mercoledì 30 ottobre 2013

fellatio macabra

(cecì n'est pas un biscuit)



Qualcuno considera seriamente propedeutico al satanismo mascherarsi da strega, da zombie o da demone durante delle feste? Se proprio si vuole potrà  trattarsi di ridicolaggine o ignoranza se lo si fa solo per moda.
Piuttosto c'è che Halloween trae origine da una cultura barbara, quella celtica, considerata sbagliata perché diversa (un po' come succede ora con le culture orientali)  da quella romana e quindi cristiana.
Una cultura "giusta" che poi finisce per impossessarsi della stessa data per dire nient'altro che la stessa identica cosa: onorare i sacri spiriti dei morti (a dimostrazione che certi concetti sono trasversali in tutti i tempi e in tutti i luoghi) senza riuscire a cancellare quei riti ancestrali che magari continuiamo a perpetuare inconsciamente.
Probabilmente molti non sanno che mangiando certi biscotti dolci si sta compiendo un simbolico rito di fellatio macabra.
Eh già! Perchè tutto comincia così: dalle offerte che venivano fatte ai defunti o a chi li impersonava recandosi nelle case per una questua rituale (un tempo erano soprattutto i poveri adesso con altre modalità sono i bambini (e non vi ricorda il "dolcetto o scherzetto" di Halloween?).
Però una volta si trattava di legumi che sono un simbolo fallico e generativo, infatti i legumi sono sempre state legati al culto dei morti per la loro capacità di evocare la continuità della vita che proprio dalla morte trae nuovo impulso, in un ciclo di “eterno ritorno”, anche quando, nell’evoluzione culinaria, si trasformano da legumi veri e propri in dolcetti che ne portano il nome, “le fave dei morti”.

domenica 27 ottobre 2013

il ritorno di nonno Matteo

(che non si è mosso mai da lì)


Resto sempre più convinto che Matteo Renzi sia un vecchio conservatore, lo pensavo in tempi non sospetti quando per molti era il nuovo, il rottamatore e lo penso ora alla luce del fatto che dichiaratamente cerca i voti nel centro-destra e pure nel M5S che più passa il tempo, parafrasando una famosissima battuta del cinema, "é tutto chiacchiere e distintivo".
Io non posso che considerare un vecchio conservatore chi ha dalla sua parte praticamente tutto il vertice del proprio partito e la quasi totalità dei media che non fanno altro che parlare di lui, tacendo degli altri contendenti alle primarie per individuare il prossimo segretario del Partito Democratico e in particolare, guarda caso di Pippo Civati, a dimostrazione che se proprio si vuole il nuovo e il cambiamento è sempre più evidente e necessario guardare da un'altra parte, quella.

venerdì 25 ottobre 2013

fermarsi sempre e solo alle apparenze

(giammai usare l'apertura mentale)


Quindi la prossima volta che si vede in giro una "regolare coppia bianca" con bambini apparentemente non loro è giusto denunciarla?
Pare di sì visto che in casi contrari, specialmente se ci sono in  ballo dei genitori Rom e una bambina bionda, è ovvio farlo.
Anche se viene data una spiegazione, seppur apparentemente bizzarra, non ci si prende nemmeno la briga di considerarla ipoteticamente plausibile, le cose stanno così punto e basta e via di luoghi comuni.
Non ci si è chiesto nemmeno un perché, tipo chiedersi come mai non risultava nessuna denuncia di scomparsa riguardo a una bambina così piccola della quale era praticamente impossibile cambiare i connotati; e neanche si è immaginato di osservare la situazione da un altro punto di vista, per esempio la bambina poteva essere alternativamente abortita.
Poi alla fine si scopre le cose stanno proprio come affermavano gli unici che veramente potevano sapere come stavano le cose.
Ma c'è soprattutto un'altra cosa a rendere ridicoli tutti quelli che hanno parlato a vanvera:
la bambina è Rom!

martedì 22 ottobre 2013

confusione onirica

(incubi che si ricordano)

Persone reali e personaggi immaginari, luoghi vissuti e ambienti improbabili in un susseguirsi di immagini e azioni nitide ma al contempo sfuocate, completamente sconnesse da ogni logica seppur assurda.
Impossibilitato a tentare qualsiasi spiegazione

venerdì 18 ottobre 2013

la prova del 9

(e continuo a scrivere ma non so perché)



