lunedì 23 novembre 2015

la grandissima stupidità di un sedicente organo d'informazione

Faenzanet
14 h ·  ·
MINUTO DI SILENZIO NELLE SCUOLE, A FAENZA DUE BIMBE ESCONO DALLA CLASSE PER NON RISPETTARLO
All’inizio di questa settimana in quasi tutte le scuole di Faenza, in seguito agli attentati avvenuti a Parigi nella serata di venerdì 13 novembre, seguendo l’invito del Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini a tutti gli istituti di ogni ordine e grado di favorire iniziative di riflessione e dibattito, si è rispetato un minuto di silenzio.
Si è purtroppo appreso che in una scuola MEDIA faentina, due ragazzine musulmane di 12 anni al momento di rispettare il silenzio in ricordo dei 130 morti negli attentati, hanno chiesto e legittimamente ottenuto dalla stupita insegnante di uscire dalla classe.
Trattandosi di bambine che sicuramente alla propria età non possono aver autonomamente deciso una simile risposta ‘politica’ ad un gesto puramente simbolico quale il raccoglimento per i deceduti (anche musulmani) di Parigi, pensate a quali istruzioni ed ammonimenti devono evidentemente aver subito preventivamente in casa per agire in questo modo da parte di famiglie che non condividono lo sgomento per gli atti inumani commessi dai terroristi dell’Isis.

(seguono commenti da denuncia che mi rifiuto di riportare sul mio profilo)
Parliamoci chiaro:
Libertà di qua libertà di là e poi appena qualcuno liberamente si comporta in maniera non omologata subito pronti a negargli quella libertà di cui tanto ci si vanta.
Io mi chiedo in che maniera a Faenzanet sono venuti a sapere di questo fatto:
Gli è stato riferito da persone adulte presenti a scuola? (insegnanti, bidelli, ecc...)
Se è così credo sia opportuno prendere provvedimenti nei confronti di questi soggetti perché non devono spifferare a persone non coinvolte specie e si tratta di un sedicente organo di informazione, faccende che riguardano dei minorenni.
Gli è stato riferito da altri genitori dopo che i figli minorenni hanno raccontato cos'è successo a scuola?
Non ci si può far niente (soprattutto non si possono incolpare i figli) ma i genitori in questione si dimostrano degli stupidi spifferandolo a un sedicente organo di informazione
Gli è giunto attraverso un passa parola che ha attraversato diverse lingue?
Dimostra soltanto la grandissima stupidità di questo sedicente organo di informazione chiamato Faenzanet.
A questo punto mi chiedo com'è possibile che questo sedicente organo di informazione chiamato Faenzanet abbia più di 12000 "mi piace"
Chi non condivide certi comportamenti dovrebbe avere la coscienza di cancellarsi almeno come atto di dissenso.
Tra l'altro rimane la possibilità di leggere (tanto per soddisfare la propria curiosità) questo sedicento organo di informazione chiamato Faenzanet, anche se si viene bannati (eh sì, perché se poco poco si esprime una critica lì si viene immediatamente bannati).
Faccio un appello a tutti gli amici che ho su Facebook e che contemporaneamente sostengono Faenzanet, per favore cancellatevi se in coscienza non condividete questo modo di agire in caso contrario ovvero condividete questo modo di agire evidentemente c'è qualcosa di non trascurabile che non ci accomuna quindi trovatemi altri motivi validi per i quali non dovrei cancellarvi dagli amici.

sabato 14 novembre 2015

la curiosità


Quello che è successo a Parigi non è stato un atto terroristico, quello è una cosa che fanno le organizzazioni terroristiche in maniera sporadica verso obiettivi definiti.
Mentre in questo caso si tratta di una dichiarazione di guerra di uno Stato (seppur fittizio come l'ISIS) verso un altro Stato e non soltanto verso di lui innanzitutto perché non agisce in maniera sporadica ma agisce in maniera continuativa e indiscriminata e se poi è vero che esiste l'Unione Europea, esiste la NATO, esiste l'ONU ogni atto ostile a uno stato membro è un atto contro tutti gli stati membri per cui tutti siamo in guerra e non è importante in quale maniera si decide di affrontarla, quello che c'è da sapere però è che noi abbiamo tutto da perdere, loro non hanno nulla da perdere perché qualcuno gli ha già rubato tutto.
E no, non si tratta di una questione religiosa, quella è soltanto un alibi, sarebbe fin troppo facile da risolvere perché una religione non coinvolge tutti e non lo fa alla stesso modo, una religione spesso ce la si ritrova addosso e basta solo la volontà per rinunciarvi o sceglierne un'altra.
Questa è invece una questione culturale (la religione è soltanto una parte) ed è tutto molto più difficile perché una cultura ce la siamo costruita piano piano in secoli di storia, ci conviviamo quotidianamente e avete mai pensato a quanto abbiamo inculcato e a quanto vorremmo farlo, la nostra cultura negli altri?
Qual'è la soluzione? non c'è una soluzione a breve termine ma c'è soltanto una possibilità che si chiama curiosità, curiosità di conoscere altro e l'altro, voglia di non rifiutare ma voglia di accettare che non vuol dire rinunciare a ciò che si è ma vuol dire essere disposti a trasformarsi, d'altra parte l'evoluzione insegna che a sopravvivere sono gli esseri che più sono disponibili ad adattarsi al nuovo.

