giovedì 31 dicembre 2009

sono arrivato fin qui...

(...e quindi?)


Questo 2009 non ha avuto i picchi negativi del 2008 ma per quel che mi riguarda è stato caratterizzato da una costante insoddisfazione e ansia latente a tratti.
Tra le cose piacevoli ricorderò l'aver contribuito alla crescita di Musica nelle Aie e la partecipazione alla realizzazione di Aie d'Italia, ricorderò la conquista della casa da parte di Buffolina che per 8 anni è scappata sempre fuori ma ora si accoccola ai piedi del letto e l'arrivo tra i parenti del nipocane Churro, ma soprattutto questo 2009 è stato l'anno di Facebook con tutto ciò che ne è conseguito, in particolare le nuove e vecchie amicizie con cui sono ri-entrato in contatto anche se nel finale è mancato un "ciliegina sulla torta" ma evidentemente non è ancora maturato...
Al 2010 non riesco a chiedere nulla in particolare chè ormai ho esaurito qualsiasi speranza e sogno futuro, mi basterà se per certi versi sarà migliore e per altri sarà diverso e se si vivrà ancora.

lunedì 28 dicembre 2009

A.M.A.2009


(Aldo Music Award)

Ed eccoci giunti alla fine di questi cazzo di anni zero, anni in cui la musica l'ha fatta da padrone almeno per quel che mi riguarda, soprattutto guardando alla fine della decade.
Di questo 2009, musicalmente particolare anche se quantitativamente non esaltante (d'altra parte la crisi si sente anche qui e per qui intendo proprio qui), al di là del progetto in cui mi sono trovato direttamente coinvolto mi piace segnalare alcune “piccole collane di perle”.
Migliori Dischi:
Andate Tutti Affanculo - The Zen Circus
Beyond the sea - Radio Dervish
Gretchen pensa troppo forte - Simona Gretchen
Mariposa Mariposa
Semper biot - Edda

Migliori Canzoni (escludendo quelle presenti nei Migliori Dischi):
Il paese è reale - Afterhours
Mazapegul - Radìs
Tempi bui - Ministri

Miglior Concerto:
Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò @ Cotignola RA
per la location e per la qualità dei musicisti, tra i migliori di sempre

Miglior Festival:
Rivolution Fest @ Borgo Rivola RA
piccolo ma con delle ottime idee in testa

Io segnalo:
Radìs
fanno folk, sono romagnoli,...j'è di brev basterd.
Io c'ho puntato da subito: questo premio e i numerosi concerti in un anno scarso di attività sono un ottimo segnale...






giovedì 17 dicembre 2009

in fondo mancano solo 3 anni

(…al fondo)

Tutto iniziò il giorno che uno psicolabile attentò alla vita del Primo Ministro tirandogli un souvenir in faccia, nei giorni successivi cominciò un periodo di repressione leggera, tutte le opposizioni vennero additate come mandanti morali di quel gesto scriteriato, il controllo sull’informazione ebbe un giro di vite in senso destrorso, a farne le spese fu soprattutto chi non utilizzava esclusivamente i mezzi che già da qualche anno erano a totale o parziale controllo del Governo e nel giro di poche settimane le notizie che venivano divulgate erano solo di un certo tipo.
Ovviamente qualcuno ci provava ancora a far circolare notizie per così dire alternative, ma erano sempre meno, sempre più nascosti e sempre meno persone erano disposte a dargli credito, anzi la stragrande maggioranza era unita e compatta a favore di quel governo e soprattutto di quel Primo Ministro che con gesto caritatevole aveva espresso il suo pubblico perdono verso colui che l’ aveva ferito, accogliendolo come un figlio.
In quel periodo si tennero delle elezioni amministrative, la coalizione che governava ottenne risultati mai raggiunti prima arrivando a vincere nella quasi totalità della nazione, Tutto sembrava essersi calmato, anche se certe piccole libertà fino a quel momento acquisite furono definitivamente negate, tutti erano felici di vivere in quel paese e tra quelli che non lo erano molti aveva già cominciato a emigrare.
Durò così per un po’ poi cominciarono a esserci piccoli segnali di destabilizzazione: la gente cominciava ad annoiarsi a guardare sempre gli stessi programmi in tivù, non si ebbero più notizie di barconi di immigrati alla deriva, molti stranieri che lavoravano tornarono al loro paese chi volontariamente chi gentilmente accompagnato fin sotto alla scaletta dell’aereo da uomini appartenenti a un nuovo corpo militare che indossava una divisa con camicia verde pisello, gli esercenti di strutture ricettive registrarono sempre meno clienti provenienti dall’ estero, la produzione calò vistosamente, l’ economia ebbe un riacutizzarsi della crisi, il denaro finì di circolare in maniera regolare e in occasione dei vertici extranazionali e mondiali gli uomini del Governo a cominciare dal Primo Ministro venivano sostanzialmente snobbati.
In certi ambienti della popolazione imbeccati da non specificate organizzazioni estere, ricominciarono a circolare certe notizie, una di queste parlava di un certo complotto ordito dal Governo, vennero tirate fuori le prove che lo psicolabile che attentò alla vita del Primo Ministro lo era diventato per la smisurata fame di fama, pare che qualcuno in qualche maniera riuscì a convincerlo a “stare al gioco”, che far finta di essere l’attentatore del Primo Ministro gli avrebbe portato, fama, donne e soldi, d’altra parte nessuno della gente comune ebbe l’ occasione di sentire le versioni dei fatti direttamente dalla sua bocca e comunque fosse successo qualsiasi contraddizione sarebbe stata giustificata dalla sua pazzia.
Non fu nemmeno più chiaro come accadde il fattaccio e si cominciò a domandarsi come mai il sangue dal volto del Primo Ministro che nel colpo ricevuto si ritrovò col naso fratturato, le gengive e i denti spaccati e una ferita sotto l’ occhio, non uscì copiosamente e scivolando non macchiò i vestiti, come mai l’auto dove fu immediatamente fatto salire non andò via in tutta fretta verso l’ ospedale più vicino e soprattutto nel timore di un attentato di dimensioni più gravi ma rimase lì ferma tanto da permettere al Primo Ministro ancora scosso dal colpo ricevuto e con la ferita fresca, di uscire, sollevarsi verso la migliore visibilità possibile per guardare fieramente come un eroe ferito ma trionfante il suo popolo.
Non fu mai recuperato nemmeno un frammento dell’ oggetto con cui venne colpito.
Fu presto chiaro che si trattò del più grande inganno della storia, la gente cominciò a ribellarsi, le opposizioni uscirono dallo stato di clandestinità, ma allo stesso tempo anche la parte fedele al Governo andò a compattarsi.
Nel paese ci furono i primi scontri veramente cruenti da circa 35 anni, scontri che si estesero rapidamente in tutto il paese, ogni occasione era buona per scontri nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, ma anche nei bar, nelle parrocchie e all’ interno delle famiglie, fu ben presto una vera e propria guerra civile.
Cominciò a entrare nel paese, ormai totalmente fuori controllo, la feccia dell’ umanità, tutte le organizzazioni criminali e terroristiche fecero base lì organizzando chi per l’ una chi per l’ altra parte attentati sempre più devastanti.
Le nazioni ricche e quelle democratiche mossero i loro eserciti verso il paese con l’ intento di contrastare e limitare tutto il caos che si stava verificando, ma al contempo si verificarono i primi sospetti che qualcosa di simile fosse successo anche all’ interno delle medesime, ci furono sospetti e prove non provate a livello interno e anche lì furono scontri e guerre civili, ma soprattutto tra una nazione e l’altra.
I summit cominciarono a essere sempre meno amichevoli e si concludevano con fermi ultimatum reciproci, si cominciò a sentir parlare di armi chimiche e di testate nucleari, di missili pronti sulle rampe di lancio.
Poi è il 21 dicembre 2012.

