mercoledì 22 giugno 2011

Io, Shamila e il Topolino introvabile

(sogni che si ricordano)



trovarsi non si sa bene come e perchè ad avere a che fare con una ragazzina islamica di nome Shamila,  doverle comprare un giornalino a fumetti, e trovare nell'edicola di tutto tranne che un innocuo Topolino o meglio trovarne uno vecchio tutto impolverato e mezzo mangiucchiato, rifiutarsi di comprarlo per una questione di rispetto nei confronti di Shamila


lunedì 13 giugno 2011

è arrivata la bufera

(è arrivato il temporale chi sta bene chi sta male e chi sta come gli par)


Sarà un caso che mentre acqua è stata una delle parole più scritte e dette in questi giorni dal cielo ne sia caduta tanta, quasi a indicare inequivocabilmente che era giunto il momento di un rito purificatore, una bella lavata e via tutto lo sporco accumulato in questi anni.
Un cambiamento che a dir la verità ha origini lontane, probabilmente dal giorno dopo alle elezioni politiche dal 2008 quando Berlusconi credendo di avere sconfitto definitivamente la Sinistra eliminandola dai palazzi del potere non si è accorto che quella Sinistra in realtà nel Paese esisteva ancora.
Proprio da quella sconfitta la Sinistra è rinata,trovando in Nichi Vendola un nuovo leader di riferimento, nuovo non solo per tempistica ma sopratutto perché nuovo nel modo di essere, non più contrario ma uguale bensì contrario e diverso.
Da quel momento anche nel Partito Democratico è iniziata una trasformazione, che è ancora in corso ma è fin troppo evidente che sta avvenendo e si tratta ovviamente di una trasformazione dal basso come è giusto che sia per un partito che si dice democratico e fa comunque riferimento alla Sinistra.
In mezzo a tutto questo ci stanno tutti i problemi di Silvio Berlusconi, problemi politici (la crisi con Fini) ma soprattutto quegli altri problemi quelli che ne hanno minato la credibilità assunta fino a quel momento agli occhi di molti e forse proprio il credersi (politicamente) invincibile l'ha reso distratto per tutto il resto inducendolo nell'esagerazione e nell'errore.
Il resto l'hanno fatta un po' la crisi economica e molto anzi moltissimo Internet in particolare i Social Network come Facebook e Twitter (è arrivata una generazione di nonteledipendenti) ma il colpo di grazia l'ha dato lo tsunami a Fukushima (il proverbiale battito d'ali di farfalla che provoca l'uragano) e sempre di acqua si tratta.








mercoledì 8 giugno 2011

saper scegliersi la parte

(occorre essere attenti per essere padroni di se stessi) 

 

Io al Referendum andrò a votare perché dal momento in cui viene indetto ci sono soldi che comunque vengono spesi e ci sono persone che comunque vengono impegnate affinché tutto si svolga secondo le regole, rendere vano tutto questo scegliendo di restarsene a casa mi sembra per lo meno irrispettoso.
Io al Referendum andrò a votare perché penso che quando si viene interpellati è buona educazione rispondere, al limite con un “mi dispiace ma riguardo a quest'argomento non so cosa dire”.
Io al Referendum andrò a votare perché tra coloro che sceglieranno di non recarsi ai seggi ci saranno anche quelli che "se ne fregano" e io non voglio essere confuso con loro.
Queste mi sembrano tre buone ragioni per recarsi ai seggi.
Entrando nello specifico di questo Referendum, aggiungo che io non voterò NO anche perché si tratterebbe di dare il mio diretto consenso a delle leggi varate da un governo al quale mi oppongo e se ci può essere un'occasione per ribadirne la distanza e metterlo in difficoltà ritengo di non dover rinunciare a questa opportunità, poi penso che non lascerò nemmeno la scheda bianca perché tutto sommato si tratta di quesiti che riguardano modi d'intendere la vita e ritengo che al riguardo delle idee precise devo averle.





lunedì 6 giugno 2011

libri che svaniscono...

(incubi che si ricordano)


Libri che svaniscono appena viene letta l'ultima pagina, viaggi spaziotemporali da primo '900 e varie vicissitudini più o meno personali