mercoledì 21 ottobre 2015

DiscoTacaBagareta



Da questo mercoledì ogni 15 giorni propongo DiscoTacaBagareta una selezione molto libera di brani folk ballabili.
Dalle danze convenzionate di coppia o di gruppo al ballo completamente estemporaneo, musiche da tutto il mondo con una discreta dose di contaminazione con altri generi musicali.
Si può ascoltare su http://www.radiosonora.it/ mercoledì alle 20,00, al sabato in replica stesso orario e dal lunedì c'è il podcast
Ovviamente tutto rientra nel progetto Taca Bagareta la trasmissione sulla musica folk a cura de La Musica nelle Aie e portato avanti da me insieme a Umberto Rinaldi.
Penso sia una cosa che non è mai stata fatta così quindi sono molto graditi commenti, ecc...

#DiscoTacaBagareta

mercoledì 23 settembre 2015

la scrivania di mio babbo al lavoro



mio babbo faceva l'impiegato ed è andato in pensione nel 1980 pochi anni dopo il luogo in cui lavorava venne chiuso e tuttora è abbandonato. stanotte ho sognato che lo avevano riaperto, c'era qualcos'altro non ricordo precisamente cosa, ma la scrivania di mio babbo era ancora lì, con tutti i fogli, i timbri e una vecchia olivetti.

venerdì 11 settembre 2015

dalla pausa all'uguaglianza

oggi è l'11 settembre e da 14 anni non è più un giorno qualsiasi, l'11 settembre del 2001 il mondo andò per un attimo in pausa     (non è curioso come il simbolo per indicare pausa siano due stanghette verticali come 11 e come le torri gemelle fatte crollare a NewYork?)
Poi il mondo è ripartito ma niente è stato come prima e anche se ci rendevamo conto che niente sarebbe stato come prima chi si sarebbe immaginato che sarebbe stato così come lo viviamo in questi giorni? crisi economiche, esodi biblici e futuro incerto.
Per risolvere e superare tutte queste cose ognuno ha la propria soluzione peccato che spesso sia una soluzione contro qualcuno e non una soluzione per qualcuno e quindi si pensa soltanto a limitare, a distruggere l'altro invece di provare a fare qualcosa di diverso dando vita a un'alternativa.
Per esempio nel nostro piccolo si può dire che le cose così non vanno e vogliamo cambiarle andando a firmare per i referendum proposti da Possibile  (e a me non sembra del tutto casuale che il simbolo di Possibile siano sempre due stanghette però questa volta orizzontali, simbolo di uguaglianza).

martedì 1 settembre 2015

Agosto è il fondo del cratere



qualche anno fa definii agosto come il fondo di un cratere, mai come quest'anno è stato vero almeno per me: praticamente iniziato e finito all'ospedale (non preoccupatevi non per me ma per una zia di mia moglie, molto anziana e molto malata), intervallato da 2 funerali (di coniugi sconosciuti parenti acquisiti), contornato da un brullo nulla soprattutto precario di una precarietà generica e generale atta alla depressione.

giovedì 27 agosto 2015

ma che bello, che bellissimo!

ieri sera mi è venuto di fare questa cosa qua


(ogni riferimento è puramente evidente e ogni uso pubblico o privato e consentito)

sabato 1 agosto 2015

luglio col bene che ti voglio

In pratica è più di un mese che non intervengo qui per cui si potrebbe dire che non è successo assolutamente nulla di rilevante tanto che nemmeno su twitter ho avuto molte occasioni di lasciare qualche breve frase e con instagram non ho ancora preso dimestichezza, (e facebook per me è solo prevalentemente un curioso passatempo da umarell che si fa i fatti degli altri) eppure in questo luglio (me) ne sono successe di cose ed è anche per questo che non ho avuto il tempo per fermarmi a fermarne il ricordo qui (penso che questo posto potrei utilizzarlo proprio a questo scopo, fermare i ricordi di mese in mese ...). Come dicevo luglio 2015 è stato un mese tosto e tostato (caldo molto caldo pure troppo), partito con la manifestazione in piazza a Faenza per la CISA (che non mi colpisce direttamente ma non mi lascia certo indifferente), passato per il concerto dei Los Lobos (sempre a Faenza), che figata riurlare "para bailar la Bamba! uno dei pochi ricordi decenti della mia adolescenza). Poi ho cominciato a viaggiare come era tantissimo tempo che non lo facevo, il primo viaggio è stato fino a Savignano per il Wine Festival ma soprattutto con La Musica nelle Aie, una bella esperienza, peccato per gli assenti (sgrunt!), e peccato (machissene) per il dolore al ginocchio destro che mi sono portato dietro per un bel po' a causa di un passo di tresca più disinvolto del necessario... dopo è stato la volta dell'Arena delle Balle di Paglia a Cotignola (due appuntamenti il lunedì in Cudgnola Downtown con gli Obelisco Nero e al venerdì (all' Arena vera e propria) con una rassegna di cantautori romagnoli (ne avevo previsto anche una terza di serate all'Arena ma i successivi avvenimenti mi hanno spinto a rinunciarvi). è successo che dopo quasi un anno senza lavoro mi è stato proposto qualche giorno da operaio generico in una fabbrichetta metalmeccanica a Faenza, bene, tutti i mali non vengono per nuocere, ma sui beni nessuno dice niente ... sta di fatto che per qualche giorno ho vissuto con questo dilemma: domenica sera dovevo essere a Rosolina Mare RO per la giuria di Voci per la Libertà e lunedì mattina alle 7,30 avrei cominciato il lavoro, rinunciare a VxL o non rinunciare?, non ho rinunciato ma l'ho pagata tutta al lavoro (fuori allenamento, inesperienza ... as era sfat!) poi durante la settimana e quella successiva mi si è un po' risistemato tutto (ma stare fermo in piedi 8 ore davanti a una pressa e produrre, produrre, produrre, ... mi sa che non è roba fatta per me). Il sabato per rilassarmi ho fatto il viaggio più lungo fino a Limena PD a ritrovare i miei amici di Experimenta che organizzavano un concerto post Uragano che ha colpito la Riviera del Brenta. E così nel giro di una settimana ho attraversato il Po per giungere due volte in Veneto e premesso che ho la fortuna di conoscere la parte sana dei veneti (quelli delegalizzati), devo evidenziare come ci sia una differenza abissale tra veneti e romagnoli nelle capacità organizzative quando si tratta di fare baracca (festival, feste,...), per i romagnoli è una cosa impressa nel DNA.