lunedì 14 dicembre 2009

13


(la rivoluzione)

Domenica illuminante, d’altra parte era Santa Lucia…
La mattinata è cominciata col venire a sapere che il mio ex migliore ex amico ha una pagina su Facebook, non che la cosa mi dis-turbi. anzi il fatto che l’abbia resa visibile mi permette di spiarlo per capire chi è ora…u giorno potrei anche, provocatoriamente, chiedergli l’amicizia se non altro per questioni di parentela…
In serata giunge un bagliore sotto forma di modellino del Duomo di Milano spiaccicato sul viso di Berlusconi. Ok,  sono da sempre un nonviolento e inneggiare a chi ha compiuto quel gesto oggettivamente esecrabile forse è un pochino stupido.
Però credo sia molto peggio essere ipocriti, l’avevo scritto già nel post del 12 ottobre:
“o sedersi sulla riva del fiume e aspettare pazientemente che il cadavere del nemico passi trascinato dalla corrente oppure accelerare la rivoluzione. quindi perché dispiacersi se qualcuno ha fatto quel gesto? Allora dovrei condannare i rivoluzionari francesi del 14 luglio 1789, i nostri partigiani, e tutti quelli che hanno compiuti gesti di ribellione all’ abuso del potere. Non mi interessa se Massimo Tartaglia ha dei problemi psichici, semmai mi incuriosisce il perché, se nel gesto c’è solo pazzia o c’è anche disperazione, in ogni caso dal mio punto di vista non è assolutamente condannabile, al contrario di tutti quelli che approfittandosene lanciano accuse a mitraglia perché loro del significato di democrazia e libertà non sanno niente. E last but not least c’è tutta una simbologia nell’ oggetto utilizzato molto affascinante.
In nottata poi è arrivata la notizia che a Faenza qualcosa cambia, le primarie del centrosinistra hanno acclamato come vincitore colui che si opponeva alla scelta del partito in continuità con l’attuale amministrazione, un gesto rivoluzionario del popolo contro il potere anche questo a ben guardare.
Io da “Faentino Lontano…ma molto vicino” sono rimasto piacevolmente sorpreso, non che fossi contrario all’attuale amministrazione, certo è che in questi anni qualche errore è stato fatto e un cambiamento anche leggero non può che far bene alla città.

martedì 1 dicembre 2009

MEIdays


(twitter postumi e concentrati)

Prima del MEI mi ero promesso di farne una cronaca diretta abbastanza dettagliata e invece niente ho digitato la miseria di 6 sms diretti a Twitter e anche la fotocamera è rimasta troppo spesso dentro la borsa.
Ora recupero:
-il MEI e MnA sono le sue vacanze, cioè i periodi più lunghi che dorme fuori casa.
-trova parcheggio sotto casa dei suoi, sperando non piova mai, non muoverà più l’auto da lì
-gonfia le ruote alla sua vecchia bicicletta, queste si ribellano ma dopo vari tentativi si giunge a un compromesso.
-va al Palazzo delle Esposizioni per MEI-Terra di musiche
-non è sistemato come era stato progettato, comunque l’importante è che lo spazio di MnA sia nella posizione giusta.
-arreda la parete dello spazio MnA con 3 manifesti, tot cartoline, 20cm di nastro biadesivo e una chiocciola scarsa di scotch.
-inizia le pubblic relations: i primi contatti da Radio Popolare, se questo è l’inizio...
-finalmente si incontra con Fulvio P. dopo anni di contatti virtuali
-taca la miusica: nufolk coi Lou Tapage: bravi
-baci abbracci tra Romagna e Catalogna: I Sotazero son de nuevo con nosotros
-comincia ad avere fame, ma non c’è posto e soprattutto tempo
-va al Masini ma non fanno più entrare, sta per andare via quando si aprono le porte.
-palco centrale,ottima visuale e ancora belle cose interessanti da ascoltare.
-Calibro 35 e Dorian Gray su tutti, ma anche 2Pigeons
-accompagna “Miss Pigeon” all’ auto e le fa da navigatore fino al retro del teatro.
-ora è in riserva, urge baracchina!
-mangia alla “Baracchina della scaletta” attorniato di varia umanità magrebina e trova ciò giusto e normale.
-piano piano entra a casa dei suoi, ci mette un po’ ad addormentarsi e inizia pure a piovere.
- risveglio, colazione, e via verso la Fiera.
-primo rapido giro tra gli stand…e non è più il MEI diuna volta
-s’innaugura parlando di Aie d’Italia, lui c’è(ntra)
-applausi e premio ai Radìs (lui ci puntò da subito, sappiatelo)
-la musica va oltre gli schieramenti politici e ciò non è necessariamente un male
-arrivano gli Indipenduli
-Ministra! che te potevi anche fermà de qqua.n’attimo no?

-con il telefonino in mano aspetta notizie da Durkovic
-finalmente sono arrivati gli zingari!
-l’unica musica con la M maiuscola è qua allo stand MnA.
-rapida visita a ciò che succede ad Aie in Corso e via al PalaExpò
-ribadisce: gli Zingari sono musicalmente anni luce più in là
-c’è Suoni di Confine e lui fa da tramite tra staff MEI e rappresentanza Amnesty
-Edda.
-la notte è piccola…troppo piccolina
-ritappa alla solita baracchina che c’ha ffame, neanche il tempo di aprire bocca che la padrona gli “ordina” arabo e cocacola
-teme che le sue orecchie siano definitivamente partite, sente ancora musica folk, ah no ci sono gli Zampanò al Caffe 27.
-lento risveglio…mooooooolto lento
-Zombielandia deve essere molto simile al MEI la domenica mattina.
-scopre che un panino che si fa spesso: salame ungherese,formaggio e maionese si chiama Nagy ed è una specialità dell’est.
- la miss di JUKE BOX, tanto caruccia ma ogni volta che sei a sua portata ti rifila sempre lo stesso volantino
-hei! non ti ricordi sono sempre io quello allo stand di fronte!
-accoglie i Tempidispari giunti per suonare allo stand MnA, ma lui deva andare da altre parti.
-va al MEI-di prit (ovvero a 2000 Zero Watt il concorso organizzato dal MEI in collaborazione con la diocesi).
-per fortuna non c’ è più bisogno di starelì per fare da giuria.
-aargh! la batteria e le percussioni amplificate…dentro una chiesa del ‘700.
-resiste giusto mezza canzone in più del Vescovo poi se ne torna rapido in Fiera.
-i Radìs si stanno preparando a suonare
-Non si fa vedere ma c’è il Mazapegul che si aggira nello stand MnA, e la gente viene calamitata allo stand MnA
-Arriva il TaoLoveBus a portarci via un po’ di pubblico
-noi però c’abbiamo il bisò e attacca pure a piovere
-ormai siamo l’unico stand che va
-Prima valutazione sul MEI: molta quantità (pure troppa)
-Seconda valutazione: qualità limitata in pochi spazi e momenti
-si comincia  a smontare
-saluta gli Indipenduli, triste per non avere avuto il tempo di stare di più alla tenda E
-anche al PalaExpò si smonta, ormai è tutto finito.
.-finalmente si mangia a orari decenti e seduti: questo è il suo “Chinese Award”
-recupera le sue cose da casa dei suoi e finalmente va a casa sua
- i piedi che bruciamo
-MEI strano: intenso, dispersivo, cambiato, uguale, stracolmo, vuoto, tranquillo, nervoso, gratificante, devastante, …
-e ora si comincia.

