lunedì 23 novembre 2015

la grandissima stupidità di un sedicente organo d'informazione

Faenzanet
14 h ·  ·
MINUTO DI SILENZIO NELLE SCUOLE, A FAENZA DUE BIMBE ESCONO DALLA CLASSE PER NON RISPETTARLO
All’inizio di questa settimana in quasi tutte le scuole di Faenza, in seguito agli attentati avvenuti a Parigi nella serata di venerdì 13 novembre, seguendo l’invito del Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini a tutti gli istituti di ogni ordine e grado di favorire iniziative di riflessione e dibattito, si è rispetato un minuto di silenzio.
Si è purtroppo appreso che in una scuola MEDIA faentina, due ragazzine musulmane di 12 anni al momento di rispettare il silenzio in ricordo dei 130 morti negli attentati, hanno chiesto e legittimamente ottenuto dalla stupita insegnante di uscire dalla classe.
Trattandosi di bambine che sicuramente alla propria età non possono aver autonomamente deciso una simile risposta ‘politica’ ad un gesto puramente simbolico quale il raccoglimento per i deceduti (anche musulmani) di Parigi, pensate a quali istruzioni ed ammonimenti devono evidentemente aver subito preventivamente in casa per agire in questo modo da parte di famiglie che non condividono lo sgomento per gli atti inumani commessi dai terroristi dell’Isis.

(seguono commenti da denuncia che mi rifiuto di riportare sul mio profilo)
Parliamoci chiaro:
Libertà di qua libertà di là e poi appena qualcuno liberamente si comporta in maniera non omologata subito pronti a negargli quella libertà di cui tanto ci si vanta.
Io mi chiedo in che maniera a Faenzanet sono venuti a sapere di questo fatto:
Gli è stato riferito da persone adulte presenti a scuola? (insegnanti, bidelli, ecc...)
Se è così credo sia opportuno prendere provvedimenti nei confronti di questi soggetti perché non devono spifferare a persone non coinvolte specie e si tratta di un sedicente organo di informazione, faccende che riguardano dei minorenni.
Gli è stato riferito da altri genitori dopo che i figli minorenni hanno raccontato cos'è successo a scuola?
Non ci si può far niente (soprattutto non si possono incolpare i figli) ma i genitori in questione si dimostrano degli stupidi spifferandolo a un sedicente organo di informazione
Gli è giunto attraverso un passa parola che ha attraversato diverse lingue?
Dimostra soltanto la grandissima stupidità di questo sedicente organo di informazione chiamato Faenzanet.
A questo punto mi chiedo com'è possibile che questo sedicente organo di informazione chiamato Faenzanet abbia più di 12000 "mi piace"
Chi non condivide certi comportamenti dovrebbe avere la coscienza di cancellarsi almeno come atto di dissenso.
Tra l'altro rimane la possibilità di leggere (tanto per soddisfare la propria curiosità) questo sedicento organo di informazione chiamato Faenzanet, anche se si viene bannati (eh sì, perché se poco poco si esprime una critica lì si viene immediatamente bannati).
Faccio un appello a tutti gli amici che ho su Facebook e che contemporaneamente sostengono Faenzanet, per favore cancellatevi se in coscienza non condividete questo modo di agire in caso contrario ovvero condividete questo modo di agire evidentemente c'è qualcosa di non trascurabile che non ci accomuna quindi trovatemi altri motivi validi per i quali non dovrei cancellarvi dagli amici.

sabato 14 novembre 2015

la curiosità


Quello che è successo a Parigi non è stato un atto terroristico, quello è una cosa che fanno le organizzazioni terroristiche in maniera sporadica verso obiettivi definiti.
Mentre in questo caso si tratta di una dichiarazione di guerra di uno Stato (seppur fittizio come l'ISIS) verso un altro Stato e non soltanto verso di lui innanzitutto perché non agisce in maniera sporadica ma agisce in maniera continuativa e indiscriminata e se poi è vero che esiste l'Unione Europea, esiste la NATO, esiste l'ONU ogni atto ostile a uno stato membro è un atto contro tutti gli stati membri per cui tutti siamo in guerra e non è importante in quale maniera si decide di affrontarla, quello che c'è da sapere però è che noi abbiamo tutto da perdere, loro non hanno nulla da perdere perché qualcuno gli ha già rubato tutto.
E no, non si tratta di una questione religiosa, quella è soltanto un alibi, sarebbe fin troppo facile da risolvere perché una religione non coinvolge tutti e non lo fa alla stesso modo, una religione spesso ce la si ritrova addosso e basta solo la volontà per rinunciarvi o sceglierne un'altra.
Questa è invece una questione culturale (la religione è soltanto una parte) ed è tutto molto più difficile perché una cultura ce la siamo costruita piano piano in secoli di storia, ci conviviamo quotidianamente e avete mai pensato a quanto abbiamo inculcato e a quanto vorremmo farlo, la nostra cultura negli altri?
Qual'è la soluzione? non c'è una soluzione a breve termine ma c'è soltanto una possibilità che si chiama curiosità, curiosità di conoscere altro e l'altro, voglia di non rifiutare ma voglia di accettare che non vuol dire rinunciare a ciò che si è ma vuol dire essere disposti a trasformarsi, d'altra parte l'evoluzione insegna che a sopravvivere sono gli esseri che più sono disponibili ad adattarsi al nuovo.