giovedì 25 giugno 2015

parlando a proposito della relazione tra eventi culturali partecipati e la Romagna


Qualche giorno fa ho partecipato alla prima serate di Padiglione Estate organizzato da e al Museo Carlo Zauli di Faenza, per l'occasione ere un incontro tra organizzatori di eventi culturali con grande afflusso di pubblico e a raccontare la propria esperienza era presente La Musica nelle Aie, L'Arena delle Balle di Paglia, Cinema Divino e La Cena Itinerante nel Distretto A, progetti che hanno saputo coniugare cultura e territorio effettuando un vero e proprio audience development. Ciò che mi è scaturito riguardo a questo incontro è stato quello di chiedermi quale relazione ci può essere tra questi eventi e il territorio in cui si svolgono, ovvero sono possibili al di fuori della Romagna? Perché? Alla prima domanda la risposta che mi sono dato pur non avendo sufficienti esperienze riguardo alle altre regioni, è stato probabilmente no e il perché non è dovuto al fatto che l'offerta di eventi sia scadente (un certo pensiero logico vorrebbe che la gente è più partecipe là dove le occasioni sono più rare), in Romagna avviene l'esatto contrario, ovvero è proprio perché l'offerta di eventi è sovradimensionata che la gente è portata a frequentarli, si tratta di una questione che definirei di antropologia culturale e a tal proposito mi viene in mente un detto che usa da queste parti "quando chiedi da bere e ti offrono del vino allora sei in Romagna" una frase che serve per indicare l'ospitalità dei romagnoli ma anche che per i romagnoli fare festa è importante (il vino serve per "smollare" i freni inibitori) e a fianco dell'aspetto enogastronomico è necessario anche prendersi cura del così detto intrattenimento (di qualsiasi genere esso possa essere) cose che un romagnolo sa bene: perché può viverle sulla propria pelle frequentemente, perché con ogni probabilità lui stesso o qualcuno a lui molto vicino si occupa occasionalmente anche di questo. Tutto questo è dovuto certamente alla particolare posizione geografica delle Romagna posta di fatto a metà strada tra il meridione e il settentrione e una storica multiculturalità che la rende assimilabile a una metropoli pur mantenendo prevalentemente un'identità contadina. Tornando alle domande iniziali rimane da capire perché certi eventi culturali hanno un grande afflusso di pubblico (e si tratta di eventi con delle specificità particolari se non uniche in ambito nazionale...), innanzitutto è perché data l'ampiezza dell'offerta viene stimolato maggiormente il bisogno di inventare quel qualcosa in più , qualcosa che vada oltre la sagra paesana, la festa del patrono, la festa sociale/politica, ... che ovunque ma in maniera evidentemente minore si possono incontrare, qualcosa in grado di rendere l'evento in questione unico e particolare, se poi la gente li frequenta in massa (a seconda degli eventi si parla dalle migliaia alle decine di migliaia di persone) è perché esiste apprezzamento e riconoscimento per queste cose e soprattutto per chi si impegna a renderle possibili, il resto lo fa il passaparola che coinvolge tutti compresi chi si avvicina a questo mondo da fuori.

