sabato 1 agosto 2015

luglio col bene che ti voglio

In pratica è più di un mese che non intervengo qui per cui si potrebbe dire che non è successo assolutamente nulla di rilevante tanto che nemmeno su twitter ho avuto molte occasioni di lasciare qualche breve frase e con instagram non ho ancora preso dimestichezza, (e facebook per me è solo prevalentemente un curioso passatempo da umarell che si fa i fatti degli altri) eppure in questo luglio (me) ne sono successe di cose ed è anche per questo che non ho avuto il tempo per fermarmi a fermarne il ricordo qui (penso che questo posto potrei utilizzarlo proprio a questo scopo, fermare i ricordi di mese in mese ...). Come dicevo luglio 2015 è stato un mese tosto e tostato (caldo molto caldo pure troppo), partito con la manifestazione in piazza a Faenza per la CISA (che non mi colpisce direttamente ma non mi lascia certo indifferente), passato per il concerto dei Los Lobos (sempre a Faenza), che figata riurlare "para bailar la Bamba! uno dei pochi ricordi decenti della mia adolescenza). Poi ho cominciato a viaggiare come era tantissimo tempo che non lo facevo, il primo viaggio è stato fino a Savignano per il Wine Festival ma soprattutto con La Musica nelle Aie, una bella esperienza, peccato per gli assenti (sgrunt!), e peccato (machissene) per il dolore al ginocchio destro che mi sono portato dietro per un bel po' a causa di un passo di tresca più disinvolto del necessario... dopo è stato la volta dell'Arena delle Balle di Paglia a Cotignola (due appuntamenti il lunedì in Cudgnola Downtown con gli Obelisco Nero e al venerdì (all' Arena vera e propria) con una rassegna di cantautori romagnoli (ne avevo previsto anche una terza di serate all'Arena ma i successivi avvenimenti mi hanno spinto a rinunciarvi). è successo che dopo quasi un anno senza lavoro mi è stato proposto qualche giorno da operaio generico in una fabbrichetta metalmeccanica a Faenza, bene, tutti i mali non vengono per nuocere, ma sui beni nessuno dice niente ... sta di fatto che per qualche giorno ho vissuto con questo dilemma: domenica sera dovevo essere a Rosolina Mare RO per la giuria di Voci per la Libertà e lunedì mattina alle 7,30 avrei cominciato il lavoro, rinunciare a VxL o non rinunciare?, non ho rinunciato ma l'ho pagata tutta al lavoro (fuori allenamento, inesperienza ... as era sfat!) poi durante la settimana e quella successiva mi si è un po' risistemato tutto (ma stare fermo in piedi 8 ore davanti a una pressa e produrre, produrre, produrre, ... mi sa che non è roba fatta per me). Il sabato per rilassarmi ho fatto il viaggio più lungo fino a Limena PD a ritrovare i miei amici di Experimenta che organizzavano un concerto post Uragano che ha colpito la Riviera del Brenta. E così nel giro di una settimana ho attraversato il Po per giungere due volte in Veneto e premesso che ho la fortuna di conoscere la parte sana dei veneti (quelli delegalizzati), devo evidenziare come ci sia una differenza abissale tra veneti e romagnoli nelle capacità organizzative quando si tratta di fare baracca (festival, feste,...), per i romagnoli è una cosa impressa nel DNA.