martedì 10 maggio 2011

la mia Aie

(solo la mia)

 
sono le lacrime di gioia che non ho saputo trattenere quando qualcuno mi ha fatto notare che sul palco c'era il parto delle nuvole pesanti che suonava davanti a tanta gente danzante nonostante la pioggia, dopo tre giorni di sole e soprattutto una domenica trascorsa intensamente correndo da una parte all'altra vedendosi arrivare incontro una marea di persone, lì per qualcosa a cui mi sono dedicato quasi un anno intero.

3 commenti:

Mammamsterdam ha detto...

Per le nuvole, secondo me, ci scacciava solo la grandine.

Il bello poi di lavorare un anno a queste cose è che diventano figli tuoi e hai la soddisfazione morale (visto che quella finanziaria, quando mai?) di renbdere felici tutte le persone che hanno partecipato.

lo dico e ce lo siamo ripetuti in tanti domenica: l' atmosfera che c' è alle Aie è una cosa incredibile, tenetevela cara perchè quella non la puoi pianificare (un' alternativa a tutto quel maiale nel menu per chi è allergico, vegetariano o mangia kosher e halal, comunque è pianificabile).

maria ha detto...

...che peccato non essere riuscita a venire nemmeno quest'anno... il prossimo ci riprovo!
Un abbraccio
maria

silvia ha detto...

io che non me li sono ballati come volevo posso chiedere di riprenderli per il prossimo anno?
insieme a tutta la gente che ballava sotto lapioggia. ;)