(che succede?)
A
Faenza non ci abito ma la frequento ancora e sempre con piacere anche
se da mesi leggo che la mia città è diventata invivibile: furti
nelle case tutti i giorni, spaccio, risse, presenze moleste ai
parcheggi, zingari che vagano liberi, extracomunitari che stazionano
nella pubblica piazza.
Leggo
che ogni minimo avvenimento fuori dal quietissimo vivere comune
(compresi gli scatoloni vuoti lasciati fuori in strada) vengono
additati come estremo scandalo e indice di scarsa cura e amore verso
Faenza e i faentini da parte dell'amministrazione comunale.
Amministrazione
comunale che pare abbia come colpa capitale quella di aver in
progetto un piano sosta per il centro storico che avrebbe come
conseguenza la fatica per certuni di farsi qualche decina di metri a
piedi.
Poi
succede che nel giro di pochi giorni tirano delle molotov contro la
casa del exsindaco e attuale presidente della provincia, danneggiano
una macchina parcheggiata e per due volte
consecutive appiccano il fuoco a un portone nella piazzetta municipale.
A
questo punto mi viene da fare alcune considerazioni, certamente fatte
da fuori ma da un fuori molto relativo.
Faenza
è una città vitale, lo vedo quando mi capita di passare alla sera
dal viale della stazione lo vedo nei bar e nelle tante baracchine
aperte fino a tardi, lo vedo perché ogni tot giorni, massimo poche
settimane c'è sempre qualche iniziativa culturale, sportiva,
aggregativa.
Una
città che poco ha da invidiare
ad altre, con tutti i pro ma anche tutti i contro che comporta
l'essere una Città con la C maiuscola.
Quindi
penso che di solito chi si lamenta che non c'è mai niente sono gli
stessi che si lamentano che c'è troppo casino.
Penso
chissà dov'erano questi negli anni '70 quando a Faenza c'era spaccio, furti
e risse più di adesso.
Penso
che chi si lamenta degli extracomunitari che vengono a rubare (e loro
rubano anche e soprattutto se lavorano perché così rubano il posto
di lavoro agli autoctoni che col cavolo farebbero certi lavori per
una paga da fame), non vorrebbe neanche che
so' i francesi, i tedeschi, gli svizzeri, i meridionali, i toscani, i
veneti, gli emiliani, i forlivesi, i brisighellesi, quelli dell'altro
rione e forse pure i vicini di casa.
Penso
che chi applaude a coloro che incendiano il portone del comune
dicendo che l'amministrazione comunale se l'è meritata
se
fossero coerenti dovrebbero dire lo stesso verso i normali cittadini
che subiscono danni e furti da ignoti.
Penso
che se fosse un atto intimidatorio di stampo mafioso si dovrebbe
eventualmente solidarizzare con l'amministrazione
comunale e basta.
Penso
che se fosse un atto politico dovrebbe essere rivendicato e ancora non è successo.
Per
cui è evidente che si tratta del gesto codardo di qualche teppista
locale probabilmente fomentato da chi si lamenta sempre e
penso che chi si lamenta sempre giocando a fare “lo sceriffo senza
misura” sia altrettanto colpevole di chi compie il gesto.
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