sabato 21 novembre 2009

weekipedia

(ku klux klown)

White Christmas - ”Natale non è la festa dell'accoglienza ma della tradizione cristiana”, a parte che ritengo doveroso da parte dei Cristiani del luogo entrare nel municipio a devastare gli uffici e prelevare a forza assessore e sindaco per gettarli in un letamaio ben profondo.
Faccio notare che sono gli stessi leghisti che ultimamente si trovano nelle piazze a raccogliere firme a favore del crocifisso (piccola nota personale: stamattina come ogni sabato il corso principale, poco prima di arrivare in piazza, della mia città era punteggiato di banchetti: a destra Lega Nord e Forza Nuova, a sinistra Legambiente, WWF, Emergency, ho trovato molto simbolica la cosa), beh io credo che a questo punto è assolutamente necessario regalare a certi individui il Vangelo, quello per bambini dell’asilo con le figure grandi da colorare, ovviamente.

Henry e la man amì - ma veramente credete che ci voglia la moviola in campo? Il bello di un gioco popolare come il calcio è che è basato su una serie di semplici regole che tutti i bambini del mondo imparano molto prima che a far di conto e sono le medesime sia che si giochi una finale dei mondiali sia che si tratti di un torneo categoria pulcini. Cosa facciamo mettiamo la moviola in ogni campetto di calcio? In tutto il mondo? Poi interrompiamo il gioco ad ogni azione sospetta? E pensiamo che si riesca a decidere in pochi istanti? Non credo proprio.
La questione si risolve solo in due modi: o con l’autoaccusa cioè quando un giocatore commette un’infrazione (e lo sa se la commette) lo dichiara davanti a tutti oppure molto più facilmente con più arbitri e guardalinee presenti.

venerdì 20 novembre 2009

e viaz

(18)

Pavol e Julius intanto erano arrivati sul ciglio dell’ autostrada e lì cominciarono a sbracciarsi per ottenere un passaggio verso la città più vicina, il traffico di Modunvet  era del tipo a partenza intelligente ovvero, i monduvettani  si mettevano alla guida dei lori mezzi soltanto dopo che alla radio sentivano dire che le strade erano sgombre e che non c’era un filo di nebbia cosi che appena partiti erano costretti a fermarsi perchè la radio annunciava ingorghi, tamponamenti e nebbia fitta nel tratto tra Modunvetdisu e Modunvetdigiù le due metropoli che si trovavano agli estremi del subcontinente.
“da che parte si va? Per di quà per di là ovunque si andrà ci sarà una città?”
Julius chiese delucidazioni a Pavol che meditabondo passeggiava su e giù fianco al guardrail.
“Aspettiamo ancora un po’, poi accendiamoci un falò, chi lo vede poi dirà ma cosa succede là? Incendiamo un po’ di arbusti qua ce n’ è per tutti i gusti”
Ogni tanto l’ indole piratesca di Julius saltava fuori ma questa volta a Pavol parve una buona idea così prese dalla tasca la scatola dei fiammiferi e senza guardarsi attorno lo gettò incendiato verso un cespuglio secco, poi  fischiettando un motivetto siux che aveva imparato all’ asilo si mise a ballare in cerchio provocando un acquazzone improvviso che spense subito il fuoco.
Pavul si frugò in tasca per prender un altro fiammifero ma quello che aveva appena usato era l’ ultimo
“Hai da accendere?”
“No! però proverò a tàmburar per un po’, sul guardrail sentirai il mio ritmo e non dirai, presto smetti mi hai già rotto, perché tanto non mi blocco”
e Julius prese a rullare sul guardrail provocando una vibrazione che si propagò fino alle due città.
 I sismografi segnalarono terremoto della 5° grado, epicentro: il ciglio dell’ autostrada, stavano per accorrere la guardia nazionale e duemilanovecentoquarantatre televisioni locali,ma a causa del traffico intenso non arrivò nessuno tranne una bambina sul suo triciclo che passava di là per caso.

domenica 15 novembre 2009

weekipedia

(overdose di note)

Stefano Cucchi - ne avevo già "parlato" un weekipedia fa, ma ucciderlo una seconda volta, con le parole de-fi-cien-ti di Giovanardi (non uno qualsiasi preso per strada ma un politico che stato scelto per occuparsi di cose per cui dovrebbe avere profonda conoscenza), penso si stato uno di quegli atti che scuserebbero lo scatenarsi di rivoluzioni magari non di proporzioni francesi ma giù di lì.
Rototom Sunsplash –non da meno è quello che rischia il più importante festival reggae europeo (sempre a causa dello stesso individuo) e non bisogna avere la cameretta tappezzata di Bob Marley e l’alito al sapore di ganja per rattristarsene e ritenerlo un gravissimo errore dal punto di vista sociale, culturale ed economico.
San Remo – al festival della canzone italiana pare sia stato sdoganato il dialetto, politicamente la cosa è fin troppo facile attribuirla alla volontà della Lega Nord anche se per le camicie verdi la cosa potrebbe tramutarsi in un’ inculata giacchè se c’ è un popolo maestro in musica e dialetto è quello napoletano (e sudista in genere), quindi non è improbabile che i primi a cimentarsi sul palco dell’Ariston nel proprio idioma locale sia gente figlia della sirena Partenope…
Mentre in una visione esclusivamente musicale e culturale non c’ è dubbio che seppur per vie secondarie possa esserci anche del nostro

giovedì 12 novembre 2009

e viaz

(17)


Nel frattempo Pavol Tricheco e Julius lingua veloce avevano attraccato nel golfo di Modunvet e si erano messi alla ricerca di qualcuno disposto a lavorare sul galeone, trovarono un villaggio di pescatori disabitato tranne che da quattro gatti, con quel odore di tonno in scatola che portavano addosso non fu difficile convincerli a salire sul galeone.
Julius lingua veloce diede i nomi ai quattro gatti: Barone, Conte, Marchese e Duchessa, mentre Pavol Tricheco cominciò a progettare il futuro.
Per prima cosa era necessario cambiare i connotati al galeone non era da escludere che da quelle parti potesse passare Torquato detto l’ ungolato e farsi riconoscere voleva dire firmare la propria condanna a morte,
Si decise così di dare una mano di vernice a tutta l’ imbarcazione, mentre Pavol e Julius tornarono sulla terra ferma , stavolta con l’ intenzione di  addentrarsi più all’ interno, Barone, Conte, Marchese e Duchessa usarono la loro code a mo’ di pennello e con dei secchi di una strana vernice rossa trovati per caso in una bottega di un macellaio dipinsero tutto il galeone in meno di un giorno.

venerdì 6 novembre 2009

e viaz

(16)


Si radunarono al molo, tutti in fila davanti a Torquato detto L’ ungolato, fu innalzata la nera bandiera teschiuta in cima all’ albero maestro e fu tenuto un lungo discorso;

“Amici!, siamo riuniti davanti a questo galeone perché è giunto il momento che diciamo basta!, basta ai continui furti che si verificano nella nostra tranquilla cittadina perché Saint Arembage è da sempre  l’ orgoglio dell’ isola di Tottura e l’ isola di Tottura è il paradiso terrestre, sì cari convenuti l’ isola di Tottura è, lo ripeto, il paradiso!, e noi siamo fieri di abitarvici ma e sottolineo ma qui a poche decine di metri da dove vi sto parlando, amici carissimi, è stato commesso uno dei gesti più disumani che si possono commettere ai danni di feroci pirati, rubargli il galeone!, è per ciò che siamo qui riuniti in questa pubblica piazza acciocché si prenda possedimento del qui attraccato galeone gentilmente offertoci da capitan Carcassa che si è prodigato affinché lo spirito piratesco potesse essere ancora innalzato alto sul pennone della storia come la nera bandiera ondeggia al vento del mare calmo e burrascoso, ho ancora pochi accenni di carattere tecnico poi concludiamo con il brindisi del bucaniere.

