Tra
qualche giorno a Faenza si vota per il sindaco, io non essendo
residente non posso dire la mia recandomi alle urne, una cosa logica
ma che io trovo nella sostanza ingiusta, spiego: perché a un
residente all'estero è concesso di esprimere un parere riguardo alle
elezioni parlamentari scegliendo un proprio rappresentante, mentre la
stessa cosa non è possibile farla livello locale amministrativo? Sarebbe opportuno specialmente in quei casi in cui esistono rapporti e interessi con il Comune in questione, nello specifico: se una persona abita in un
altro Comune che però fa parte dello stessa Unione Comunale e
frequenta per vari motivi ( famigliari, affettivi, sociali,
culturali, sanitari, lavorativi, ...) il Comune in cui sono previste
le elezioni perché non può
contribuire a una scelta importante della quale anche lei subisce le
conseguenze? Capisco che è una cosa difficile da regolamentare, ma
credo che basterebbe definire pochi parametri: la volontà di votare
(ovvero bisogna chiedere l'iscrizione a una lista specifica degli elettori),
risiedere all'interno dell'Unione Comunale (la perfezione sarebbe
l'abolizione dei Comuni e l'istituzione delle Unioni Comunali ...),
poter dimostrare di avere più di un legame con quel comune (cosa
facilmente dimostrabile portando poche essenziali documentazioni e
testimonianze). Ma come detto secondo la legge vigente questo non è
possibile quindi non mi resta che esprimermi qui provando a fare qualche
previsione. A Faenza ci sono 9 candidati sindaci che io ho diviso
per categorie, la prima è quella dei così detti "civici"
ovvero quelli che si presentano alle urne a capo di liste civiche
slegate dai partiti, a far parte di questa categoria sono Claudia
Berdondini (Per Riavere Faenza); è l'unica donna in campo e corre
con un unico scopo: dare contro all'attuale sindaco con una serie di
motivi ufficiali (condivisibili o meno) ma è evidente per chi ha
seguito le vicende di questi anni che si tratta di semplice ripicca
per non essere stata presa abbastanza in considerazione (alle
precedenti amministrative si presentò alleata con l'attuale sindaco
...), la possibilità di essere eletta lei è prossima
allo 0 ma a lei importa esclusivamente di vedere l'attuale sindaco
costretto al ballottaggio e appoggiare l'altro chiunque esso
sia. Emanuele Visani (Comitato Faventia) si tratta del più classico
degli "iwannabe” ...il gran capo di Visania” (nel suo caso
specifico), polemico compulsivo ha una visione estremamente
idealistica e poco pratica delle questioni che concernono
amministrazione e politica, anche lui particolarmente accanito contro
l'attuale amministrazione non disdegna di attaccare anche certa
l'opposizione, devo dire che nella mia non breve vita raramente mi è
capitato di imbattermi in gaffeur della sua stazza e non gli sono
certamente di aiuto alcuni individui dei quali si è circondato,
forse avrebbe qualche possibilità in più rispetto alla Berdondini
ma dopo cinque anni di campagna elettorale (perché di fatto sono 5 anni che è entrato in campagna elettorale) qualsiasi risultato che
non contempli la sua entrata nel consiglio comunale e da considerare
una cocente sconfitta. Della seconda categoria quella degli "opposti
estremismi" fanno parte Mirco Santarelli (Forza Nuova) , leader
storico del suddetto partito di estrema destra le cui visioni
politiche e amministrative sono ben note, a Faenza i forzanovisti
sono pochi ma sanno farsi sentire, tuttavia le possibilità di essere
eletti restano molto basse. Edward Jan Necky (L'altra Faenza) si
tratta dell'unico vero rappresentante della sinistra, teoricamente
avrebbe qualche chance in più di essere eletto confronto all'opposto
Santarelli, ma ultimamente non è che la sinistra abbia avuto buoni
risultati e la scelta di un candidato che in passato è stato vicino
a Forza Italia e Alleanza Nazionale non sembra molto intelligente
come mossa anche se è del tutto legittimo il percorso personale
politico del candidato sindaco, la possibilità di essere eletti
dipendente quasi esclusivamente dai risultati che otterrà il PD
ovvero quanti voti riesce a perdere a sinistra e quanti di questi si
travaseranno su L'Altra Faenza. A far parte della terza categoria che
chiamerei "orfani di silvio" sono Tiziano Cericola e
Alessio Grillini, fino a pochi anni fa li avremmo trovati insiema nel
Popolo della Libertà o in Forza Italia, comunque in un partito
berlusconiano oggi sono il primo, Cericola, a capo di Rinnovare
Faenza, una lista in cui hanno scelto di convergere Forza Italia,
Nuovo Partito Socialista, Fratelli d'Italia, ecc... a dimostrazione
dello spessore che attualmente possono vantare i suddetti partiti,
dal punto di vista comunicativo è quanto di più lontano si possa
pensare dall'immaginario berlusconiano, poco presente nel dibattito
le sue possibilità di essere eletto dipendono molto dal bacino dal
quale può attingere, una volta era abbastanza colmo e forse non si è
ancora prosciugato. Grillini dal canto suo si presenta con Io
Faentino ufficialmente lista civica ma che in verità è appoggiata
da vari partiti prevalentemente di centrodestra è tra i vari candidati il più berlusconiano di
tutti, è quello che ha iniziato la campagna elettorale per primo e non dovrebbe avere grosse difficoltà a conquistare dei seggi
in consiglio comunale, pari allo 0 invece quella di essere eletto
sindaco, da considerare ininfluente anche in caso di ballottaggio.
