mercoledì 17 aprile 2013

un partigiano come presidente


(quirinale)



e così siamo arrivati al punto che c'è da votare il Presidente della Repubblica, lo si fa in un momento che qualsiasi decisione verrà presa risulterà eletto un Presidente che non rappresenterà l'unità nazionale in quanto per una parte consistente sarà comunque una scelta sbagliata.
Quindi non ci sarebbe nessun motivo per accordarsi su un nome piuttosto che un altro, perché così come avevo scritto in un post precedente: questo è il tempo per non guardare in faccia a nessuno, nemmeno a se stessi perché per ricostruire occorre prima distruggere.
Certo alla fine (succederà dalla IV votazione in poi) ci sarà una maggioranza che convergerà su un nome ma a quel punto sarà di fatto qualcuno indicato contro chi si vorrà mettere in disparte.
Tra i tanti nomi fatti è abbastanza evidente che gli unici possibili non sono più di tre o quattro e sono:
Amato, Prodi, Rodotà e ?
Il primo potrebbe andar bene sia al centro-sinistra (alla parte più liberale) che al centro-destra per qualcosa che avrebbe però il sapore di vecchia politica per non dire di inciucio. Al riguardo mi augurerei un effetto Scola al conclave.
Il secondo sarebbe evidentemente un colpo sotto la cintura ai danni del centro-destra, un colpo abbastanza difficile perché il M5S non lo voterà, ma che se si avverasse avrebbe come conseguenza immediata uno sclero esagerato di Berlusconi e dei suoi e poi chissà cosa potrà succedere ...probabilmente poco di buono.
Il terzo è un nome che potrebbe andar bene al centro-sinistra (soprattutto alla sinistra) ma anche al M5S, probabilmente non andrà bene al centro-destra ma d'altra parte...
Il quarto nome è per ora un punto interrogativo che potrà svelarsi a sorpresa, difficilmente sarà donna (Bonino è un nome che si tira fuori solo per far scena) e improbabilmente sarà qualcuno inviso al centro-sinistra che numeri alla mano è l'unico che può votare un candidato di suo gradimento.
Visto che la situazione oltre ad essere drammatica comincia ad essere anche seria non sarebbe per niente una cattiva idea avere un partigiano come presidente, per indicare una strada qualsiasi essa sia ...soprattutto se è quella.



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