Oggi questo blog (o meglio la sua idea) compie 9 anni e mi chiedo se ha ancora senso continuare ad avere un blog di questi tempi, intendo dire un blog atematico e personale, perché i blog a tema funzionano ancora abbastanza bene, mentre per quanto riguarda il resto ormai hanno preso sopravvento i social network con le sue varianti (in primis Facebook e Twitter).
Ma anche riguardo ai Social Network è una strana storia, per esempio a scrivere, condividere, copiare, mipiacere, commentare su Facebook sembrano capaci tutti, mentre sembra proprio impossibile per certa gente (e io guarda caso, mi ritrovo a conoscerne parecchia...) esprimere un proprio pensiero entro i 140 caratteri richiesti da Twitter. Che sia perché psicologicamente l'idea di essere "seguiti" provoca ansia? come se fosse una questione di pedinamenti, spie, vicoli bui e coltelli.
Forse è per questo che una consistente parte di chi usa Twitter in maniera regolare è formata da chi ha avuto o da chi ancora adesso si ostina ad avere un blog, per loro essere seguiti è una cosa molto piacevole.


lunedì 7 ottobre 2013

MIC

(mon louvre)


Ieri pomeriggio son stato al MIC (museo internazionale delle ceramiche) di Faenza con la scusa che l'entrata era gratuita in occasione dell'inaugurazione del nuovo portale d'ingresso realizzato da Mimmo Paladino per celebrare il 3° anniversario del riconoscimento del suddetto museo da parte dell'UNESCO per essere "Monumento testimone di pace. Espressione dell'arte ceramica nel mondo", un'opera che ricorda quella che l'autore stesso ha realizzato a Lampedusa in onore dei migranti.
E fino a qui non c'è niente di strano.
Lo strano è che per una trentina di anni il MIC per me è stato il panorama più prossimo, la prima cosa che vedevo aprendo la finestra, ho visto la pioggia cadere sulle sue tegole, i piccioni abbeverarsi alle sue grondaie, ho visto gli alberi crescergli intorno, l'ho visto allargarsi fino quasi a poterlo sfiorare con le mani affacciato comodamente al mio terrazzo.
Ma c'ero entrato seriamente soltanto un'altra volta, sicuramente prima del 1982 in una visita scolastica, una di quelle praticamente obbligatorie per gli scolari faentini e dubito fortemente che all'epoca mi interessai di quei "cocci" per certi versi del tutto simili a quelli che vedevo sparsi sulle pareti e sui mobili di casa e che comunque dovunque mi voltavo girando per Faenza non avevo difficoltà a vedere.
Dopo quella volta mi è capitato di varcare la soglia solo per eventi che si svolgevano al suo interno ma mai per visitarlo, adesso che finalmente l'ho fatto con una migliore coscenza artistica e culturale, avrei voglia di ritornarci ancora, anche pagando (ne vale la pena e costa poco) perché la visita è stata piuttosto approssimativa, senza stare a leggere tutti i cartelli e tutte quante le targhette informative di ogni pezzo e devo essermi fatto sfuggire un bel po' di cose.
Al Museo Internazionale delle Ceramiche (ah! a proposito, è l'unico al mondo) c'è tanto e di tutto: dai manufatti dal medioevo alle ultime opere contemporanee di artisti di fama mondiale, c'è un reparto dedicato alle ceramiche precolombiane, uno su quelle dell'estremo oriente, uno su quelle islamiche e altro ancora.
Interessante anche come è strutturato: le varie sale, l'arredamento complementare , le teche (alcune si illuminano al passaggio) ...anche se c'è un po' il rischio di perdersi.
Nel girarmelo ho "rubato" soltanto l'immagine in alto: il retro di un vassoio con dedica autografata ...e già questo basta.

mercoledì 2 ottobre 2013

and the radio plays

(qualcuno sa perché)


e così la mia voce si ascolterà per radio,
ok è una radio web, quindi si ascolterà comodamente seduti davanti al computer e non sarete distratti mentre siete alla guida, é tutto registrato qualche giorno prima e poi non è proprio la primaprima volta che parlo davanti a un microfono, negli ultimi anni sarà capitato altre sei, sette volte, mi sembra.
Il fatto è che da stavolta capiterà una volta alla settimana, più replica e podcast, per fortuna non sarò da solo e l'argomento è ampio e articolato.
Di cosa si tratta?
di questo.

dentro a un cubo

(dall'altra parte dell'arte)
Le persone che si lamentano e si scandalizzano dei soldi spesi per qualsiasi cosa possa riguardare l'arte e la cultura sono le peggiori.
E meriterebbero di passare il resto della vita solitarie dentro a un cubo incolore, inodore, insapore e con le mani legate.