lunedì 15 giugno 2015

l'elezione del sindaco a Faenza


Questo è il terzo e ultimo post riguardante l'elezione del sindaco a Faenza. Dopo il ballottaggio che vedeva affrontarsi il sindaco uscente  Giovanni Malpezzi per il PD e lo sfidante Gabriele Padovani per la Lega Nord ha prevalso il primo per una manciata di voti. L'affluenza (stranamente) bassa nel primo turno si è confermata anche al secondo (questa volta meno imprevedibilmente). Come ho già scritto nel precedente post è evidente che il voto non è avvenuto solamente su considerazioni strettamente locali ma piuttosto è stato basato su questioni nazionali, a dimostrazione di questo va segnalato che in  diversi Comuni il candidato del Pd ha perso al ballottaggio, a discapito di ...qualunque sfidante che sia riuscito a raccattare il consenso di tutti gli oppositori sparsi nel 1° turno (Venezia ne è un esempio) e se ciò non è successo a Faenza è solo perché qui "la malattia è brutta ma gli anticorpi funzionano ancora", però se gli elettori in opposizione a Malpezzi al 1° turno avessero fatto altre scelte (non far andare al ballottaggio il candidato della Lega Nord bensì quello del M5S) e in più se si fossero presentati i veri leader locali ( Fantinelli per la LN e Palli per il M5S) oggi probabilmente si parlerebbe in altri termini. Entrando nel dettaglio faentino sono evidenti alcune cose: La sfortuna di Malpezzi è quella di essere (stato) un sindaco renziano del PD proprio quando Renzi è a capo del PD e del Governo Italiano, ovvio che gli errori fatti a monte ricadono a valle. Qualcuno ha voluto fare un confronto coi precedenti sindaci De Giovanni e Casadio ma è troppo evidente che le situazioni sono completamente imparagonabili. Malpezzi in quanto sindaco uscente ha dovuto giocare tutta la campagna elettorale in difesa ed evidentemente è riuscito a giocare la partita bene ma anche con tanta fortuna se alla fine ha vinto "segnando in contropiede all'ultimo minuto dopo aver difeso per tutta la partita". C'è da dire inoltre che la campagna di opposizione a Malpezzi ha origini più remote dell'inizio ufficiale della campagna elettorale ed è stata una campagna di opposizione spietata portata avanti  soprattutto sui Social Network (Facebook in prevalenza) su gruppi e pagine dove quotidianamente non si sono risparmiate critiche a volte veramente assurde e tra le tante mi viene da pensare che l'ultima che mette insieme inceneritore e poteri forti con relative vicende a contorno sia  stata quella che ha sbilanciato tutto, difficile non pensare che questo possa aver influenzato soprattutto l'elettorato più giovane e quello meno esperto. Si parla tanto del potere della rete, fino a poco tempo fa non sembrava essere così influente ora invece sembra lo stia diventando, soprattutto è diventato il posto in cui le destre hanno trovato il loro spazio d'azione (e per destre a questo punto mi trovo costretto a considerare anche il M5S), le sinistre non sono state capaci di fare altrettanto probabilmente per una questione culturale ed etica ovvero è molto più facile e comodo essere di destra piuttosto che di sinistra (per capirci: se sei di destra puoi avere i pensieri peggiori e sei normale, se sei di sinistra no). Cosa ci riserverà il futuro?  il fatto che Malpezzi tra cinque anni non possa ricandidarsi potrebbe spingerlo a "fregarsene" nel bene e nel male, in una direzione o in un'altra, ovvero a sentirsi più libero nell'agire non dovendo darne più conto. Tra cinque anni sarà un problema del PD (o quel che sarà) e degli altri (ciò che ci sarà) perché  sarà una partita completamente diversa da questa che si è appena conclusa.  In generale c'è solo da augurarsi che le cose si chiariscano, a sinistra e a destra, chi da una parte chi dall'altra senza mezze misure, senza piedi di qua e di là, ammettendo da che parte si sta perché si sta sempre da una parte.
p.s. da "Faentino lontano ma non troppo" e da "Possibilista" mi ritengo abbastanza soddisfatto del risultato finale.

venerdì 5 giugno 2015

l'appuntamento perso

(incubi che si ricordano)

ho un appuntamento molto importante, l'auto è in riserva e al primo distributore mi fermo per far benzina, davanti a me un tipo su una moto si ferma un po' troppo oltre la pompa, allungando il relativo tubo per qualche decina di metri, aspetto e mentre aspetto qualcosa o qualcuno (non ricordo bene) colpisce il tubo staccandolo di netto dal serbatoio della moto, la benzina continua a fuoriuscire bagnando tutto l'asfalto mentre il tubo ritorna velocemente nella sua sede originale, lo fa agitandosi come un serpente spruzzando benzina dappertutto soprattutto sul cofano motore della mia auto, mi rendo conto che più di una goccia è entrata dentro e penso che se tento di accendere l'auto basta una scintilla per far scoppiare tutto, sto fermo non sapendo come fare, intanto l'appuntamento l'ho perso.

lunedì 1 giugno 2015

a le balotage!






