mercoledì 27 febbraio 2013

dell'importanza della satira televisiva in campagna elettorale

(Grillo e gli altri)



Prendete Crozza, è quello che fa satira politica in televisione nella maniera più presente (e influente) che ci sia: imita Monti, imita Bersani, imita Berlusconi, imita Ingroia, ... e non imita Grillo.
Che sia per il fatto che risulterebbe un paradosso un comico (genovese) che imita un comico (genovese)?
Sta di fatto che Grillo e l'intero Movimento 5 Stelle non sono mai stati  messi in ridicolo a differenza degli altri, quanto questo possa aver influito sul voto credo non sia da trascurare.

martedì 26 febbraio 2013

olcicime


(analisi e considerazioni post voto)



La frase la governabilità appare sempre più impossibile per cui, se non ora entro un tempo non lontano, non sono da escludere rivoluzioni o piuttosto “golpe” più o meno cruenti. con cui ho concluso i precedenti post dedicati alla situazione politica prima del voto si sta rivelando azzeccata.
Se la conclusione sarà un golpe o una rivoluzione è ancora prematuro saperlo, ma già da adesso è possibile estrarre alcune conclusioni:

PDL e LN hanno perso, ripeto per – so.
Hanno perso almeno la metà dei consensi che avevano in precedenza,
non sono maggioranza in nessuna delle due camere, sono stati superati da un'altra forza politica.
La loro apparente sopravvivenza è appunto solo apparente e solo sopravvivenza, attribuibile in maniera esclusiva a Berlusconi.
Quanto dura ancora?

il PD ha elettoralmente vinto “ma anche” politicamente perso.
Dal punto di vista strettamente elettorale, nel breve, dovrà essere chiamato a guidare (almeno a tentare) il governo, in una prospettiva più lontana dovrà seriamente ripensare al proprio futuro cominciando da un totale rinnovamento della propria classe dirigente fino ad arrivare al proprio scioglimento considerando fallita l'esperienza.

Ci sarà una parte che naturalmente andrà a incontrarsi con la destra moderata attualmente rappresentata da Monti e ci sarà una parte (più consistente) che potrà e dovrà dare vita a una possibilissima alleanza con SEL e RC (queste formazioni eventualmente in forme diverse da quelle attuali)

Un'alleanza a cui secondo logica potrebbe aderire anche il  M5S, il quale dovrà per forza di cose evolversi dallo stato attuale, ovvero attuare una scelta di campo: o a destra o a sinistra.
E considerando attendibile lo schema  sembra abbastanza possibile una nuova sinistra e sottolineo nuova.

Appare chiaro che la sinistra che insegue il centro perde al contrario di quanto si è supposto fino ad ora, questo succede semplicemente per il fatto che il centro non esiste.
Ciò che erroneamente siamo abituati a chiamare centro non è altro che una destra moderata divisa e diversa da una destra populista quando non (post)fascista

A monte di tutte queste considerazioni appare come imprescindibile una riforma istituzionale partendo da una nuova elettorale:
monocameralismo, elezione diretta del capo del governo e doppio turno, utilizzando anche a livello nazionale la legge col quale si eleggono i sindaci.

venerdì 22 febbraio 2013

civilmente rivoluzionario

(#iocisto)