Non mi ricordo se vi ho mai raccontato di  quella volta che affrontai  la grande balena bianca e di come mi salvai strappandogli a morsi il tentacolo con cui mi stringeva a se cercando di salinizzarmi col suo sguardo da medusa e come furbescamente io gli diedi pan per focaccia offrendogli una trousse che avevo preso in prestito da quella bagascia della moglie del farmacista ma questa è un’ altra storia bando alle ciance un grosso ippippurrà per tutta Saint Arembage e i suoi abitanti !

A questo punto si alzarono grida di esultanza tra i convenuti e si udirono i botti prodotti dall’ apertura di numerose bottiglie di Champagne che la ciurma di Torquato detto L’ ungolato aveva preso in prestito da un corsaro d’ origini bretoni dirimpettaio della cugina muta di Damigiana.

La baldoria si prolungò per tutta la giornata e alla sera nessuno ricordava più qual’era il motivo di tanta euforia,

ci pensò Barbachiara a ravvivare la serata organizzando un vodkaparty nella sua taverna, ospite d’onore chiaramente Torquato detto L’ ungolato e la sua ciurma al quasi completo.

mercoledì 4 novembre 2009

crocifissi e crocimobili

(non potete dirvi Cristiani)

L’Italia è uno Stato laico areligioso, non è uno Stato confessionale.
Art.2, Art.3, Art.7 e Art.8 della Costituzione Italiana

Areligioso è diverso da antireligioso.

Il crocifisso obbligatorio (non facoltativo) nei luoghi dello Stato è un simbolo religioso (ovvero riconducibile a una determinata Fede) che l’Italia (Stato laico areligioso) assume di fatto come proprio, tradendo quindi la stessa Costituzione.

Se ciò poteva essere tollerato in una società sostanzialmente monoculturale e monoreligiosa come era l'Italia qualche tempo fa, ora in una società di fatto multiculturale e multireligiosa non è possibile.

La questione nello specifico riguarda una sentenza della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo,
chi tira in ballo l’Islam dimostra ignoranza e intolleranza ovvero scarsa conoscenza delle cose e del messaggio cristiano.

Chi crede che gli altri non possano/debbano essere disturbati dall’esposizione di simboli riconducibili a una Fede diversa, dovrebbero essere i primi a tollerare i simboli di altre Fedi, soprattutto quelli esibiti da singole persone.

La sensazione è che per molti, tra quelli che si definiscono Cristiani, la presenza del crocifisso nei luoghi dello Stato non sia un questione di Fede, ma solo una semplice abitudine.
Un po’ come sentirsi (inconsciamente) “Ladroni” e quindi pretendere che debba esserci sempre un Cristo in mezzo.

lunedì 2 novembre 2009

ciao a “una piccola ape furibonda”


(a cui mi lega: nome, poesia e matti)


BORDERLINE
Ora è tutto limpido
non provo nessun brivido
da una parte ho un precipizio
dall' altra parte non ho spazio
e libero al limite
potrei respirare
e in bilico è splendido
poter sognare





sabato 31 ottobre 2009

weekipedia



(no word)


 This Is It


                                                This Is He

venerdì 30 ottobre 2009

AIE D'ITALIA



(Taca Bagareta!)


Da qualche giorno me lo sto rigirando tra le dite, lo ascolto, lo coccolo quasi come un figlio, che quasi lo è (almeno in parte).
La gestazione per arrivare alla nascita di AIE D’ITALIA non è stata difficile, anzi da un primo momento in cui si pensava di ottenere un cd di 15/20 brani ci si è trovati in mano talmente tanto materiale da poterne fare almeno un doppio, e credetemi non tutto (tanto) quello che non ha trovato posto nei due cd era roba di scarto, semplicemente sono state necessarie delle scelte (un solo brano per autore, strumentali esclusi, …).
Alla fine questo è quello che è stato partorito:



CD uno:
UKELLELLE - Teresa De Sio,
VENTANAS (live) - Davide Van De Sfroos,
LA MALCONTENTA - Ginevra Di Marco,
MARGHERITA - Zibba & Almalibre feat Tonino Carotone,
MARIA CATLINA - Ij Servaj,
DURU DURU DELLA PIGIATURA - Nasodoble,
BAL DE STRIE - OrcheXtra Terrestre,
DENTRIFUR - Elsa Martin & Marco Bianchi "Accordincanto",
E MAZAPEGUL - Radìs,
GALLEGGIO LEGGERO - Jacinto Canek,
BELLA CIAO - Paola Sabbatani & Roberto Bartoli,
LA ZEITE CA ABBOULE - Lizzadro,
TANTO PE' CANTA' - Mini K Bros,
LA CAROVANA - Sine Frontera,
LA SPESE NAN VALE LA 'MBRESE - Cascarèa,
L'APPARIZIONE DELLA TESTA DI SAN GIOVANNI - Canzoniere Piceno-Popularia,
CANZUNI DA ZAPPA - Arangara,
FEMMENA BOSS - Ciccio Merolla

CD Due:
LASCIATEMI IN PACE - Mau Mau,
I VIRASOLELHS - Lou Dalfin,
TE VOJE FA' GIRA' - Riserva Moac,
FANTASIA - Durkovic e i Fantasisti del Metrò,
U'SCECCU 'NTO LINZOLU - Malanova,
24 DICEMBRE - Costa Volpara,
VALZER DELLE OLIVARE - Sonidumbra,
NERO NERO - Angela Milanese,
CATTIVO - Anima Popolare,
PASE ZO - Bepi & The Prismas,
LA BALLATA DI ROBERTO - Iubal Kollettivo Musicale,
FIGLIA FIGLIA - Rione Junno,
PINA MATA - Malghesetti,
CHESS JE' A STOR,J - Etnoritmo,
ZAVAJ – Quinzan



e oltre a queste 33 tracce musicali ci sono pure 2 file con foto e bio di ogni interprete.
Nel booklet allegato ci sono le info sulle realtà coinvolte nel progetto, ovvero: MEI (meeting degli indipendenti), La Musica nelle Aie e Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, mentre La Galletti-Boston (etichetta di Faenza) ha curato l'intera realizzazione.
Ah! e non è da scordare che c’è anche il patrocinio del Ministero per la Gioventù.
AIE D’ITALIA Potete trovarlo nei migliori negozi di dischi (si dice ancora così da sti tempi?) da metà novembre.



vabbè, lo so, ogni scarafone è bello a mamma sua,
ma credetemi, a partire dalla copertina, è un gran bel prodotto, piacevole da ascoltare, credo anche a chi non è avvezzo al folk.
Sicuramente è un'ulteriore visione del mondo musicale italiano, dopo quello mainstream e quello indie poprock,
che c' è e non va assolutamente ignorato.