Il voto per il sindaco a Faenza è stato un voto di carattere nazionale più che locale. Il primo dato per sostenerlo è che su 100 elettori soltanto in 60 si sono presentati, un dato di poco migliore di quello generale ma che considerando alcuni fattori: si trattava di eleggere la carica più prossima al cittadino e nel caso faentino la scelta era tra 9 candidati x 13 liste sparse su tutto l'arco costituzionale,  i candidati al consiglio comunale erano 268 ognuno presumiblimente conosciuto da qualcuno tra gli oltre 45000 elettori e se aggiungiamo che tradizionalmente in Emilia Romagna c'è state sempre una forte affluenza al voto, un' astensione al 40% è un dato indicatico che c'è qualcosa di grosso che non va. A parte il dato dell'astensione c'è anche da dire che il voto ha confermato il trend a livello nazionale ovvero la parziale sconfitta del PD, l'ottimo risultato della Lega, la buona conferma del M5S, la drastica diminuizione del centro destra (FI, NCD, ecc...), la crescita degli estremismi (sia a destra che soprattutto a sinistra) e l'inutilità di fatto delle liste civiche scollegate dai partiti. Appare evidente che i temi che hanno mosso la gente a votare per quello o per quell'altro non sono stati temi prettamente locali (piano sosta, inceneritore, strade,...) ma bensì temi (rom, immigrazione, sicurezza, governo,...) che sono buoni per qualsiasi posto e per qualsiasi stagione. Il vero dato importante è però che per la prima volta si va al ballottaggio tra il sindaco uscente sostenuto dal Pd e quello della Lega con tutti gli altri indecisi o quasi su chi sostenere, al momento è come se ci fosse un 70 a 30 in favore di Malpezzi (PD) ma Padovani (Lega Nord) può certamente contare sul soccorso delle varie destre e liste civiche (Io Faentino, Rinnovare Faenza, Forza Nuova, Per Riavere Faenza, Comitato Faventia) che almeno in buona parte convergerà su di lui pur di non vedere rieletto un rappresentante del PD. Probabile astensione del  M5S e anche de L'Altra Faenza ...e in ogni caso non dovrebbe certamente sostenere il candidato della Lega Nord. Alla fine conterà  molto in quanti andranno a votare, ovvero chi ha votato gli altri candidati si asterrà o sceglierà una parte? e tra chi non è andato a votare quanti approfitteranno della situazione per dire la propria? Interessanti sono anche le ipotesi di come sarà formato il consiglio comunale nel caso vinca l'uno o l'altro perché sembra che che se vince Padovani il consiglio sarà limitato alla sola presenza della Lega Nord, del Pd e del M5S (compresi le liste civiche imparentate) mentre se vince il Pd lo schieramento sia allargherebbe ad un rappresentante per il centro destra e a uno per la sinistra, chissà se verrà considerato anche questo al momento delle scelte e delle indicazioni di voto. Quindi stando così le cose ci sono ancora delle probabilità che Malpezzi e il PD siano confermati a guidare Faenza però con una importante diminuizione del consenso e visto in una determinata ottica non può che essere un risultato positivo.

p.s. io ho sbagliato le previsioni ...o quasi 

lunedì 25 maggio 2015

sindaCHI?