Ultima ma non ultima categoria è quella dei "ballottanti"
ovvero di coloro che ambiscono a raggiungere il ballottaggio, si
tratta di Gabriele Padovani per la Lega Nord ma anche per una lista
civica a suo sostegno e di Massimo Bosi per il Movimento 5 Stelle, riguardo alle possibilità di arrivare al ballottaggio va detto chiaramente non va
dato a particolari meriti dei candidati sindaci bensì all'attuale situazione politica
generale e alla visibilità dei relativi leader. Ovviamente solo uno dei due può seriamente pensare di
raggiungere il ballottaggio perché come vedremo tra un po' l'altro
sfidante in campo potrà essere soltanto l'attuale sindaco Giovanni
Malpezzi per il PD e per altre 3 liste (IDV, La tua Faenza, Insieme
per Cambiare) e già il fatto di presentarsi con più forze dei
contendenti chiarisce già come stanno potenzialmente le cose ... Ma
chi è Malpezzi? È uno che alle precedenti amministrative è passato
da outsider dalle primarie vincendole a mani basse alle elezioni per
il sindaco sconfiggendo agevolmente il candidato del
centrodestra all'epoca compatto (PDL + LN), un candidato del
tutto spendibile ovvero quel Giancarlo Minardi noto per essere stato
il fondatore della Scuderia Minardi di Formula 1, ed è abbastanza
evidente che la situazione che questa volta gli si presenta davanti
appare molto più agevole, l'unico rischio che corre è per quel lo
che presumibilmente non ha fatto o ha fatto male in questi 5 anni, un
grosso rischio a voler condividere ciò ce un sedicente sito di
informazione locale va blaterando a ogni piè sospinto, in verità un
rischio minimo traducibile in una perdita di voti in grado di
mantenerlo sopra al 50% e certamente non a oltre un paio di
percentuali sotto. Ma come ho già detto se in caso di ballottaggio
un contendente sarà Malpezzi per il Pd (e altre 3 liste) l'altro può
essere soltanto uno tra Padovani per la LN (e una lista d'appoggio) e
Bosi per il M5S, però ognuno dei due sarebbe costretto ad avere
l'appoggio dell'altro (abbiamo già visto che tutti gli altri
candidati risulterebbero ininfluenti) è una cosa possibile? No
sicuramente se il candidato sindaco sarà Padovani perché se
vogliono essere coerenti con quanto fatto e dichiarato fino ad ora dal
M5S può esserci solo astensione, forse rimangono qualche possibilità
se la situazione è invertita, ma un Bosi con il M5S sarebbe in grado
di amministrare da una posizione che sarebbe comunque di minoranza?
Nel caso si prospetterebbero 5 anni molto problematici per Faenza.
Quindi io se potessi votare, anche soltanto per l'interesse generale
di Faenza questa volta cercherei di lasciare le cose come stanno
votando Giovanni Malpezzi (al primo o soltanto all'eventuale
ballottaggio ... ;-) ) poi tra 5 anni quando la situazione sarà per
forza diversa e con tutti i candidati nuovi se ne potrà parlare,
cambiare ora è soltanto da stupidi e io so per certo che la
maggioranza dei faentini non lo è.
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