A me mi (rafforzativo) piace raccontarla così:
una doppia compilation ad altimetria variabile, con ampi tratti panoramici e suggestivi, proprio come le strade del Castel Raniero Folk Festival.

domenica 25 ottobre 2009

weekipedia

(accà niscuno è fi(e)sso)

Lettere minatorie - cioè ma l’ avete letta la lettera di minaccia a Berlusconi inviata al Riformista? Una serie di banalità scritte in Comic Sans il font da invito per festa di compleanno tra preadolescenti usato per un comunicato politico rivoluzionario. Una lettera che si legge in un amen tutto il contrario dei ciclostilati anni 70 delle “Corazzate Potëmkin” (cit. Fantozzi) per chi non avesse almeno una base di conoscenze culturali, sociopolitiche, economiche e fisolofiche.

Virtualgruppi minacciosi – certo che per essere il migliore e il più amato a Berlusconi gli pippa il culo alla grande per sentirsi minacciato a tal punto da chiedere l’ eliminazione di uno tra i fantasmiliardi di virtualgruppi presenti su Facebook che propongono le peggio cose a ...(scegliere un nome a caso tra il reale e il fantastico). Io sono spaventato da quello che dicono certi ministri http://www.youtube.com/watch?v=bbDSKxCETYg, si potrebbe eliminare anche loro?

Transe frequentazioni - il problema non è frequentare transessuali, il problema è essere coerenti e se c’è qualcuno che in questo caso non lo è stato oltre a Marrazzo sono soprattutto i 4 carabinieri, teniamolo a mente quando ci racconteranno altre gesta eroiche degli uomini in divisa, ricordiamoci anche delle mele marce.

Posto fisso - ?...almeno, per dignità, tacete.

venerdì 23 ottobre 2009

prime primarie

(ci tengo)

L'idea delle primarie, ovvero quella di chiedere il parere dei cittadini è venuto al Centro Sinistra qualche anno fa per decidere chi fosse il candidato al Governo (vinse Prodi), la cosa è stata poi ripetuta quando alla nascita del Partito Democratico c’era da decidere il segretario (vinse Veltroni), ma quello che aveva caratterizzato le primarie del Centro Sinistra fino a quel momento era che uno tra i candidati era il designato dalla nomenclatura e aveva a suo favore tutto l’apparato organizzativo e promozionale mentre gli altri fungevano da sparring partner per dare una parvenza di sfida democratica ai cittadini, questa volta è tutto diverso: tre candidati alla pari e a pochissimi giorni dal voto nessuno può dirsi sicuro della vittoria.
Io alle altre primarie ho sempre partecipato, poi non ho votato PD anche se teoricamente sento di farne parte, però mi sta crescendo una delusione nei confronti dell’area politica a cui ho fatto riferimento finora, la quale credo debba prendere delle decisioni chiare su “cosa vuole fare da grande”, magari con delle primarie anche lì.
Questa volta come dicevo è tutto diverso, c’è veramente la possibilità di scegliere e portare a diventate segretario del PD colui che a proprio parere è in grado di dare una svolta alla politica italiana, queste sono le vere e proprie prime primarie.
Andare a votare non è solo una possibilità che ci viene offerta ma è anche opportuno farlo per dare un segnale di contrarietà ai berlusconisti e uso apposta questo termine perché il Centro Destra in realtà non esiste.
Premesso che ritengo tutti i tre candidati "interessanti" la mia preferenza va a Bersani, spiego:
- è l’unico che ha esperienza di governo sia a livello locale che nazionale e in prospettiva futura è l’unico in grado di dare garanzie.
- ha un’idea di partito alla vecchia maniera e io credo sia necessario per ciò che è erede del PCI e della DC tornare ad essere un partito radicato nel territorio e a forte contatto con la base. Certamente coniugando questa prerogativa con l’ essere un partito moderno capace di accogliere le nuove esigenze sociali e proiettato al futuro tramite internet (radici e rami).
- non si è comportato da berlusconista nei confronti degli altri candidati e dai loro supporter che al contrario stanno usando la stessa tecnica per denigrarlo e la scusa più abusata sta nel fatto che Bersani è appoggiato da persone discutibili (D’Alema, Bassolino, Loiero,…), ah! ecco un’ altro motivo per votarlo: è appoggiato da Rosy Bindi e (probabilmente) da Prodi.
- non voto Franceschini e Marino perché non si sa come e se riusciranno a cambiare il PD e cambiare il PD è necessario.

giovedì 22 ottobre 2009

e viaz

(15)

Pavol Tricheco stava al timone da parecchie ore, il sole aveva quasi completato il suo arco nel cielo, gruppi di delfini accompagnavano il scivolare dello scafo tra le onde spumeggianti e un gabbiano solitario ricognizionava la zona attorno al galeone mentre Julius Lingua veloce dormiva spaparanzato nel letto a tre piazze di Magilla, il gigante dei pirati.
A Saint Arembage, intanto, si stava organizzando la vendetta di Torquato detto L’ ungolato che nel frattempo si era parzialmente ripreso dallo shock ma aveva acquisito un certo tick all’ occhio destro che si apriva e chiudeva in maniera molto rapida e un continuo ansimare, senza perdere troppo tempo Torquato detto L’ ungolato ordinò alla sua ciurma di impossessarsi di un altro galeone, ne trovarono immediatamente uno, di stazza leggermente inferiore, attraccato dall’ altra parte del porto, il proprietario, un tale Capitan Carcassa, pirata di quarta categoria che aveva subito più arrembaggi di quelli che aveva fatto, non si provò nemmeno a protestare quando la faccia da gargoyle de Lo sgrunz si affacciò nella cambusa, mentre Lo storpio e Tartaia occupavano in un duello di cappa e spada l’ esigua ciurma del Carcassa.
Torquato detto L’ ungolato ordinò a Damigiana che ordinò a Lo squalo di razziare tutti i viveri che trovavano a Saint Arembage, Lo squalo, che era il più carogna del gruppo, non si fece pregare troppo e cominciando dalla taverna di Barbachiara in meno di un’ ora racimolò il necessario per una comitiva di cento giganti in crociera premio dopo una settimana di completo digiuno.

domenica 18 ottobre 2009

posto da un lustro


(e non ho ancora capito niente)

Oggi sono 5 anni che abito la Blogosfera.
Cose dell’Aldo mondo era partito qui http://ilnovello.myblog.it (veramente subito c’era scritto qualcosa che riguardava Virgilio poi è cambiato e non ricordo per quale motivo) è stato un periodo interessante, lo scoprire un mondo nuovo, prendere i primi contatti con gente lontana, le prime amicizie virtuali (purtroppo rimaste tali o appena sfiorate nella realtà), gente conosciuta e poi vista sparire, qualche anno più tardi è stato necessario fare i bagagli e proseguire il blog da un’ altra parte e così Cose dell’Aldo mondo è finito qua http://www.cosedellaldomondo.splinder.com all’ inizio sembrava bello, con alcune amicizie ritrovate come vicini di casa e poi col tempo anche lì tutto si è appiattito, qualcuno che non scrive più, i pochissimi commenti ricevuti, l’ abitudine ad attraversare altri viali e altre piazze virtuali più frequentate (Twitter, Facebook) dove riincontrare veramente, la curiosità di buttare lo sguardo al di là de quartiere periferico dei blog con cui sui è riusciti a instaurare un minimo contatto per vedere cosa c’è oltre, magari là nel lussuoso quartiere abitato delle cosi dette blogstar, cercare di capire se questi anni passati a scrivere post un po’ sul tutto e un po’ sul niente hanno avuto un senso.
Da neanche un mese ho deciso di proseguire l’ esperienza qui perché ho sentito il bisogno di dare un nuovo via, per vedere se a ripartire si cambiava qualcosa, ma dopo 5 anni che posto mica ancora ho capito bene la storia dei tag, dei feed, ecc… e soprattutto perché certi blog sono seguiti e altri no, c’è un trucco o la verità è che la vita virtuale è solo una proiezione parallela di quella reale (se sei “periferico” qua lo sei anche là)?