Tra qualche giorno a Faenza si vota per il sindaco, io non essendo residente non posso dire la mia recandomi alle urne, una cosa logica ma che io trovo nella sostanza ingiusta, spiego: perché a un residente all'estero è concesso di esprimere un parere riguardo alle elezioni parlamentari scegliendo un proprio rappresentante, mentre la stessa cosa non è possibile farla livello locale amministrativo? Sarebbe opportuno specialmente in quei casi in cui esistono rapporti e interessi con il Comune in questione, nello specifico: se una persona abita in un altro Comune che però fa parte dello stessa Unione Comunale e frequenta per vari motivi ( famigliari, affettivi, sociali, culturali, sanitari, lavorativi, ...) il Comune in cui sono previste le elezioni perché non può contribuire a una scelta importante della quale anche lei subisce le conseguenze? Capisco che è una cosa difficile da regolamentare, ma credo che basterebbe definire pochi parametri: la volontà di votare (ovvero bisogna chiedere l'iscrizione a una lista specifica degli elettori), risiedere all'interno dell'Unione Comunale (la perfezione sarebbe l'abolizione dei Comuni e l'istituzione delle Unioni Comunali ...), poter dimostrare di avere più di un legame con quel comune (cosa facilmente dimostrabile portando poche essenziali documentazioni e testimonianze). Ma come detto secondo la legge vigente questo non è possibile quindi non mi resta che esprimermi qui provando a fare qualche previsione. A Faenza ci sono 9 candidati sindaci che io ho diviso per categorie, la prima è quella dei così detti "civici" ovvero quelli che si presentano alle urne a capo di liste civiche slegate dai partiti, a far parte di questa categoria sono Claudia Berdondini (Per Riavere Faenza); è l'unica donna in campo e corre con un unico scopo: dare contro all'attuale sindaco con una serie di motivi ufficiali (condivisibili o meno) ma è evidente per chi ha seguito le vicende di questi anni che si tratta di semplice ripicca per non essere stata presa abbastanza in considerazione (alle precedenti amministrative si presentò alleata con l'attuale sindaco ...), la possibilità di essere eletta lei è prossima allo 0 ma a lei importa esclusivamente di vedere l'attuale sindaco costretto al ballottaggio e appoggiare l'altro chiunque esso sia. Emanuele Visani (Comitato Faventia) si tratta del più classico degli "iwannabe” ...il gran capo di Visania” (nel suo caso specifico), polemico compulsivo ha una visione estremamente idealistica e poco pratica delle questioni che concernono amministrazione e politica, anche lui particolarmente accanito contro l'attuale amministrazione non disdegna di attaccare anche certa l'opposizione, devo dire che nella mia non breve vita raramente mi è capitato di imbattermi in gaffeur della sua stazza e non gli sono certamente di aiuto alcuni individui dei quali si è circondato, forse avrebbe qualche possibilità in più rispetto alla Berdondini ma dopo cinque anni di campagna elettorale (perché di fatto sono 5 anni che è entrato in campagna elettorale) qualsiasi risultato che non contempli la sua entrata nel consiglio comunale e da considerare una cocente sconfitta. Della seconda categoria quella degli "opposti estremismi" fanno parte Mirco Santarelli (Forza Nuova) , leader storico del suddetto partito di estrema destra le cui visioni politiche e amministrative sono ben note, a Faenza i forzanovisti sono pochi ma sanno farsi sentire, tuttavia le possibilità di essere eletti restano molto basse. Edward Jan Necky (L'altra Faenza) si tratta dell'unico vero rappresentante della sinistra, teoricamente avrebbe qualche chance in più di essere eletto confronto all'opposto Santarelli, ma ultimamente non è che la sinistra abbia avuto buoni risultati e la scelta di un candidato che in passato è stato vicino a Forza Italia e Alleanza Nazionale non sembra molto intelligente come mossa anche se è del tutto legittimo il percorso personale politico del candidato sindaco, la possibilità di essere eletti dipendente quasi esclusivamente dai risultati che otterrà il PD ovvero quanti voti riesce a perdere a sinistra e quanti di questi si travaseranno su L'Altra Faenza. A far parte della terza categoria che chiamerei "orfani di silvio" sono Tiziano Cericola e Alessio Grillini, fino a pochi anni fa li avremmo trovati insiema nel Popolo della Libertà o in Forza Italia, comunque in un partito berlusconiano oggi sono il primo, Cericola, a capo di Rinnovare Faenza, una lista in cui hanno scelto di convergere Forza Italia, Nuovo Partito Socialista, Fratelli d'Italia, ecc... a dimostrazione dello spessore che attualmente possono vantare i suddetti partiti, dal punto di vista comunicativo è quanto di più lontano si possa pensare dall'immaginario berlusconiano, poco presente nel dibattito le sue possibilità di essere eletto dipendono molto dal bacino dal quale può attingere, una volta era abbastanza colmo e forse non si è ancora prosciugato. Grillini dal canto suo si presenta con Io Faentino ufficialmente lista civica ma che in verità è appoggiata da vari partiti prevalentemente di centrodestra è tra i vari candidati il più berlusconiano di tutti, è quello che ha iniziato la campagna elettorale per primo e non dovrebbe avere grosse difficoltà a conquistare dei seggi in consiglio comunale, pari allo 0 invece quella di essere eletto sindaco, da considerare ininfluente anche in caso di ballottaggio. Ultima ma non ultima categoria è quella dei "ballottanti" ovvero di coloro che ambiscono a raggiungere il ballottaggio, si tratta di Gabriele Padovani per la Lega Nord ma anche per una lista civica a suo sostegno e di Massimo Bosi per il Movimento 5 Stelle, riguardo alle possibilità di arrivare al ballottaggio va detto chiaramente non va dato a particolari meriti dei candidati sindaci bensì all'attuale situazione politica generale e alla visibilità dei relativi leader. Ovviamente solo uno dei due può seriamente pensare di raggiungere il ballottaggio perché come vedremo tra un po' l'altro sfidante in campo potrà essere soltanto l'attuale sindaco Giovanni Malpezzi per il PD e per altre 3 liste (IDV, La tua Faenza, Insieme per Cambiare) e già il fatto di presentarsi con più forze dei contendenti chiarisce già come stanno potenzialmente le cose ... Ma chi è Malpezzi? È uno che alle precedenti amministrative è passato da outsider dalle primarie vincendole a mani basse alle elezioni per il sindaco sconfiggendo agevolmente il candidato del centrodestra all'epoca compatto (PDL + LN), un candidato del tutto spendibile ovvero quel Giancarlo Minardi noto per essere stato il fondatore della Scuderia Minardi di Formula 1, ed è abbastanza evidente che la situazione che questa volta gli si presenta davanti appare molto più agevole, l'unico rischio che corre è per quel lo che presumibilmente non ha fatto o ha fatto male in questi 5 anni, un grosso rischio a voler condividere ciò ce un sedicente sito di informazione locale va blaterando a ogni piè sospinto, in verità un rischio minimo traducibile in una perdita di voti in grado di mantenerlo sopra al 50% e certamente non a oltre un paio di percentuali sotto. Ma come ho già detto se in caso di ballottaggio un contendente sarà Malpezzi per il Pd (e altre 3 liste) l'altro può essere soltanto uno tra Padovani per la LN (e una lista d'appoggio) e Bosi per il M5S, però ognuno dei due sarebbe costretto ad avere l'appoggio dell'altro (abbiamo già visto che tutti gli altri candidati risulterebbero ininfluenti) è una cosa possibile? No sicuramente se il candidato sindaco sarà Padovani perché se vogliono essere coerenti con quanto fatto e dichiarato fino ad ora dal M5S può esserci solo astensione, forse rimangono qualche possibilità se la situazione è invertita, ma un Bosi con il M5S sarebbe in grado di amministrare da una posizione che sarebbe comunque di minoranza? Nel caso si prospetterebbero 5 anni molto problematici per Faenza. Quindi io se potessi votare, anche soltanto per l'interesse generale di Faenza questa volta cercherei di lasciare le cose come stanno votando Giovanni Malpezzi (al primo o soltanto all'eventuale ballottaggio ... ;-) ) poi tra 5 anni quando la situazione sarà per forza diversa e con tutti i candidati nuovi se ne potrà parlare, cambiare ora è soltanto da stupidi e io so per certo che la maggioranza dei faentini non lo è.