C'è una cosa di cui sono abbastanza convinto, gira e prilla, politicamente le persone possono essere divise in persone di sinistra e in persona di destra, perché ci sono modi di pensare e di agire di sinistra e ci sono modi di pensare e di agire di destra.
Semplicemente o sinistra o destra, con tutti i vari moderatismi ed estremismi possibili in questione.
Io sono una persona di sinistra, quindi la mia scelta tra i partiti che si presentano a queste elezioni politiche non può prescindere dal prendere in considerazione tutti quei partiti riconducibili a un'idea di sinistra, ovvero:
Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Centro Democratico, Rivoluzione Civile e anche Movimento 5 Stelle.
Riguardo al Movimento 5 Stelle (pur partecipando all'epoca al primo V day in Piazza Maggiore a Bologna) non l'ho mai preso seriamente in considerazione perché ritengo che il movimento nei modi di fare del suo megafono Beppe Grillo e negli atteggiamenti conseguenti di una larga maggioranza dei propri attivisti stia perdendo quella connotazione di sinistra delle origini, assumendone una di destra, dando vita a un ibrido a cui non ritengo di aderire.
La coalizione Italia Bene Comune che comprende PD, SEL e CD ha catturato il mio interesse per un lungo periodo in cui ancora non si conoscevano le condizioni in cui si sarebbe votato e ancora non era completo il quadro delle possibilità concesse nella scheda elettorale.
Da persona di sinistra non disinteressata alla politica ho partecipato convintamente alle primarie sia al primo turno (votando Vendola) che al secondo turno (votando Bersani), nel frattempo le cose sono cambiate, da una parte la coalizione stessa ha cominciato ad avere un atteggiamento ambiguo prendendo in considerazione un'alleanza post elettorale con la destra Montiana e trovandosi al suo stessi interno non coesa.
Dall'altra parte è emersa al di fuori di questa coalizione la realtà di Rivoluzione Civile alla quale, c'è da dire, prestavo attenzione già dai tempi in cui si trovava a un livello più che embrionale (Abbiamo un Sogno).
Si dice in giro che al fine di far governare la sinistra l'unica possibilità è scegliere un partito all'interno della coalizione Italia Bene Comune, ma quale sinistra sarebbe questa? Una sinistra in cui mi riconosco pienamente? Sinceramente no.
Il voto al PD rischia di essere un voto dato soltanto alla forma, bella l'idea delle primarie, bello il simbolo senza il nome del leader e poi ...c'è poca sostanza di mio interesse che non si possa ritrovare in maniera più incisiva per esempio in Sinistra Ecologia Libertà.
Ma Sinistra Ecologia Libertà cosa offre in rapporto al Partito Democratrico?
Considerando che la differenza di percentuale ottenuta rischia di essere abissale, con tutto ciò che concerne la linea che potrà prendere la coalizione, SEL sarà per opportunismo fedele in qualsiasi caso alla coalizione oppure finirà per far prevalere gli ideali? Sinceramente non lo so.
Per questi motivi ho scelto di dare il mio appoggio e il mio voto a Rivoluzione Civile, perché non m'interessa di dare un voto utile io voglio dare un voto libero e sincero, voglio votare un partito che propone gli ideali e  i contenuti nei quali mi riconosco pienamente, un partito formato da persone con una storia simile alla mia.
Non m'importa se Rivoluzione Civile è un partito non privo di difetti (ho qualche dubbio sulle modalità col quale si è formato e anche sul simbolo) ma come dice Michele Dotti (candidato in posizione semi eleggibile in RC, artefice principale del mio interesse per Rivoluzione Civile e col  quale esiste una reciproca conoscenza personale) “se aspettiamo la perfezione per fare qualcosa temo proprio che non faremo mai nulla... e a rimetterci saranno, come sempre, i più deboli.”

lunedì 18 febbraio 2013

ciao Mino!


    ciao babbo :_)                                                                    

sabato 16 febbraio 2013

dov'è che sono?

(seconda stella a sinistra questo è il cammino)

ho giocato con http://politiche2013.voisietequi.it/rispondi/
nella prima prova ho limitato la mia scelta tra favorevole e contrario,

nella seconda ho scelto le risposte tra tutte le opzioni possibili e il risultato è diventato questo:
al di là di tutto e pur considerandolo un risultato abbastanza veritiero per quanto mi riguarda (cosa voterò veramente e perché, è un' altra storia che racconterò in seguito) ciò che mi ha incuriosito in questo test è come sono sistemati tutti i partiti tra loro
in pratica c'è la costellazione Montiana che è bella compatta, la costellazione Berlusconiana che è altrettanto compatta con la sola Lega leggermente staccata (ma questo ha il suo perché).
Poi invece ci si trova con la costellazione Bersaniana sparsa, col PD praticamente in linea con la costellazione Montiana e quasi unita a essa da Fare a AGL e distante sia dal CD che e soprattutto da SEL (come se non fossero due partiti alleati).
L'altra curiosità è il fatto che M5S sia esattamente a metà strada tra FN e RC e che tutto sommato questi partiti teoricamente agli antipodi tra loro sono invece molto meno distanti.
C'è da chiedersi come sarà possibile andare avanti così.