sabato 17 ottobre 2009

weekipedia

(stravaganze)

Gli Italiani hanno pagato i Talebani - almeno così appare da alcuni articoli presenti questa settimana sul Times e subito si sono elevate le smentite e le indignazioni da parte del Governo Italiano.
Ma perché un giornale autorevole come il Times dovrebbe lanciare una provocazione così pesante verso uno stato estero senza che ci sia un fondo di verità?
L’accusa da una parte non sembra per niente campata in aria e dall'altra c'è l'idea (distorta?) che sistemare le cose mettendo mano al portafoglio sia tipico del fare italiano.
Ma non c’ è da stupirsi più di tanto perché la diplomazia e le necessarie trattative per evitare conflitti comprendono necessariamente l’ ipotesi di far girare del denaro, negarlo vorrebbe dire avere la presunzione di essere sempre e a prescindere simpatici anche al nemico…assurdo.
Se per contro la cosa si rivelasse infondata resterebbe comunque il problema del perché di questo “attacco” all’ Italia, che motivazioni ci sono dietro? È solo albionica antipatia verso i latini o c’è un progetto (condiviso con altri importanti soggetti) atto a smuovere le cose così come stanno attualmente in Italia?

Canale5 spia un giudice - quando si confrontano due visioni differenti in una situazione di democrazia, ci si affronta, ci si scontra ma il rispetto è sempre tenuto a un livello alto,
quando questo viene a mancare è evidente che non si è più in una situazione di democrazia.
Se un Primo Ministro critica la decisione di un giudice che ha ritenuto di condannare l’ azienda di proprietà dello stesso Primo Ministro, al pagamento di una determinata somma di denaro a favore di un terzo può essere considerato inopportuno ma tutto resta nell’ambito delle opinioni.
Quando la critica viene espressa con un “ne sentiremo delle belle” tutto assume il carattere della velata minaccia, ma come spesso accade non ne consegue nulla.
Ma se pochi giorni dopo su un canale televisivo di proprietà del Primo Ministro appare un servizio in cui il giudice è ripreso in situazioni private e il commento tende screditarne l’immagine adducendo particolari stravaganze, è evidente che dalla minaccia velata si è passati alla minaccia eseguita.
Si passa in definitiva da una situazione di democrazia a una situazione di fascismo e non scandalizzarsi per queste cose è il La che porta queste cose a diventare normalità e il fascismo a essere situazione quotidiana.

L’Italia va ai Mondiali - io penso che calcisticamente parlando l’Italia abbia il diritto di avere dei problemi esclusivamente con Brasile, Germania e Argentina, con il resto del mondo, a seconda del ranking, si può andare da agevoli pareggi a vittorie con una o più reti di scarto.
Penso comunque che Lippi sia il miglior allenatore che al momento possiamo permetterci (i numeri sono tutti dalla sua parte).
E penso anche che faccia bene a non convocare Cassano perché “El pibe de Bari” è bravo a giocare in una squadra di medio livello come la Sampdoria dove può assumere il ruolo di leader e di “primadonna” là dove è costretto a diventare uno degli altri rischia di essere destabilizzante per gli equilibri interni alla squadra e poi non è detto che chi è bravo nelle squadre di club lo sia anche in nazionale (si veda cos’ha combinato Roberto Mancini).

giovedì 15 ottobre 2009

e viaz

(14)


Finalmente l’ ultimo millimetro di ferro che chiudeva l’ anello fu limato via, a quel punto il galeone era libero di scivolare sulle onde, Pavol Tricheco corse al timone mentre Julius Lingua veloce salì di vedetta per vedere se c’ erano pericoli all’ orizzonte, ma i pericoli stavano sopraggiungendo da molto più vicino, infatti alla taverna di Barbachiara si stavano pagando i conti e tra pochissimo sarebbero usciti, Torquato detto L’ ungolato prima di tutti e se il Galeone era ancora troppo vicino al molo sarebbero stati guai seri.
Issate le vele, il galeone cominciò a muoversi lentamente, facendo scivolare la ferrea catena in fondo al mare, il sole stava schiarendo il cielo e alla taverna di Barbachiara girava per l’ ultima volta il disco de “La nona” quando i fratelli Banzai aprirono la porta col “doppio calcio del somaro che fa il somaro che non ne vuole proprio sapere di fare il somaro” per far passare Torquato detto L’ ungolato, la poppa del galeone si trovava proprio lì davanti.
“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!.. i pirati!!!!!!!!!!!!!!!!”
l’ urlo isterico di Torquato detto L’ ungolato rimbombò per tutta l’ isola di Tottura.
Per una frazione di secondo lo sguardo di Pavol Tricheco incrociò quello di Torquato detto L’ ungolato, nel primo era disegnata la soddisfazione di essere riuscito a fregare il galeone al corsaro più temuto, nell’ altro tutto l’ odio verso colui che aveva osato fare un simile affronto al corsaro più temuto.
Le lunghe unghie smaltate color cerasa del corsaro Torquato detto L’ ungolato ferirono a fondo la porta lignea della taverna.
“Damigiana?….i sali, presto i sali, sbrigati per il tesoro di Zio Paperoneee!”
Damigiana, il fedele secondo di Torquato detto L’ ungolato prese dalla tasca interna della giacca una bottiglietta e la fece annusare a Torquato detto L’ ungolato che nel frattempo era stramazzato al suolo, svenuto.
Il galeone rubato da Pavol Tricheco e Julius Lingua veloce oltrepassò lo stretto che divideva la laguna di Saint Arembage col mare aperto e si diresse deciso verso nord, nord-est, nord-ovest (beh!…Pavol Tricheco era esperto di transatlantici a motore, mica di galeoni a vela), dove un tempo gli avi di Pavol Tricheco cominciarono a popolare il mondo.
“Ooooooooooooooh,dimmi,dove si va,che si fa, qui con questa roba qua, la teniamo, la buttiamo, dentro al mare la gettiamo, guarda qui, cosa c’ è, un servizio per il tè, in un altro cassettone c’ ho trovato, un panettone, c’ho fame, me lo magno col salame!”
Julius Lingua veloce parlava mentre scazzagnava nella dispensa del galeone, essendo il più piccolo non aveva mai avuto il diritto di accedervi, gestire la dispensa era compito di Kabul, il cuoco, nonché di Torquato detto L’ ungolato a cui, essendo il capo era permesso tutto.

lunedì 12 ottobre 2009

c'è o ci fa





(in percentuale)