mercoledì 6 maggio 2015

#musicanelleaie2015


La Musica nelle Aie 2015 - il programma

è tempo di muoversi ...e di muoversi a tempo!
Il tempo di Musica nelle Aie, un tempo straordinario nel quale ci si incontra per condividere la gioia della musica, immersi nella natura, brindando alla vita.
Tante le cose previste nei 4 giorni di Festa a Castel Raniero: si comincia giovedì 7 maggio con una serata dedicata al ballo popolare e animata dall' Andrea Capezzuoli Trio (Premio della Critica a Musica nelle Aie 2014), si proseguevenerdì 8 maggio col concerto de Lassociazione, la folkrock band fondata da Gigi Cavalli Cocchi (batterista di Ligabue, CSI, ...) e che tra i suoi componenti annovera altre importanti figure della musica italiana.
Sabato 9 maggio si entra nel vivo della Festa, con due incontri culturali dedicati alla Romagna (alla sua geografia e ai suoi canti popolari), ma soprattutto il sabato pomeriggio è dedicato alla 38ªClassicissima , la podistica che raduna centinaia di appassionati pronti a cimentarsi sui saliscendi delle colline sopra Faenza. La sera l'area palco sarà dominio di Cisco e del suo "Matrimoni e Funerali Tour".
Domenica 10 maggio è la giornata clou dedicata al concorso musicale che si svolge per tutto il pomeriggio lungo il percorso ad anello noto come "Passeggiata Faentina", quest'anno sono 22 i gruppi folk provenienti da tutta Italia che ambiscono a conquistare l'approvazione di pubblico e critica per aggiudicarsi il Premio Musica nelle Aie 2015. Si finisce in bellezza col concerto dei Marmaja (i primi a vincere Musica nelle Aie nel 2003) per festeggiare insieme il 18° compleanno del festival Voci per la Libertà - una canzone per Amnesty.
Ma non è tutto qui perché durante la Festa è prevista altra musica: coi ragazzi della Scuola Don Milani di Faenza, con l'Uva Grisa, con Quinzan, con il Grande Cantagiro Barattoli. Ci sono le passeggiate nella natura alla scoperta delle erbe spontanee e delle peculiarità botaniche di Castel Raniero, C'è ovviamente tanta enogastronomiasimpaticamente preparata e servita dai volontari dell'APS "Castel Raniero".
Questo il programma completo:
Siete invitati a condividere la vostra esperienza utilizzando gli hashtag: #musicanelleaie2015 e #Aie2015 

sabato 2 maggio 2015

spaco botilia/mazo familia




Vedi gente col volto coperto spaccare vetrine, bruciare auto e banche, tirare pietre e "benpensi" che tutto queste siano cose sbagliate e non ti importa del perché lo fanno e contro chi lo fanno, ma il "benpensare" non sempre corrisponde al pensare bere.
Al di là dei motivi che originano certe azioni, al di là di tutte le ipotesi comprese quelle complottistiche delle quali ritengo sia superfluo parlare per quanto non certe ma evidentemente possibili, occorre considerare che c'è molta differenza tra chi agisce violentemente contro le persone e chi agisce violentemente contro le cose (ci tornerò più avanti) e c'è differenza tra chi si palesa e chi agisce a volto coperto ...però occorre ammettere che anche d'altra parte dello schieramento si agisce da irriconoscibili e occorre ammettere che criticare il fatto di celarsi, di agire di nascosto vuol dire criticare la stragrande maggioranza dei rivoluzionare e dei rivoltosi nella storia ....indistintamente. Certo è più eroe chi combatte mostrando il volto ma in certe situazioni rendersi irriconoscibili serve a portare avanti la causa, in fondo ciò che si deve notare non è il chi ma il cosa.
Ma chi "benpensa" ovviamente non vuole fare certi ragionamenti, meglio l'ipocrisia del lamento, un lamento fine a se stesso perché chi prova a cambiare le cose passa con troppa disinvoltura dalla parte del torto.
E di tutto questo è interessante notare che coloro che criticano chi brucia una banca (cioè una cosa) frequentemente vorrebbero bruciare un Rom (cioè una persona) ...e se non riuscite a capire la differenza probabilmente si sta parlando di voi.

lunedì 13 aprile 2015

ergo sum?




L'anno scorso mi sono sottoposto alla macchina che visualizza l'aura e i chackra, scoprendo di avere una personalità indaco le cui caratteristiche sono: trasparenza, calma, sentimenti profondi, amorevoli, leali, introversi, valori interiori, artistici, mentre i miei chakra risultavano con un equilibrio medio-basso.
Ho riprovato dopo un anno e il risultato è diverso, ora mi trovo ad avere una personalità verde  dalle caratteristiche: sociali, naturali, si accontentano, armonia, insegnanti, comunicativi, di mente rapida e con i chakra ben equilibrati.
Questo cambiamento mi ha un po' spiazzato ma ragionandoci su  l'ho trovato abbastanza plausibile considerando le situazioni diverse (ovvero ai particolari momenti della mia vita) nelle quali mi sono sottoposto al test.
Di fatto credo di essere potenzialmente sia una personalità indaco che una personalità verde o meglio riesco a riconoscermi in molte caratteristiche che contraddistinguono le personalità che vanno verso una gamma di colori freddi e spirituali piuttosto che verso colori caldi e fisici.
Non contento ho  esperimentato anche la scoperta della vita passata sottoponendomi allo sguardo di un sensitivo. Premetto che pochi minuti prima di me si era sottoposta alla prova mia moglie e premetto che al sensitivo ho probabilmente dato qualche imbeccata ma devo anche postmettere che da me non ha voluto essere pagato quindi tenderei a scartare la ciarlataneria al di là che si possa credere o meno alla possibilità della reincarnazione.
Detto questo pare che sia stata una donna russa ricoverata in manicomio e per la precisione l'ultima paziente di mia moglie (che era un dottore russo dedito alla sperimentazione con le erbe,...) cioè in pratica non c'eravamo già incontrati in una vita passata dandoci appuntamento in questa ...una cosa che intimamente sospettavamo entrambe) e chi ci conosce sa che ci siamo conosciuti e innamorati lavorando in una struttura per malati di mente.
Adesso il problema è cosa farne di queste informazioni, verso quale direzione indirizzare la mia vita, verso quale futuro affinché mi possa sentire realizzato?
Lo chiedo a me ma chiedetevelo anche voi al fine di aiutarmi o di non essermi d'intralcio.

