lunedì 12 ottobre 2009

c'è o ci fa





(in percentuale)


Nel giro di pochi giorni mi è capitato di condividere e leggere da tre fonti diverse
http://micheledotti.myblog.it/archive/2009/10/12/altro-che-il-68-con-berlusconi-meno-del-6-degli-italiani.html

la medesima teoria ovvero che in realtà pochissimi vogliono Berlusconi.
In relazione alle Politiche del 2008 risulta che circa ¼ dei voti può essere collegato direttamente a Berlusconi
Ovviamente facendo l’avvocato del diavolo si può dire:
anche le percentuali degli altri calano vistosamente.
Di quel 20% di non votanti, quanti non ne hanno avuto la possibilità e quanti l’ hanno fatto intenzionalmente? Presumibilmente molti di questi ultimi provano una leggera simpatia verso destra considerando che gli elettori di sinistra solitamente sono ligi al dovere quando si tratta di votare.
Anche chi ha votato altri partiti di destra, in primis LN e MPA, in un certo qual modo simpatizzano per Berlusconi.
Se poi vogliamo farla compiuta ed esagerare consideriamo anche i non pochi che ci simpatizzano ma non hanno il diritto di voto (minorenni cresciuti a pane e Mediaset e stranieri che magari provengono dall’ esperienza delle dittature comuniste).
In ogni caso Berlusconi non piace-va alla stragrandemaggioranza degli Italiani (come pretende di farci credere) e sono calcoli che si basano su 1 anno e mezzo fa.
Ora, con tutto quello che è successo in questi ultimi mesi, non è affatto sbagliato pensare che i consensi siano sensibilmente diminuiti, sicuramente la figura del Cavaliere non provoca più tante simpatie negli ambienti cattolici, in ambiente economico e ancor meno in quello culturale (ma questa non è una novità) e chissà cosa pensano i militari, se consideriamo poi anche l’ estero dove i leader stranieri tacciono più che altro per diplomazia, la storia di Silvio Berlusconi leader politico è inesorabilmente in parabola discendente.
Probabilmente come una belva ferita venderà cara la pelle e farà molto male ma
la domanda a questo punto è: perché è ancora lì?
Manca ancora un leader d’opposizione? Forse ma qua in Italia checché se ne dica il maggioritario non funziona, non si troverà mai un altro in grado di contrastarlo e se si trova sarebbe solo un suo doppione.
La sinistra, a differenza della destra che ne ha un concetto piramidale, del potere ha un concetto conico, i nostri padri per liberarsi di Mussolini e fondare una democrazia non hanno avuto bisogno di un leader da contrapporgli, erano forti delle proprie idee.
Sapendo già quale sarà la fine e consapevoli che dietro alla figura di Berlusconi non c’ è nessuna idea e progetto condiviso, ci sono solo due strade per liberarcene:
o sedersi sulla riva del fiume e aspettare pazientemente che il cadavere del nemico passi trascinato dalla corrente oppure accelerare la rivoluzione.