lunedì 13 aprile 2015

ergo sum?




L'anno scorso mi sono sottoposto alla macchina che visualizza l'aura e i chackra, scoprendo di avere una personalità indaco le cui caratteristiche sono: trasparenza, calma, sentimenti profondi, amorevoli, leali, introversi, valori interiori, artistici, mentre i miei chakra risultavano con un equilibrio medio-basso.
Ho riprovato dopo un anno e il risultato è diverso, ora mi trovo ad avere una personalità verde  dalle caratteristiche: sociali, naturali, si accontentano, armonia, insegnanti, comunicativi, di mente rapida e con i chakra ben equilibrati.
Questo cambiamento mi ha un po' spiazzato ma ragionandoci su  l'ho trovato abbastanza plausibile considerando le situazioni diverse (ovvero ai particolari momenti della mia vita) nelle quali mi sono sottoposto al test.
Di fatto credo di essere potenzialmente sia una personalità indaco che una personalità verde o meglio riesco a riconoscermi in molte caratteristiche che contraddistinguono le personalità che vanno verso una gamma di colori freddi e spirituali piuttosto che verso colori caldi e fisici.
Non contento ho  esperimentato anche la scoperta della vita passata sottoponendomi allo sguardo di un sensitivo. Premetto che pochi minuti prima di me si era sottoposta alla prova mia moglie e premetto che al sensitivo ho probabilmente dato qualche imbeccata ma devo anche postmettere che da me non ha voluto essere pagato quindi tenderei a scartare la ciarlataneria al di là che si possa credere o meno alla possibilità della reincarnazione.
Detto questo pare che sia stata una donna russa ricoverata in manicomio e per la precisione l'ultima paziente di mia moglie (che era un dottore russo dedito alla sperimentazione con le erbe,...) cioè in pratica non c'eravamo già incontrati in una vita passata dandoci appuntamento in questa ...una cosa che intimamente sospettavamo entrambe) e chi ci conosce sa che ci siamo conosciuti e innamorati lavorando in una struttura per malati di mente.
Adesso il problema è cosa farne di queste informazioni, verso quale direzione indirizzare la mia vita, verso quale futuro affinché mi possa sentire realizzato?
Lo chiedo a me ma chiedetevelo anche voi al fine di aiutarmi o di non essermi d'intralcio.

sabato 4 aprile 2015

tra la fede e la routine


sono nato e cresciuto in un ambiente religioso frequentandone assiduamente tutti i riti previsti fino al punto da ritenerlo per lungo tempo l'unico mondo possibile. Poi le cose sono cambiate: ho scoperto che là fuori c'era qualcos'altro e contemporaneamente quella rete di relazioni nate in quell'ambiente si è rapidamente sfaldata in conseguenza di una diaspora delle individualità che la componevano, non bastasse il terreno su cui essa era cresciuta ha avuto un rapido e inesorabile dissesto ...tanto da farmi pensare che un motivo di tutto questo deve pur esserci.  Ora il mio rapporto con la religione è tutt'altro che svanito e pur limitandosi a una dimensione prevalentemente personale e alla frequentazione di pochi e sporadici riti penso, proprio perché ora dipende esclusivamente dalla mia libertà di coscienza, che ora lo posso chiamarlo di fede ...quello di prima era di routine.