sabato 4 aprile 2015

tra la fede e la routine


sono nato e cresciuto in un ambiente religioso frequentandone assiduamente tutti i riti previsti fino al punto da ritenerlo per lungo tempo l'unico mondo possibile. Poi le cose sono cambiate: ho scoperto che là fuori c'era qualcos'altro e contemporaneamente quella rete di relazioni nate in quell'ambiente si è rapidamente sfaldata in conseguenza di una diaspora delle individualità che la componevano, non bastasse il terreno su cui essa era cresciuta ha avuto un rapido e inesorabile dissesto ...tanto da farmi pensare che un motivo di tutto questo deve pur esserci.  Ora il mio rapporto con la religione è tutt'altro che svanito e pur limitandosi a una dimensione prevalentemente personale e alla frequentazione di pochi e sporadici riti penso, proprio perché ora dipende esclusivamente dalla mia libertà di coscienza, che ora lo posso chiamarlo di fede ...quello di prima era di routine.

giovedì 19 marzo 2015

la casa speculare

(incubi che si ricordano)


svegliarsi, aprire la finestra e non riconoscere il paesaggio, uscire in terrazza e accorgersi che prosegue oltre il proprio appartamento, nell'altra parte scorgere dalla finestre aperte lo stesso identico arredamento, gli stessi soprammobili, le stesse fotografie, gli stessi quadri, ... posti in maniera
esattamente speculare e rendersi conto che è così che corrisponde a quello che ricordavi la sera prima. perdere il senso dell' orientamento, perdere la concezione di se stessi,

venerdì 13 marzo 2015

arrivan le bombe

(incubi che si ricordano)



quell'ansia dovuta al pentimento per aver contribuito alla costruzione, all'occultamento e all'innesco di due ordigni nucleari in grado di distruggere il mondo e non avere più la possibilità di rimediare.
(per la cronaca si tratta di due bombe a forma di missile lunghe 1 metro e di colore arancione, si trovano i due luoghi separati)

domenica 15 febbraio 2015

lo svolazzo



brevi e immediate considerazioni post sanremesi

 mi chiedo che cosa sono costretti ad ascoltare i selezionatori prima di decidere che quelle sono le canzoni migliori da proporre al pubblico.
detto questo la canzone vincitrice è effettivamente (liberata da ogni pregiudizio) la migliore del mazzo e l'unica potenzialmente esportabile ...specialmente in funzione eurosongfestival 

sabato 7 febbraio 2015

sto senza per l'assenza



credo che esista una sola maniera per accettare tranquillamente una prolungata ma pur momentanea assenza di corrente elettrica e/o di acqua potabile dal rubinetto, pensare che per miliardi di persone, tempo fa qui e tuttora da altre parti del mondo, è stata ed è la normalità quotidiana eppure tutti hanno vissuto e vivono ...probabilmente più rilassati e più felici di chi ormai è abituato a trasformare sempre un minimo disagio in una grande tragedia.

sabato 31 gennaio 2015

Pertini: anche basta



Il mio primo Presidente della Repubblica è stato Leone e nella mia ingenuità fanciullesca mi sembrava la cosa più ovvia considerando che il leone è il re degli animali, poi è arrivato Pertini e quindi di fatto anch'io faccio parte di quei quarantenni che all'epoca erano ragazzi e che ora fanno parte di quella "Generazione Pertini" per cui esiste solo Nonno Sandro con la pipa e tutti gli altri son nessuno. In verità no, non avrei  nulla da dire contro Pertini ma che sia stato privo di macchia quello non lo credo affatto, lo avrà fatto qualche errore durante il suo settennato; magari ci siamo passati sopra perché con lui abbiamo vinto un mondiale dopo 50 anni, perché con lui presidente siamo usciti dagli anni di piombo e dalla guerra fredda, perché lo scandalo di tangentopoli doveva ancora accadere (ma è nato tutto è nato proprio in quel periodo ...). Poi ci sono stati Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e un  po', quattro presidenti che aldilà di quello che hanno combinato nel periodo in cui erano alloggiati al Quirinale hanno sempre dovuto fare i conti con quel precedente ingombrante, ecco quello che posso augurare al nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è di liberarsi e di liberarci di questo fantasma.