venerdì 15 febbraio 2013

l'invasione delle piccole rane

(incubi che si ricordano)


A  una certa ora della notte mi sono svegliato con la casa invasa da piccole rane e altri esseri viscidi e molluscoidi di incerta provenienza...mi ci è voluto un bel po' per liberarmene

martedì 12 febbraio 2013

tra l'altro c'è pure sanremo


(note a margine)



Che sia da considerare anche questo un segno di cambiamento?
Forse è solo una mia impressione (da marginalmente addetto al settore) ma attorno al Sanremo di quest'anno c'è ben poco interesse ed entusiasmo, sembra quasi di essere in attesa del Eurovision Song Festival eppure la qualità potenziale è di un livello molto interessante.

lunedì 11 febbraio 2013

fatto un papa se ne fa un altro


(come non detto ...o quasi)



20/04/2005

Benedetto XVI

I Cardinali hanno eletto il Nuovo Papa e hanno scelto il cardinale Ratzinger...e il Papa è il Papa mica si può sperare che non riuscendo a governare si dimetta e si vada a nuove elezioni, non è mica un presidente del consiglio...(qualcuno potrebbe spiegare la differenza a Silvius?), il Papa è Papa finchè non muore e allora come reagire e cosa pensare sulla scelta di un Papa come Ratzinger:
1-che i cardinali non capiscono un acca di come va il mondo
2-che lo Spirito Santo si è distratto un attimo
oppure è l' esatto contrario
1- i Cardinali sanno fin troppo bene come va il mondo e hanno scelto Ratzinger perchè:
a- è l' unico tra loro in grado di "sopportare" il dopo JP2.
b- è sufficientemente anziano per non durare troppo...diciamo che serve per "assorbire" l' effetto Woijtila...tra qualche anno i cardinali oggi considerati troppo giovani avranno l' età giusta e prima o poi un Papa più aperto al dialogo con "gli altri" diciamo pure un Papa "nato post concilio" è destino che ci sia.
2- lo Spirito Santo ne sa uno più del diavolo...e vorrei vedere :-)
e ha scelto lui proprio perché potrebbe fare gesti sorprendenti...un po' come GiovanniXXIII.
In ogni caso è difficile commentare...per chi crede nella Chiesa il Papa è il Papa e ha sempre "?" ragione, per chi non ci crede il Papa è il Papa e ha sempre "?" torto
la giusta via come spesso accade sta nel mezzo...e Dio un bel po' sopra

tratto da http://ilnovello.myblog.it/archive/2005/04/20/benedetto-xvi.html

domenica 10 febbraio 2013

eclissi

(incubi che si ricordano)

varie cose soprattutto un'improvvisa e totale eclissi di sole, con un sole molto più grande del solito

venerdì 8 febbraio 2013

emiciclone


(analisi e previsioni politiche)



Tra pochissime settimane correnti più o meno forti provenienti da varie parti convergeranno sull'Italia dando vita a un emiciclone che potrebbe provocare molti danni.

“Tutto è relativo”
La coalizione capitanata da Berlusconi e formata da PDL , Lega Nord e una galassia di piccoli partitucoli  come per altro previsto sta crescendo.
Tuttavia a ben guardare, nonostante le apparenze  e le frasi di rito, continua a dimostrare che non cerca la vittoria ma piuttosto la distruzione degli altri.
Questa è una coalizione che vale la metà di quanto valeva nel 2008, perché si trova ad affrontare coalizioni alternative questa volta più sostanziose e varie.
Quello che poteva recuperate dagli indecisi con ogni probabilità lo ha già recuperato e la sua crescita dipende quasi esclusivamente dagli errori delle altre coalizioni.

