno 2011
lunedì 30 maggio 2011
cambiamento
(e son contento)
Cambiamento, parola che a vari livelli sta caratterizzando queste giornate:
ieri ho dato il via alla trasformazione di quel piccolo giardino che sta davanti a casa, dopo anni di prato praticamente incoltivato, si è deciso di arredarlo aggiungendo una panchina, una griglia su cui far arrampicare la passiflora e di pacciamare con corteccia, lapilli, pomice e sassi vari...per ora il risultato è soddisfacente.
Oggi invece c'è stata una prima riunione riguardo al MEI e anche qui cambia un po' tutto perchè si farà a settembre invece che a novembre e ovviamente non sarà più la stessa cosa, con tutto ciò che ne consegue sia riguardo alla riorganizzazione tempistiche di Musica nelle Aie, sia a livello di tempistiche personali perchè dopo 7 anni passati adi aspettare novembre anticipare di 2 mesi sembra poco ma cambia parecchio.
E nel mentre anche il Paese ha dimostrato che ha voglia di cambiare vento e questa volta sembra sia la volta buona!
Cambiamento, parola che a vari livelli sta caratterizzando queste giornate:
ieri ho dato il via alla trasformazione di quel piccolo giardino che sta davanti a casa, dopo anni di prato praticamente incoltivato, si è deciso di arredarlo aggiungendo una panchina, una griglia su cui far arrampicare la passiflora e di pacciamare con corteccia, lapilli, pomice e sassi vari...per ora il risultato è soddisfacente.
Oggi invece c'è stata una prima riunione riguardo al MEI e anche qui cambia un po' tutto perchè si farà a settembre invece che a novembre e ovviamente non sarà più la stessa cosa, con tutto ciò che ne consegue sia riguardo alla riorganizzazione tempistiche di Musica nelle Aie, sia a livello di tempistiche personali perchè dopo 7 anni passati adi aspettare novembre anticipare di 2 mesi sembra poco ma cambia parecchio.
E nel mentre anche il Paese ha dimostrato che ha voglia di cambiare vento e questa volta sembra sia la volta buona!
martedì 24 maggio 2011
lunedì 23 maggio 2011
martedì 10 maggio 2011
la mia Aie
(solo la mia)
sono le lacrime di gioia che non ho saputo trattenere quando qualcuno mi ha fatto notare che sul palco c'era il parto delle nuvole pesanti che suonava davanti a tanta gente danzante nonostante la pioggia, dopo tre giorni di sole e soprattutto una domenica trascorsa intensamente correndo da una parte all'altra vedendosi arrivare incontro una marea di persone, lì per qualcosa a cui mi sono dedicato quasi un anno intero.
sono le lacrime di gioia che non ho saputo trattenere quando qualcuno mi ha fatto notare che sul palco c'era il parto delle nuvole pesanti che suonava davanti a tanta gente danzante nonostante la pioggia, dopo tre giorni di sole e soprattutto una domenica trascorsa intensamente correndo da una parte all'altra vedendosi arrivare incontro una marea di persone, lì per qualcosa a cui mi sono dedicato quasi un anno intero.
domenica 1 maggio 2011
giovedì 28 aprile 2011
i miei IV' 10 anni
(breve biografia di me stesso)
Eh già, perché io mica compio 40 anni ne compio 10 per la IV volta nella mia vita, e se li ripenso mi accorgo che ognuno di questi 10 anni sono stati diversi l'uno dall'altro.
Dei I' 10 anni, ripensandoli,i mi rendo conto che sono quelli in cui mi sono formato sia nel carattere che nella mentalità: il piacere del tutto mio di gradire situazioni di solitudine senza per altro disdegnare le situazioni in cui la compagnia è affiatata e produttrice di idee devo averlo scoperto in quegli anni nell'ambiente in cui sono cresciuto.
I II' 10 anni invece, penso siano stati i più difficili, quelli dei quali ricordo soprattutto le scelte sbagliate, scelte sbagliate di cui tuttora subisco le conseguenze, scelte ad imputare a situazioni e condizionamenti esterni ai quali comunque non ho avuto la necessaria forza e preveggenza per ribellarmi...almeno fino a un certo punto e forse proprio nel momento in cui convenzionalmente si diventa maggiorenni ho cominciato a trasformarmi.
Poi ci sono stati i III' 10 anni, quelli che sono stati tutto e niente, euforia e depressione, gli anni in cui ho conosciuto la gente e il mondo, quelli in cui ho scoperto fino a che punto sarei stato in grado di arrivare e ritengo di essere arrivato abbastanza in là, e anche in questi 10 anni mentre giungevano alla fine che è cambiato tutto.
Infine ci sono i IV' 10 anni, quelli che si concludono oggi, 10 anni che non hanno quasi nulla da spartire con gli altri, anni dal lieve monotono altalenante andare e che per ora sono quelli in cui mi sono sentito importante.
I prossimi 10 anni, i V', so già che saranno anni nuovamente diversi, un'ulteriore evoluzione di me stesso e credo che la maniera giusta per affrontarli sarà
“avere lo stomaco come perno e oscillare tra il prendersela a cuore e sbattersene le palle”.
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