Nel giro di pochi giorni mi è capitato di condividere e leggere da tre fonti diverse
http://micheledotti.myblog.it/archive/2009/10/12/altro-che-il-68-con-berlusconi-meno-del-6-degli-italiani.html

la medesima teoria ovvero che in realtà pochissimi vogliono Berlusconi.
In relazione alle Politiche del 2008 risulta che circa ¼ dei voti può essere collegato direttamente a Berlusconi
Ovviamente facendo l’avvocato del diavolo si può dire:
anche le percentuali degli altri calano vistosamente.
Di quel 20% di non votanti, quanti non ne hanno avuto la possibilità e quanti l’ hanno fatto intenzionalmente? Presumibilmente molti di questi ultimi provano una leggera simpatia verso destra considerando che gli elettori di sinistra solitamente sono ligi al dovere quando si tratta di votare.
Anche chi ha votato altri partiti di destra, in primis LN e MPA, in un certo qual modo simpatizzano per Berlusconi.
Se poi vogliamo farla compiuta ed esagerare consideriamo anche i non pochi che ci simpatizzano ma non hanno il diritto di voto (minorenni cresciuti a pane e Mediaset e stranieri che magari provengono dall’ esperienza delle dittature comuniste).
In ogni caso Berlusconi non piace-va alla stragrandemaggioranza degli Italiani (come pretende di farci credere) e sono calcoli che si basano su 1 anno e mezzo fa.
Ora, con tutto quello che è successo in questi ultimi mesi, non è affatto sbagliato pensare che i consensi siano sensibilmente diminuiti, sicuramente la figura del Cavaliere non provoca più tante simpatie negli ambienti cattolici, in ambiente economico e ancor meno in quello culturale (ma questa non è una novità) e chissà cosa pensano i militari, se consideriamo poi anche l’ estero dove i leader stranieri tacciono più che altro per diplomazia, la storia di Silvio Berlusconi leader politico è inesorabilmente in parabola discendente.
Probabilmente come una belva ferita venderà cara la pelle e farà molto male ma
la domanda a questo punto è: perché è ancora lì?
Manca ancora un leader d’opposizione? Forse ma qua in Italia checché se ne dica il maggioritario non funziona, non si troverà mai un altro in grado di contrastarlo e se si trova sarebbe solo un suo doppione.
La sinistra, a differenza della destra che ne ha un concetto piramidale, del potere ha un concetto conico, i nostri padri per liberarsi di Mussolini e fondare una democrazia non hanno avuto bisogno di un leader da contrapporgli, erano forti delle proprie idee.
Sapendo già quale sarà la fine e consapevoli che dietro alla figura di Berlusconi non c’ è nessuna idea e progetto condiviso, ci sono solo due strade per liberarcene:
o sedersi sulla riva del fiume e aspettare pazientemente che il cadavere del nemico passi trascinato dalla corrente oppure accelerare la rivoluzione.



sabato 10 ottobre 2009

weekipedia

(nobel alla bellintelligenza)


Lodo Alfano - ne ho  parlato prima ne parlo dopo segnalando questa curiosità: io appena l’ho saputo ho twittato: pèpèpèpèpèpèèpèpèpèpèpèpèpèpèè.
Altri quasi contemporaneamente hanno scritto cose tipo: La mia reazione alla bocciatura del lodo Alfano sarebbe molto articolata, ma contiene sicuramente le parole Meu Amigo Charlie Brown.
Se persone sconosciute tra loro hanno praticamente la medesima reazione nello stesso istante e a distanza di spazio, è evidente che esiste un disegno astrochimico sopra tutto questo.
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Rosy Bindi - c’ è chi si accorge solo ora “di che pasta è fatta”, perché ha saputo rispondere a tono all’ offesa di Berlusconi, io la ritengo da sempre l’ unica donna in politica degna di stima in quanto cattolica ma allo stesso tempo fortemente laica, semplicemente democratica prima che chiunque in Italia potesse forgiarsi di questo aggettivo e soprattutto senza ombre.
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 Nobel a Obama - subito sono rimasto sorpreso, ma poi c’ho ragionato: il Nobel non è come l’Oscar dove tutti conoscono i 5 in nomination, quindi nessuno può dire chi alternativamente poteva meritarlo, la lista sarebbe infinita, piuttosto a differenza degli altri Nobel quello per la Pace non  è un premio alla carriera ma come è già successo diverse volte diventa un premio “alla speranza di pace” e Obama la incarna in pieno.

giovedì 8 ottobre 2009

e viaz

 (13)


Mentre i pirati trincavano rhum e stonavano “quindici uomini”, Pavol Tricheco e Julius Lingua veloce, gli unici umani rimasti fuori dalla taverna di Barbachiara, cominciavano a fare amicizia, Pavol Tricheco si mostrò interessato ai discorsi pieni di ritmo di Julius Lingua veloce e Julius si mostrò altrettanto attento a ciò che gli proponeva Pavul Tricheco:
“Hei…ascolta un po’ che idea mi è venuta…ma sto galeone?..ci siamo solo noi due,vero?..gli altri?..tutti a ubriacarsi come iguane nane dell’ arcipelago delle Citrulle, giusto?…e allora ecco la mia idea…rubiamolo!.”
Julius rimase per qualche secondo in silenzio come se aspettasse il proseguimento del discorso che Pavol Tricheco gli stava sussurrando all’ orecchio.
“Eh!?, bella idea vero?”
“Hei amico sei malato, il galeone è ancorato, ancorato per benino giù sul fondo, fondo marino, circa il peso è sei quintali, certo è un freno senza eguali, per tirarlo su dal fondo, ci vorrebbe tutto il mondo.”
“Acc!…forse si potrebbe tentare di segare la catena , no?”
buttò là Pavol Tricheco.
“Questo forse si può fare, ma ci do dobbiam sbrigare, se facciamo lentamente, si fa giorno certamente, se ci vede quell'unghiato, ci fa il cul color pelato.”
Presero mano a due lime che trovarono nella cassetta degli attrezzi lasciata incustodita da Turiddu e cominciarono a sfregare energicamente  su uno degli anelli che formavano la catena, erano circa le 5 della notte e tra poco più di un ora tutti i pirati sarebbero tornati ai loro galeoni.
Passavano i minuti, Pavol Tricheco e Julius Lingua veloce limavano come forsennati ma il ferro non ne voleva sapere di cedere, i due però cominciarono a saldare un’ amicizia che sarebbe durata per molti anni ancora.

martedì 6 ottobre 2009

sbroLodo

 (al-nano)


Considerazioni “da ignorante” sul Lodo Alfano:
Se il Lodo Alfano serve per non distrarre con eventuali processi a loro carico le principali cariche dello Stato dai propri impegni istituzionali perché davanti alla Corte Costituzionale sono presenti esclusivamente gli avvocati (personali) di Silvio Berlusconi  e l’avvocatura della Presidenza del Consiglio (cioè lo stesso Berlusconi)?
Perché è “primus super partes” in quanto scelto direttamente dal popolo italiano (Gaetano Pecorella docet). Ah! da quando gli elettori votano direttamente il Presidente del Consiglio? e allora cosa c’ entrano le altre cariche dello Stato?
Come dice Nicolò Ghedini: La legge è uguale per tutti ma non necessariamente lo è la sua applicazione:
Non è corretto, la legge (se) è uguale per tutti si applica…punto. Ciò che può cambiare e il tipo e/o il tempo d’attuazione della pena inflitta a causa della infrazione di una specifica legge.
Se s’ intende questo allora risulta che:
1- si ammette la colpa di Silvio Berlusconi.
2- si considera inutile il processo (non fa una grinza, si processa per decidere se uno è innocente o colpevole non per appurare una colpevolezza dichiarata).
In conseguenza di questo si chiede però che Silvio Berlusconi non debba scontare la pena immediatamente perché investito della carica di Capo del Governo (indipendente dalle cause del processo) dalla maggioranza del popolo italiano tramite i propri rappresentanti in parlamento.
Teoricamente non ci sarebbe nulla da eccepire, chiaro però che la fedina penale di Silvio Berlusconi è irrimediabilmente sporca, una volta concluso il mandato da Presidente del Consiglio la pena va immediatamente eseguita (esce da Palazzo Chigi entra a Rebibbia) e non può più candidarsi a cariche istituzionali.
Però la condanna che è nei confronti della persona Silvio Berlusconi non dovrebbe incidere sull’operato del Governo, dovrebbe essere sufficiente un rimpasto ovvero un cambio di ministri come è già successo altre volte solo che questa volta riguarda il Primo Ministro, che tanto in Parlamento il centrodestra ha  un’ ampia maggioranza che le assicura la possibilità di continuare a governare, quindi non sarebbe necessario andare a immediate elezioni.
Dimettersi o non dimettersi riguarda esclusivamente la coscienza di Silvio Berlusconi e quella dei suoi elettori che possono decidere di continuare ad essere governati da un corruttore o no.