“Tanto vincono lo stesso” 
Non deve porre in inganno il fatto che la coalizione presieduta da Monti non ha i numeri necessari per poter governare perché sicuramente a questi partiti non interesserà farlo in maniera diretta, sarà sufficiente per loro poter condizionare chiunque ci sarà al governo.
Questi anche da perdenti sono in grado di dire la loro perché l'hanno sempre detta e perché agiscono in rappresentanza dei poteri palesi e anche dei poteri occulti
Mantenere l'ordine stabilito delle cose è il loro unico vero scopo e la prospettiva è che non sembrano affatto essere gli unici.

“Le gambe non girano più”
Fino a pochi giorni fa non c'era alcun dubbio che Bersani e tutto il Centro-Sinistra sarebbe stato il prossimo a governare l'Italia, poi qualcosa è cambiato e adesso non c'è nulla di certo e il rischio di trasformare una possibile fuga trionfale in un arrivo in volata si fa sempre più evidente.
Di chi può essere la colpa è presto detto, non va cercata al di fuori della coalizione stessa, in queste settimane ci sono state una serie di azioni e di messaggi ambigui che ne stanno minano la credibilità ma non si deve escludere che il danno principale provenga proprio da quello che fino a questo momento è stato l'orgoglio sbandierato ai quattro venti, ovvero le primarie.
Farle mesi fa senza conoscere ancora la legge con cui si andava a votare e soprattutto senza avere la minima idea di chi sarebbero stati i contendenti
sta diventando un boomerang.
Forse le primarie vanno ripensate a meno che non le abbiano pensate così apposta...


“Non può fare di più” 
Se i partiti che compongono Rivoluzione Civile, contro tutte le avverse volontà, non saranno esclusi dal parlamento è il massimo a cui potranno aspirare.
Ci sono due caratteristiche che rendono Rivoluzione Civile profondamente diversa da tutte le altre liste e coalizioni candidate a governare l'Italia: una è il fatto che è  l'unica nella quale la presenza o l'assenza del leader designato, Ingroia, non incide per nulla sulla potenzialità dell'intera lista.
L'altra è che fin dal nome è l'unica a proporre un reale cambiamento e se il cambiamento è veramente ciò a cui aspira la maggioranza della gente, tutto potrebbe risolversi in una sorpresa.


“Tsunamitour, puttantour: trova le differenze”
Pensare che tutti quelli che ascoltano un comizio in piazza voteranno a favore di colui che arringa la folla è come credere che tutti quelli che attraversano una strada frequentata da prostitute vadano a puttane.
Cos'altro si può aggiungere riguardo al Movimento 5 Stelle, che va bene finché rimane nascosto dietro il carisma di uno showman come Grillo, che dice cose comunemente condivisibili persino ovvie e per ciò otterrà un ottimo consenso, comunque non paragonabile alle aspettative di pochi mesi fa.
Ma quando i candidati cominceranno a parlare autonomamente dovranno quindi fare delle scelte, schierarsi da una parte o dall'altra votando a favore o contro le proposte fatte da altri, dovranno infine svelarsi.
Allora diventerà palese che si tratta del più grande inganno della politica italiana.

Per come stanno le cose, a pochi giorni dal voto la governabilità appare sempre più impossibile per cui, se non ora entro un tempo non lontano, non sono da escludere rivoluzioni o piuttosto “golpe” più o meno cruenti.


leggi anche
emiciclo
riemiciclo
tremiciclo



domenica 3 febbraio 2013

parental control


(It's not time to make a change)




Com'è che funziona quella cosa per cui:
per quanto i genitori inculchino (nel bene e nel male) le proprie idee e i propri comportamenti nei figli,
capita che ce ne sono di quelli che ripeteranno pedissequamente, oppure capita di quelli che si ribelleranno, o almeno tenteranno di farlo)?