venerdì 9 marzo 2012

le 3 situazioni nella vita dell'uomo

(paghi 3 prendi 1)


L'essere umano si trova a vivere tre situazioni nella propria vita:
La prima è quella in cui è inserito in un gruppo, non importa quanto esso sia ampio, si parte da due, abitualmente la coppia, a un  numero di componenti indefinibile e variabile.
Questa è la situazione più normale in quanto l'Uomo è di fatto un animale sociale, si tratta della situazione più gratificante e si esplica nel senso di appartenenza che da essa prende forma, tuttavia in questa situazione possono celarsi aspetti meno positivi se il soggetto in questione all'interno di un determinato gruppo non svolge il ruolo di leader ma quello di comprimario (ogni gruppo è formato da dei leader e da dei comprimari ed ognuno è tendenzialmente o l'uno o l'altro), in tal caso occasionalmente può emergere un disagio dovuto al sentirsi costretti a essere partecipi di qualcosa per cui in verità non si prova entusiasmo.
La seconda situazione, meno frequente, è quella in cui la persona in questione pur partecipando ad attività socializzanti (concerti, feste, incontri, assemblee,...) ne è isolata, cioè si trova come in una bolla e non interagisce con il prossimo, un motivo per cui è possibile trovarsi in una situazione di questo tipo è la voglia o la necessità del tutto personale di partecipare pur in assenza di altri col quale condividere l'esperienza, unita ad una riservatezza congenita (caratteristica che prevale nei comprimari)
Le caratteristiche di questa situazione sono che è fatta di episodi singoli e separati, ha una durata limitata a quel tempo e quello spazio (capita infatti che appena termina ci si ritrova in una situazione di tipo diverso e soprattutto questa è una situazione che tende a immalinconire pur trattandosi di qualcosa di piacevole.
La terza situazione in cui l'essere umano trascorre la vita è quella in cui egli di propria volontà decide di stare  da solo, ovvero tutti quei momenti in cui ritiene più importante la propria libertà, quella che si può avere quando si è padroni di se stessi e delle proprie azioni, piuttosto che far prevalere il bisogno di appartenenza.
Questa situazione è quella a cui a volte ricorrono coloro che nella prima situazione si trovano prevalentemente a svolgere un ruolo da comprimari.
Essa vissuta in maniera consapevole e moderata non presenta aspetti negativi.