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Effettivamente Julius non sapeva di chi era il figlio, certamente non di capitan Pavol Tricheco e nemmeno del pirata Torquato l'unghiato, era abbastanza sveglio da rendersi conto che la sua pelle era di tutt'altro colore, anzi se vogliamo metterla sulla pigmentazione tra i presenti quello che si avvicinava di più era proprio Aziz.
Non lo aveva mai fatto, almeno, non davanti a qualcun altro, si mise a piangere.
“Um dispis, an avleva”
Aziz gli abbracciò la testa portandosela sul petto
“Fazé cont che cci e fiol c' an ho mai avù”
“Sè! un pis”
singhiozzo Julius senza rendersi conto di come parlava.
Nelle settimane successive Pavol, Julius e Aziz passarono tutto il tempo insieme,
a volte parlavano tra loro Julius e Aziz mentre Pavol non capiva quello che si dicevano
ma gli bastava che Aziz fosse tornato quell'uomo dall'aspetto molto curato come era un tempo.
Anzi ad Aziz tornò la voglia di studiare e in questo riuscì a convincere anche Julius che a scuola non era mai stato e non aveva mai letto nemmeno una pagina di un libro, trovarono la disponibilità di un'anziana maestra in pensione da alcuni anni.
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