martedì 23 marzo 2010

sindacando

(vote puor faience)

Pur non votando a Faenza per eleggerne il sindaco, ho talmente tanti legami con la città per cui a pochi giorni dalle elezioni mi va di scrivere quello che penso.
Ci sono 7 candidati per 13 liste/partiti che, senza andare ad analizzare i programmi che altro non sono che adattamenti alla situazione specifica di ciò che è il bagaglio culturale e la visione della vita di chi compone un determinato schieramento, possono essere catalogati nel seguente modo:
Ci sono 2 candidati estremisti, uno di destra (Forza Nuova)e l'altro di sinistra (Federazione della Sinistra), a rappresentare due schieramenti che in uno Stato totalmente democratico hanno pieno diritto di rappresentanza, ma che molto probabilmente faranno fatica a raggiungere l'obiettivo minimo di eleggere almeno un proprio consigliere, sia per colpe interne che esterne.
Esistono 2 candidati a rappresentare un estremismo che definisco di centro (UDC e Fatti Sentire) estremisti perché tendono a portare avanti le loro idee senza il minimo compromesso, di centro perché entrambi dichiarano di non state ne con la destra ne con la sinistra.
Ovviamente tra l'UDC e Fatti Sentire ci sono talmente tante differenze e divergenze che sono da considerare agli opposti l'uno dell'altro: l' UDC è un partito vecchio che strizza l'occhio verso destra, mentre Fatti Sentire (che altro non è che il”partito di Grillo”, quindi sotto l'apparenza di,lista civica è sostanzialmente un vero e proprio schieramento a carattere nazionale) è un partito giovane che strizza l'occhio verso sinistra.
Entrambe non hanno possibilità di essere i vincitori ma però possono puntare a un risultato tale da renderli decisivi in un eventuale ballottaggio.
A completare il quadro ci sono poi il candidato sindaco per il centrodestra e il candidato sindaco per il centrosinistra, gli unici che hanno serie possibilità di diventare sindaco, gli unici che possono contare su una coalizione di partiti a loro favore e precisamente da una parte PDL, Lega Nord e la lista civica Faenza è Futuro, mentre dall'altra parte si schierano PD, IDV, Sinistra per Faenza (SEL), PRI e la lista civica Insieme per Cambiare, quindi con un 3 a 5 a favore del centrosinistra che in se per se non vuol dire assolutamente niente ma è già una base per capire qualcosa.
Prima però bisognerebbe parlare del settimo candidato, quello della lista civica Faenza che Vuoi, formata in prevalenza da Scout e Giovanni23esimini che in tutto e per tutto è riconducibile al centrosinistra ma non si capisce per quale motivo abbiano deciso di correre da soli, certamente qualora riuscissero ad ottenere una buona prestazione questa potrebbe rivelarsi controproducente per loro facendo vincere il candidato di centrodestra e in particolare i partiti che lo appoggiano come la Lega Nord.
Per cui guardando nel complesso si può dire che tra il candidato sindaco di centrodestra e quello di centrosinistra, nel caso si giunga al ballottaggio, si può supporre un 8 a 5 favorevole al centrosinistra.
Ovviamente questo calcolo non tiene conto delle reali forze di ciascun partito/lista, per questo partiamo da qualche dato: alle ultime elezioni, le europee del 2009, sul 71,6% di votanti, la somma dei due principali partiti di centrodestra (PDL+Lega Nord) è stata il 36,4% mentre quella di centrosinistra (PD+IDV) risulta essere il 46,6% con una differenza tra i due schieramenti di 10,2%.
Se, partendo da questo dato, ci basiamo sulle ultime tendenze nazionali, si può ritenere come probabilissimo un incremento della Lega Nord tale da farle raggiungere almeno il 15% (dall'11,7% che aveva) ma non si può dire lo stesso del PDL che dovrebbe rimanere a quei livelli (24,7%)se non diminuire, cioè con un risultato totale leggermente inferiore al 40% a cui è da aggiungere quello della lista civica Faenza è Futuro cioè una lista originata da ex iscritti al PD che visto sconfitto il candidato che appoggiavano alle primarie del centrosinistra hanno deciso di schierararsi a favore del candidato sindaco per il centrodestra, una scelta che (ironicamente parlando) non fa una piega, una lista che sembra non voler cercare moltsa visibilità in campagna elettorale e che quindi si suppone faticherà a raggiungere percentuali determinanti.