lunedì 5 ottobre 2009

en la memoria de Mercedes Sosa

 (grazie alla vita perchè c' ha dato La Negra)


Solo le pido a dios
Que el dolor no me sea indiferente
Que la reseca muerte no me encuentre
Vacia y sola sin haber
Hecho lo suficiente

Solo le pido a dios
Que lo injusto no me sea indiferente
Que no me abofeteen la otra mejilla
Despues de que una garra
Me araño la suerte

Solo le pido a dios
Que la guerra
No me sea indiferente
Es un monstruo grande
Y pisa fuerte
Toda la pobre inocencia de la gente

Solo le pido a dios
Que el engaño
No me sea indiferente
Si un traidor
Puede mas que unos cuantos
Esos cuantos no lo olviden facilmente

Solo le pido a dios
Que el futuro
No me sea indiferente
Desahuciado esta el que tiene que marchar
A vivir una cultura diferente

Solo le pido a dios
Que la guerra
No me sea indiferente
Es un monstruo grande
Y pisa fuerte
Toda la pobre inocencia de la gente.

sabato 3 ottobre 2009

weekipedia

(fango e inchiostro)


Come che si chiama il ponte che bisogna costruire? il ponte di M… Messina, bravi.(lo so qualcuno stava per dire merda, e in un certo senso …) Chissà mai se dopo quello che sta capitando in questi giorni nel Messinese ci sarà chi insisterà ancora sulla sua costruzione. Certo non si potrà dire che sarà una costruzione abusiva dal punto legislativo ma lo sarà nei confronti della natura, un vero e proprio abuso contro natura, in un luogo in cui la natura sa essere particolarmente bastarda, perché in una terra a costante rischio di terremoto, con L’Etna sempre minaccioso e non molto distante, quindi terra e fuoco, colpisce e devasta con un altro elemento l’acqua di cui il fango risulta esserne solo la lama affilata che ferisce e uccide. E in tutto questo ha grossissime responsabilità l’opera incontrollata dell’uomo che costruisce dove non dovrebbe costruire, ma fin troppo facile sarebbe incolpare in maniera generica, confondendo tra loro povertà, ignoranza, collusione con la mafia, tutta la Sicilia e i siciliani. Sta anche a noi altri impegnarci affinché tutto venga fatto secondo regola e logica, la responsabilità di scelte che un giorno potrebbero rivelarsi tragiche parte da noi col nostro voto o col nostro silenzio. *************************************************************************************** C’è stata la manifestazione per la Libertà di Stampa, almeno questo è il titolo più utilizzato e purtroppo anche il più sbagliato perché parlare di negazione alla libertà di stampa (sia cartacea che televisiva) pare effettivamente un’esagerazione, in fondo ci sono tanti giornali con mille e una idea di riferimento e programmi in televisione ce ne sono tanti e tra questi anche quelli avversi all’attuale potere, almeno così può,pensare la maggioranza degli italiani che si fa un’opinione attraverso la televisione, la quale in Italia vuol dire o Rai cioè potere politico o Mediaset cioè potere commerciale ed entrambe i poteri fanno capo ad un'unica sola persona. Effettivamente il problema non è poter dire, poter fare certe cose (non siamo ancora in una dittatura ma sta arrivando in una maniera nuova, più subdola, non è come una fucilata ma come un’iniezione letale) il problema è farlo sapere a quella maggioranza di italiani, che mentre a Roma si svolgeva la manifestazione e persone preparate e di cultura (Saviano per dire uno tra i tanti) ne spiegavano le ragioni, guardando la tivù potevano averne informazione esclusivamente attraverso l’obiettivo di Rete4 con lo speciale di Emilio Fede il quale da perfetto servo del padrone si è guardato bene dal dare testimonianza di ciò che avveniva con riprese panoramiche e facendo ascoltare i discorsi dal palco. Ecco la manifestazione avrebbe dovuto avere questo slogan: "Informare tutti, informare di tutto" e poi far vedere chi tra i giornalisti lo è effettivamente (non perché munito di una tessera ma per vera passione) e chi no.

venerdì 2 ottobre 2009

e viaz

(12)


La presentazione di Julius durò ininterrottamente per più di mezz’ ora senza cali di ritmo ne sbagli di rima nonostante il sottofondo dei canti ubriachi dei pirati nella taverna di Barbachiara potessero a indurre in errore.
Nella Taverna di Barbachiara, un vecchio pirata che dopo aver perso un’ occhio in un arrembaggio, una gamba nella pesca dei piranha del Rio Anaconda e qualche rotella usando deliberatamente la sua gamba come esca per far abboccare i pregiati piranha del Rio Anaconda, aveva deciso di appendere l’ uncino al chiodo e si era dedicato a quello che era stata la sua prima passione: vendere e bere alcolici tra il fumo dei Montecristo masticati dalla gente di Saint Arembage.
Quella sera alla taverna di Barbachiara c’ era un ospite d’ eccezione, accompagnato dalla sua ciurma, reduce dall’ ultimo arrembaggio, per il corpo di mille balene, pendagli da forca, signore e signori: il corsaro Torquato detto L’unghiato, yeah!!!
Ogni volta che alla taverna di Barbachiara arrivava Torquato detto L’ unghiato c’ era sempre il tutto esaurito, il vecchio Barba tirava fuori il ron anejo delle grandi occasioni e nell’ aria viaggiava solo musica di Beethoven, la preferita da Torquato detto L’ unghiato.
Torquato detto L’ unghiato era sempre accompagnato dalla sua fedele ciurma capitanata dal suo secondo, il fedele Tino Barile detto Damigiana che era l’ unico ad avere l’ onore di sedersi allo stesso tavolo e di bere della stessa bottiglia, gli altri della ciurma sedevano ad altri tavoli, disponendosi educatamente in ordine di importanza, (per farla breve li indicheremo solamente tramite i loro soprannomi), c’erano quindi: Lo squalo, Magilla, Lo storpio, Kabul, Turiddu, Tartaia, Lo sgrunz e infine i fratelli Banzai, l’ unico della ciurma che non poteva partecipare alle “visite” alla taverna di Barbachiara era Julius detto Lingua veloce, non poteva partecipare perché ancora minorenne e su questa regola nessuno a Saint Arembage aveva mai obiettato, a parte Julius stesso.


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