sabato 31 gennaio 2015

Pertini: anche basta



Il mio primo Presidente della Repubblica è stato Leone e nella mia ingenuità fanciullesca mi sembrava la cosa più ovvia considerando che il leone è il re degli animali, poi è arrivato Pertini e quindi di fatto anch'io faccio parte di quei quarantenni che all'epoca erano ragazzi e che ora fanno parte di quella "Generazione Pertini" per cui esiste solo Nonno Sandro con la pipa e tutti gli altri son nessuno. In verità no, non avrei  nulla da dire contro Pertini ma che sia stato privo di macchia quello non lo credo affatto, lo avrà fatto qualche errore durante il suo settennato; magari ci siamo passati sopra perché con lui abbiamo vinto un mondiale dopo 50 anni, perché con lui presidente siamo usciti dagli anni di piombo e dalla guerra fredda, perché lo scandalo di tangentopoli doveva ancora accadere (ma è nato tutto è nato proprio in quel periodo ...). Poi ci sono stati Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e un  po', quattro presidenti che aldilà di quello che hanno combinato nel periodo in cui erano alloggiati al Quirinale hanno sempre dovuto fare i conti con quel precedente ingombrante, ecco quello che posso augurare al nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è di liberarsi e di liberarci di questo fantasma.

lunedì 12 gennaio 2015

bismillah

L'Italia (e il Vaticano) per vari e noti motivi è un paese in cui esiste un potenziale rischio di attentati di matrice islamica, anzi secondo le convinzioni più fataliste più che un rischio c'è una certezza.
Ora, prima di preoccuparsi del dove, del quando e del come potrà accadere non vi incuriosisce sapere perché non è ancora accaduto?
A me sì e provo a buttare giù qualche ipotesi strampalata:
In Italia c'è una rete di controlli e sicurezza particolarmente efficace.
In Italia esiste un filtro  attivato dalle organizzazioni criminali locali che non permettono ad altri fuori dal loro controllo di delinquere.
Chi organizza i terroristi islamici è gente matta ma non del tutto, cioè sa benissimo che un attentato in Italia (e soprattutto in Vaticano) provocherebbe una reazione mondiale (anche in ambienti islamici) che non potrebbero e saprebbero contrastare.
In realtà non esistono i requisiti per motivare anche  un singolo o un gruppo limitato di fanatici fondamentalisti a organizzare e mettere in atto un attentato in Italia (e in Vaticano)
Spiego: in questi anni c'è stata un'evidente differenza tra gli attentati messi in atto in zone già islamizzate e quelli messi in atto in occidente dove si è partito da New York per poi passare da Madrid e Londra fino ad arrivare attraverso altri episodi minori con una nuova organizzazione (prima Al Qaeda ora ISIS) a Parigi; ebbene nessuno degli attentati in occidente ha avuto come target un obiettivo dichiaratamente Cristiano/Cattolico. Come mai?