A favore del centrodestra è sicuramente da tener conto una prevedibile minor astinenza (fu il 28,4% un anno fa) sia perché tradizionalmente gli elettori di quello schieramento sono meno ligi nel voto ma molto presenti quando sentono possibilità di vittoria, sia perché il loro candidato sindaco è un personaggio di primissimo piano, indubbiamente con delle qualità ma che soprattutto sarà come uno specchietto per le allodole per quelli che normalmente si disinteressano di politica e si fermano “alla superficie delle cose”.
Tra questi voti in più per il centrodestra è ovviamente già considerato
l'incremento della Lega Nord, parte dei voti ottenuti da PDL e Faenza e Futuro, possibili voti disgiunti da elettori di UDC e FN (non molti credo...), ma soprattutto, considerando il fatto che è possibile votare direttamente per il candidato sindaco senza votare alcun partito/lista, è probabile che il candidato di centrodestra forte diun carisma maggiore della stessa somma dei partiti che lo appoggiano, possa intercettare quei voti in più tali da avvicinarlo al 50%.
Non credo possa essere in grado di superarlo perchè ci sono comunque altri 5 sfidanti oltre a quello del centrosinistra che parte da una posizione (qui intesa come sommatoria dei partiti che lo appoggiano) che appare vantaggiosa.
Il centrosinistra infatti, sempre facendo riferimento alle sensazioni nazionali ma soprattutto alla tradizione del faentino, non dovrebbe avere particolari variazioni, anzi è possibile qualche cosa in più se al 46,6% ottenuto da PD e IDV si aggiunge quello ottenuto da SEL (2,1% alle europee) che corrisponde in pratica a Sinistra per Faenza, ciò che può prendere il PRI (i repubblicani, che tornano dopo anni, in Romagna si sono sempre ben difesi...) e la lista civica Insieme per Cambiare che è l'espressione diretta del gruppo da cui ha preso forza il candidato sindaco del centrosinistra che occorre puntualizzare è un indipendente, ha vinto in maniera netta le primarie, gode di una credibilità evidente, meno noto di quello di centrodestra ma non certo uno sparring-partner.
Penso che sommando tutto, pur tenendo conto di spostamenti di voto da PD a Insieme per Cambiare, possa superare lo sbarramento del 50% e diventare sindaco senza ricorrere al ballottaggio.
Tuttavia è giusto prevedere che qualcosa al centrosinistra sarà sottratto da quelle liste come Fatti Sentire e Faenza che Vuoi, e qui è il caso di aprire una parentesi (si da il caso che Faenza che Vuoi tra i discorsi che porta avanti, unica a farlo, c'è quello del voto disgiunto,ovvero la pratica per cui si può votare una lista e un candidato sindaco non appoggiato dalla medesima, come dire votate noi come lista ma se non volete disperdere il voto votate pure il candidato con più possibilità che come abbiamo visto per la loro cultura ed esperienza di vita è chiaramente quello di centrosinistra e visto che ne parlano si può immaginare che parte dei loro votanti sfruttino questa possibilità).
Se si dovrà ricorrere al ballottaggio al centrosinistra basterebbero quei voti che possono apportare le liste minori ma che gravitano nell'area di centrosinistra (Federazione della Sinistra, Fatti Sentire, Faenza che vuoi) non fosse altro per la paura di trovarsi amministrati dal centrodestra.
A differenza i votanti di UDC e FN dovrebbero far convergere la propria preferenza verso il candidato di centrodestra per il motivo dato dalla speranza di veder finalmente sconfitto il centrosinistra.
Quindi credo che le possibilità siano vittoria al primo turno del candidato di centrosinistra oppure la vittoria dello stesso al ballottaggio, un improbabile risultato favorevole al centrodestra sarebbe esclusivo merito del carisma del candidato non certo per merito dei partiti/liste che lo appoggiano ma in un territorio come quello faentino, fortemente rosso ma altrettanto fortemente bianco, dove in pratica si è sviluppato il primo embrione di Ulivo, dove il cooperativismo e l'associazionismo cattolico e laico è collaborativo, dove c'è un ambiente culturalmente vivo...

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